Press "Enter" to skip to content

Autore: Francesco Margoni

Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento. Studia lo sviluppo del ragionamento morale nella prima infanzia e i meccanismi cognitivi che ci permettono di interpretare il complesso mondo sociale nel quale viviamo. Collabora con la rivista di scienze e storia Prometeo e con la testata on-line Brainfactor. Per Scuola Filosofica scrive di scienza e filosofia, e pubblica un lungo commento personale ai testi vedici. E' uno storico collaboratore di Scuola Filosofica.

Studiare filosofia all’Università?

Cari lettori di ScuolaFilosofica,

ma soprattutto cari giovani in cerca di orientamento e guida nella scelta del percorso di studi universitari,

ecco un documento che potrebbe tornarvi utile!

Si tratta di una breve guida alla scelta del percorso universitario, con un focus specifico su filosofia e materie cosiddette umanistiche. Oltre a informazioni utili di tipo pratico (quali passi seguire per individuare il percorso più adatto, come iscriversi etc.), trovate interviste interessanti, da quella al Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, a quelle a studenti di filosofia o ‘scienze umanistiche’ più in generale, dottorandi e ricercatori nell’ambito.

A pagina 24 trovate l’intervista, un poco sopra le righe, che ho rilasciato alla gentilissima e sempre professionale Dr.ssa Amanda Coccetti. Spiego cosa mi ha portato a scegliere filosofia e, mi auguro senza risultare pedante, svolgo qualche ragionamento (ad esempio sul legame tra filosofia all’università e mondo del lavoro) che forse potrà fungere da stimolo a una scelta consapevole.

Questo interessante progetto delle guide è stato ideato e realizzato da Corriere dell’Università e Italia Education.

Ecco qui il link al pdf della guida con le interviste (sul sito del Corriere dell’Università trovate anche altre guide, ognuna dedicata a un settore disciplinare diverso):

Guida alle Scienze Umanistiche – CorriereUniv.it

Buona lettura!

Cercasi partecipanti per ricerca scientifica online – in palio 50 euro

Caro lettore,

cliccando su questo link https://run.pavlovia.org/elena/slow_adulti/html potrai parteciperai a una ricerca scientifica on-line, della durata di circa 25 minuti. Scopo della ricerca è indagare i processi decisionali in ambito economico e sociale.

Partecipando avrai la possibilità di ricevere uno dei tre premi di 50 euro messi in palio. Ti chiederemo di indicarci la tua e-mail; questo dato è opzionale, ma necessario per partecipare all’estrazione.

Prima di iniziare spegni il cellulare e ogni fonte di distrazione sul pc. Inoltre, nella schermata iniziale in cui ti comparirà la voce “Partecipante” inserisci solo le tue iniziali seguite dalla tua data di nascita. Infine, ricorda che una volta concluso l’esperimento è necessario attendere e poi premere il tasto ‘OK’ nella schermata finale, cosicché le tue risposte vengano registrate dal sistema.

La ricerca è condotta dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Università di Trento e la London School of Economics. Per domande o segnalazioni scrivi a francesco.margoni@unitn.it o elena.nava@unimib.it

Grazie ancora per la tua preziosa partecipazione!!

Lettera da un amico – Ai tempi del Covid-19

Io che vivo in un’isola pressoché deserta del Pacifico, ai confini della civiltà, e osservo ogni giorno le onde infrangersi sulle scogliere, ascoltando le grida degli uccelli e il rumore del vento, io che insomma me la spasso tutto il giorno, nudo, al sole… ho ricevuto da un caro amico della terraferma un messaggio recante notizie allarmanti ma anche qualche buona riflessione.

È tutto vero?

Carissimo amico,

spero tanto che questo messaggio ti trovi in buona salute. Hai saputo? Qui la situazione non è felice. Un virus si sta rapidamente propagando, e i nostri governi hanno imposto misure restrittive al fine di contenere l’epidemia. Le persone non escono dalle proprie abitazioni, la circolazione è fortemente ridotta, le scuole e i negozi sono chiusi e chi può farlo lavora da casa.

