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Categoria: Filosofia

Pitagora – Vita e opere

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Vita

Il movimento pitagorico è fondato su alcune dottrine attribuite al Sommo Maestro, Pitagora, il quale ha connotati più leggendari che umani. Di lui e dei suoi principali discepoli e sostenitori, Filolao e Archita, sappiamo poco.

Pare sia nato a Samo nel 570 a.C. e lì visse fino a che non fu costretto a scappare per via di dissidi avuti con il tiranno. Si sistemò a Crotone e lì fondò la sua scuola e una setta la cui sede venne distrutta per via di una sommossa popolare della linea democratica. Pitagora riuscì scappare, pare per miracolo, e viaggiò per la Magna Grecia. Si recò prima di tutto a Taranto, città fiorente all’epoca (pare che poco prima dell’invasione romana la città contasse duecentocinquantamila anime), e successivamente si spostò nel Metaponto, terra che tuttora ospita le rovine del tempio di Zeus, considerate molto importanti seppure rimane solo il colonnato dorico. A Metaponto trova la morte nel 490. a. C..

Durante la sua vita pare avesse a lungo viaggiato, in particolare nell’oriente, Egitto e Persia, pare che arrivò anche nella capitale del grande Impero, Babilonia, ma alcuni di questi spostamenti sono del tutto frutto di racconti. D’altra parte, la figura del sapiente errante è una costante nelle biografie dei filosofi antichi ( pensiamo per esempio a Democrito, Talete, Platone ).

Talete – Vita e Opere

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Vita

Di Talete non si sa né data di nascita né di morte. Si calcola, visse tra il VII-VI secolo a.C., più precisamente tra il 640 e il 540 a.C.. Le date sono incerte e puramente indicative, di fatti non c’è giunto nulla della sua vita che non sua ammantato di una certa aria di leggenda. Visse a Mileto e si spostò in diverse parti del Mediterraneo; Egitto, Grecia. Si dice che fosse di interessi molto vari e Diogene dice che fu un grande capo politico, i dossografi riportano la previsione dell’eclisse di sole del 585 a.C., in Egitto calcolò l’altezza delle piramidi con un metodo ingegnoso: aspettò che l’ombra delle cose fosse uguale all’altezza stessa dell’oggetto, questo ci è riferito da Plutarco. Si dice che abbia introdotto egli stesso la geometria in Grecia e fu anche un matematico e alcuni gli attribuiscono le dimostrazioni di alcuni teoremi ma è piuttosto improbabile che ciò sia realmente avvenuto.

Anassimandro – Vita e opere

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Vita

Filosofo presocratico, il secondo in ordine cronologico a noi noto. Si suppone che nacque intorno al il 609/610 a.C e morto nel 547 a.C.. Di una generazione successiva a quella di Talete, fu discepolo di questi e pare che ne fosse anche parente. Nacque e visse a Mileto e lì studiò col suo maestro. Fu il primo ad introdurre il concetto di cosmologia: se il maestro aveva iniziato un’opera di demistificazione nei confronti della religione e dei pregiudizi sociali dell’epoca, Anassimandro compie un ulteriore passo di consapevolezza inserendo l’uomo in uno spazio-tempo più preciso ancora. La cosmologia anassimadrea prevedeva una terra di forma cilindrica sospesa al centro della quale stavano equidistanti le stelle, il sole e la luna, tutti corpi infuocati.

Sia astronomo che geografo fu il maestro di Senofane e di Pitagora, o così pare.

Epicuro – Vita e opere

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Vita

Epicuro nasce il 20 gennaio del 341 a. C. a Samo. I genitori erano originari di Atene, città alla quale, in seguito, Epicuro si legherà profondamente. Il padre era un pedagogo e la madre era una “brusca”, di estrazione non particolarmente ricca, come si desume dalla sua pseudoattività. Epicuro inizia a studiare filosofia con Panfilo ma è nella scuola di Mensifane nel 327-324, che egli apprende gli elementi di fisica democritea che poi egli rielaborò e farà propri riproponendoli nelle sue dottrine.

Nel 310 a Mitilene fonda il primo “giardino” e nel 306 ne apre uno ad Atene dopo essersi li trasferito. Vi troverà la morte nel 270 dopo atroci sofferenze per un male alla vescica. Pare che, coerentemente con la sua filosofia, rimase imperturbabile fino alla fine.

Senofane – Vita e Filosofia

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Vita

Come per gli altri presocratici, della vita di Senofane sappiamo ben poco. La sua esistenza è databile tra il VI e il V secolo a. C.. Nato a Colofone, qui visse fino a che non fu costretto a emigrare a causa dell’invasione della città da parte dei persiani. La città era vicina a Mileto, altra patria natale di grandi filosofi. Giunse sino ad Elea, in magna Grecia, città che darà illustri pensatori. Prima di stabilirsi stabilmente viaggiò molto per tutta l’Ellade. Fu eminente poeta e gli si attribuiscono i poemi in versi La fondazione di Colofone e la colonizzazione di Elea ovvero i canti delle due città nelle quali il pensatore-poeta trascorse gran parte del suo tempo. Ma è per la trattazione critica della religione che è maggiormente ricordato, in un suo trattato “Sulla natura”.

