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Autore: Laura Baire

All we need is philosophy… for children! Progetto Pedagogico di Azione Filosofica per bambini e adolescenti

Abstract

L’associazione Azione Filosofica lavora nel campo pedagogico ed educativo. Trovando un punto di incontro tra gli ideali filosofici che abbraccia, quali la cultura e la ragione, e i più significativi presupposti formativi, come l’equità e la centralità dell’educando, propone attività laboratoriali che mirano al raggiungimento di precise skills filosofiche con l’intento di migliorare il ragionamento logico dell’individuo in fase di sviluppo. 


  1. Il progetto pedagogico di Azione Filosofica: il background dei laboratori per bambini e adolescenti

Azione Filosofica (AF) è un’associazione culturale, nata dal blog www.scuolafilosofica.com (SF), che porta avanti iniziative culturali le quali nascono, in prima istanza, come promotrici di quegli ideali di diffusione della Ragione, Cultura e Equità in cui l’associazione stessa si identifica. Per incoraggiare e sostenere tale missione, AF si assume la responsabilità di avanzare percorsi di carattere educativo, coinvolgendo un bacino d’utenza il più possibile vasto ed eterogeneo in età, genere, religione, gruppo etnico e, più genericamente, accogliendo qualsiasi identità culturale con cui è possibile interfacciarsi.

“Nella soffitta di mia zia”, ovvero un albo illustrato di tutto rispetto

“Nella soffitta di mia zia” è un albo scritto e illustrato da Andy Goodman, pubblicato nel 2012 da Corraini Edizioni. Dopo la morte della zia Mable, il nipote si domanda cosa mai essa possa avergli lasciato in eredità. Sarà forse la casa delle bambole? O il manichino da sarta? Povero nipotino! Tutto, in quella soffitta, sembra essere destinato a qualcun altro. Così, attraverso le illustrazioni, il lettore è in grado di farsi strada nella grande casa della zia, raggiungendo rapidamente la meta finale nella quale si svilupperà il racconto, ovvero la soffitta.

Salviamo la lingua sarda

723032849Voglio parlarvi di un tema a me molto caro: l’insegnamento del Sardo, come lingua ufficiale, nelle scuole di ogni grado nel territorio isolano. La Sardegna mi appartiene, lei mi fa sua ogni volta che mi sveglio e mi sento a casa. E’ la mia Terra e, in quanto tale, la voglio preservare in tutto e per tutto. La nostra cultura, la nostra lingua, la nostra casa devono prosperare, e di conseguenza prospererà la nostra identità.

Prima, però, di affrontare tale argomento, è necessario un piccolo passo indietro, fornendo qualche delucidazione a proposito dei processi storici in atto nell’Isola sotto il profilo linguistico della Limba, essenziale per farvi capire il mio punto di vista.
Richiamo dunque l’attenzione dei Sardi, ma anche quella di coloro che pur non essendolo, sono rimasti attratti da questa purezza che ci caratterizza.

La rivoluzione tecnologica nelle scuole

1392802536_tablet-600x335Introduzione

Attraverso questo saggio considererò la dimensione dell’impatto e le modalità con cui le nuove tecnologie influenzano oggi giorno la scuola primaria e secondaria. Il mio studio si è svolto con il prevalente ausilio d’interviste, effettuate in Cagliari e nella provincia di Cagliari da diversi studenti iscritti in Scienze della Formazione Primaria. In questo saggio analizzerò dunque la situazione attuale di varie scuole, in particolare della scuola A. La Marmora (Monserrato), per quanto riguarda il campo tecnologico. Mi concentrerò soprattutto sull’approccio alle LIM (lavagne interattive multimediali) di insegnanti e studenti. L’approccio può essere determinato da più fattori in gioco, ma in questo saggio analizzerò quelli principali e più significativi quali il percorso professionale dei docenti, la cultura organizzativa della lezione e, infine, la differenza socio-culturale del bacino d’utenza. Queste tre variabili tendono a determinare univocamente il risultato, ciò che ne deriva. Il mio intento durante l’analisi sarà di tipo illustrativo, mostrando ed esponendo quindi ciò che risalta più chiaramente dalle interviste. La ricerca è stata azionata dal presidente del CIRD Marco Pitzalis, con la partecipazione di Antonietta De Feo sotto il ruolo di ricercatore.