La libertà individuale è dunque limitata. Come diceva quel tale “Ogni anima o persona sia sottomessa ai poteri superiori, alle autorità costituite” (Rm 13, 1). E i poteri superiori, in questo frangente, ordinano di rimanere in casa. La limitazione della libertà di ognuno sembra essere l’unico mezzo per giungere al fine da molti desiderato, ovvero ridurre il contagio e il numero delle vittime.

Your help needed: Research survey on ethics in intelligence studies

Gentili e affezionati lettori di Scuola Filosofica,

in collaborazione con l’Università di Trento stiamo conducendo una ricerca sperimentale il cui scopo è chiarire meglio alcuni aspetti legati all’etica nel campo dell’intelligence e degli studi sull’intelligence.

Abbiamo preparato un questionario che può essere tranquillamente compilato on-line seguendo questo link: https://unitn.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_06g5A7DnBg3bSqF

Stiamo cercando in particolare analisti d’intelligence. Ma il questionario può essere compilato da tutti, dal momento che siamo interessati a comprendere le differenze nelle risposte tra analisti e non analisti.

Attenzione! Il questionario è in inglese, per tanto è necessario avere una buona padronanza della lingua per comprendere gli scenari descritti e le domande poste. Tempo previsto per la compilazione: circa 30 minuti.

Per qualsiasi domanda preliminare o successiva alla compilazione del questionario potete scrivere a:

Francesco Margoni (Università di Trento): francesco.margoni@unitn.it oppure a Giangiuseppe Pili (Università della Calabria): giangiuseppe.pili@yahoo.com

Grazie mille a chi vorrà aiutarci a realizzare questo progetto!

Giudizio morale, come acquisiamo i concetti di bontà e cattiveria?

Acquisiamo molto presto determinati concetti di bontà e cattiveria morale che poi manteniamo per tutta la vita? Oppure acquisizione e sviluppo della facoltà di giudizio morale sono caratterizzati da radicali cambiamenti nei concetti morali fondamentali?

Ad affrontare queste domande è uno studio sperimentale recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Child Psychology, firmato dai ricercatori dell’Università di Trento (Polo di Rovereto) Francesco Margoni e Luca Surian.

Lo studio riporta che anche i bambini più piccoli, di soli tre anni, in un compito adeguatamente semplificato, riescono a esprimere un giudizio morale che riflette la presenza in loro di concetti morali che secondo alcune teorie dovrebbero svilupparsi solo qualche anno più tardi.

Ma andiamo per gradi e vediamo come questo dato sia rilevante per valutare opposte ipotesi relative allo sviluppo del giudizio morale.

La precoce comprensione della giustizia procedurale

Un nuovo studio sperimentale riporta le prime evidenze che già nei primi due anni di vita sia presente nel bambino una comprensione intuitiva della giustizia procedurale, della parzialità e dell’imparzialità. Lo studio è pubblicato sulla rivista Developmental Science e firmato dai ricercatori dell’Università di Trento (Polo di Rovereto) Luca Surian e Francesco Margoni.

Quattro esperimenti su bambini di circa 20 mesi suggeriscono che prima di essere esposto a una significativa esperienza sociale con i pari, e prima dell’acquisizione del linguaggio, l’essere umano avrebbe intuizioni specifiche sul comportamento sociale altrui. In particolare, il bambino si aspetterebbe che le persone attorno a lui adottino procedure imparziali invece che parziali, rispettando così la giustizia procedurale.

Facciamo un esempio per capire cosa si debba intendere con giustizia procedurale o imparzialità. State aspettando di essere serviti al ristorante quando una coppia, appena entrata nel locale, viene fatta accomodare e servita prima di voi. Oppure siete in fila alla posta, aspettate il vostro turno già da 45 minuti, col vostro bigliettino in mano, quando entra qualcuno che, rivolgendosi direttamente all’impiegato dice di avere fretta ed è subito servito.

‘Anche Kant amava Arancia meccanica’, l’ultimo libro di Giangiuseppe Pili

Anche Kant amava Arancia meccanica” è l’ultimo lavoro di Giangiuseppe Pili, pubblicato per Petite Plaisance. È un libro su Kubrick, sul cinema e sul pensiero del regista americano.