Parmenide – Vita e opere

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Vita

Di una cosa si può star certi, della sua esistenza, che sembra poco ma è già tanto: nacque ad Elea, colonia focese sulle coste dell’attuale Campania, attorno al 510 a.C.. Lì visse, studiò, divulgò il suo pensiero.

Fu forse discepolo di Amina, pensatore pitagorico, altri dicono che invece il suo maestro fu Senofane, ma entrambe le possibilità non si possono escludere, nella misura in cui il suo pensiero si discosta abbastanza tanto dalla visione pitagorica che di Senofane. Possiamo solo congetturare. E sempre di una congettura si tratta quando si dice che il suo pensiero abbia subito l’influenza della filosofia di Eraclito. In questo senso è dibattuto il fatto che visse prima l’uno o l’altro: c’è chi sostiene addirittura il contrario, cioè che fu Eraclito ad essere influenzato da Parmenide e ciò mostra a quale livello di incertezza stiano le nostre ipotesi.

Sappiamo con certezza che scrisse un trattato di filosofia in versi, esametri, “Sulla natura” del quale abbiamo i primi trenta versi ed in totale i frammenti rimasti sono centocinquantaquattro. L’opera è divisa in due parti fondamentali più un prologo, pervenutoci interamente. Nella prima parte si parla della verità e della realtà agli occhi del vero: la via dell’essere e della verità. Nella seconda parte si parla delle opinioni dei più: la via dell’opinione e del falso.

Melisso – Vita e opere

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Vita

Nasce a Samo e lì vive, si ipotizza tra il 444 e il 439 a.C.. Pare che, a differenza dei filosofi che abbiamo sino ad ora trattato, tutti abbastanza avversi alla vita pubblica, fu un uomo politico di una certa rilevanza. Fu sicuramente discepolo di Parmenide e di questi riprese diversi concetti, senz’altro l’impostazione generale e i problemi. Invece di sostenere per via indiretta o attraverso l’utilizzo di nuovi metodi argomentativi, come aveva fatto l’altro grande sostenitore di Parmenide, Zenone, Melisso si propone di parlare diffusamente e in maniera più chiara della dottrina del suo maestro. Ma, come spessissimo accade in questi casi, se non sempre, il filosofo di Samo finì per coniare una filosofia affine ma diversa da quella del suo maestro.

Aristotele – Vita e opere

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Vita

Aristotele nasce a Stagira nel 384 a.C., figlio di Nicomaco, medico di corte del re di Macedonia, Aminta, padre di Filippo II. Fu presto orfano ed adottato dallo zio Prosseno. Nel 367 si reca ad Atene per completare la sua formazione. Fa parte dell’accademia e si mette in mostra per competenza, gli vengono verosimilmente affidati dei “corsi” e lo stesso Platone lo “cita” in uno dei suoi dialoghi.

Seppure esistono le più diverse dicerie sul conto del rapporto tra Platone e Aristotele, alcune delle quali vogliono che tra i due ci fosse un’indiscussa rivalità, se non un certo odio, sembra invece l’opposto stando, quanto meno, ai frammenti pervenuteci delle opere dello stagirita in cui Aristotele parla di Platone, ed è molto inverosimile che chi venga lodato nei lavori più importanti sia sminuito poi in altra sede.

Ludwig Wittgenstein e il Tractatus Logico-Philosophicus


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Consigliamo –Le ricerche filosofiche e il secondo Wittgenstein


Vita

La vita di Wittgenstein è rapsodica come la pubblicazione delle sue opere e del loro stesso stile: i silenzi erano senza dubbio la parte più lunga delle sue giornate e dei suoi anni. Anche perché, come è noto dalle sue lezioni, non era affatto ovvio capirlo quando parlava o farsi capire da lui. Pare che avesse una predisposizione straordinaria all’introspezione e all’isolamento dal resto del mondo, qualità, per altro, che deve averlo aiutato molto durante i cinque lunghi anni della prima guerra mondiale. D’altra parte, come la stessa vita ci insegna, è spesso meglio ascoltare i propri ragionamenti che le assurdità del mondo esterno.

Chi avesse visto il bellissimo film di Orson Welles “L’orgoglio degli Amberson” ha idea a che genere di famiglia Wittgenstein appartenesse: ricchissima e ben inserita nel clima culturale della Vienna dell’inizio novecento e si sente un certo valzer di Strauss ritornare negli orecchi.