Iniziamo subito coll’affermare che questo è un libro che l’appassionato di cinema leggerà con buona probabilità tutto d’un fiato. Non solo per la sua oggettiva brevità (pp. 128), ma soprattutto perché chiaramente scritto da un filosofo che ha osservato e considerato Kubrick attraverso il filtro dell’amore e della sentita ammirazione. È Pili stesso a confessare, in un inaspettato capitoletto conclusivo ‘Making the book’ (un dietro le quinte del libro che scava almeno sino alla prima adolescenza dell’autore), quanto egli debba della sua crescita personale e culturale al regista di grandi film che sono anche riflessioni sulla natura umana come Orizzonti di gloria, Full Metal Jacket, Arancia Meccanica e 2001 Odissea nello spazio.

La tesi principale del libro è che Kubrick è un filosofo. Naturalmente, la conclusione di un argomento è sempre meno interessante dell’argomento stesso, e anche per questo invito tutti a seguire l’incalzante argomentazione di Pili. Qui osserverei innanzitutto che la tesi è decisamente forte. Se il lettore prenderà sul serio l’idea che Kubrick sia un filosofo non riuscirà mai più a guardare un film del regista americano con gli stessi occhi di prima.

La distinzione tra morale e convenzionale in vecchiaia

Secondo molti psicologi sperimentali, la capacità di distinguere tra norme morali e norme convenzionali è una capacità essenziale dell’essere umano, presente già nel bambino piccolo. Seppur oggetto di indagine di centinaia di ricerche, nessuno sinora si era chiesto se tale capacità si conservasse con l’invecchiamento dell’individuo. A colmare questa lacuna è uno studio da me condotto, recentemente uscito su Cognitive Development.

Prima di riportare i risultati principali dello studio, sarà utile chiarire cosa si intende per ‘norma morale’ e ‘norma convenzionale’. Secondo alcuni autori, in molti casi le persone trattano in maniera diversa le due classi di norme (Turiel, 2002). Ad esempio, ‘picchiare il compagno di banco senza un ragione precisa’ è un chiaro esempio di violazione di una norma morale. Diversamente, ‘indossare il pigiama a scuola’ viola una convenzione sociale (quella che, appunto, prescrive di indossare abiti appropriati al contesto sociale).

“ASMR. La rivoluzione dei sussurri”. Marco Mozzoni on the Brain’s Potential

Riporto di seguito il testo (in inglese e italiano) della recensione del libro ASMR di Marco Mozzoni, recensione pubblicata su La Voce di New York. Buona lettura!

As probably many of you, I too have sporadically come across people on YouTube that produce particular sound stimuli by whispering into the microphone or tapping on a diverse range of objects. They are trying to trigger in the viewer or listener an ‘Autonomous Sensory Meridian Response’ (ASMR), which is a sort of pleasant tingling sensation that starts from the head and descends to the neck, the arms, and along the body. The general aim of this is to favor relaxation.

Giudizio morale e autismo

Come si sviluppa il giudizio morale nell’individuo con autismo? Davvero ci sono dei ritardi nella sua acquisizione? Se sì, a cosa sono dovuti?

Ad affrontare queste domande è uno studio sperimentale che ho condotto insieme a Giulia Guglielmetti (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento) e Luca Surian (Università di Trento, Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive), recentemente uscito sull’autorevole Journal of Autism and Developmental Disorders.

L’autismo è una condizione che prevede marcate difficoltà nel ragionamento mentalistico, ovvero nel ragionamento sugli stati mentali. Per questo, alcuni psicologi sperimentali si sono chiesti se all’autismo si accompagni anche una difficoltà a prendere in considerazione, durante la valutazione morale di un’azione, le intenzioni di chi ha agito. Infatti, nel valutare se un’azione è moralmente buona o cattiva possiamo ragionare sulle conseguenze dell’azione (se sono piacevoli o spiacevoli per gli altri) o, più spesso, sulle intenzioni che hanno guidato l’azione.