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Categoria: Geopolitica

Foreste: una questione (urgentemente) geopolitica

Sommario

Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti… 2

Le foreste di Venezia: una questione di interesse nazionale. 3

In sintesi 9

Le Foreste italiane: un mosaico di biodiversità. 9

In sintesi 10

L’Italia, l’Europa e le foreste. 10

Strategia Nazionale delle Aree Interne. 11

Strategia Forestale Nazionale. 14

In sintesi 15

Foreste e nuove tecnologie. 15

In sintesi 17

Conclusioni 17

Bibliografia scientifica sulle foreste. 18

Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti

Qualche anno fa, a quattro mani, scrissi un breve articolo sul ruolo delle foreste naturali in chiave geopolitica. Il titolo: “L’ultima sfida globale: le grandi foreste naturali” lasciava presagire, forse in maniera fin troppo suggestiva, quale fosse l’interpretazione che si intendeva dare della questione, altrimenti molto più legata alla fisica o alla biologia, delle foreste.

Sicurezza e Intelligence – Stefano Bonino – A review for the international reader –

Bonino, Stefano; (2020), Sicurezza e Intelligence nel Regno Unito del novecento, Soveria Mannelli: Rubbettino


Sicurezza e Intelligence nel Regno unito del Novecento is a recent book published by Rubbettino, the leading Italian publisher in the field of intelligence studies and security. Stefano Bonino is an accomplished author nationally and internationally, and he proved all his scholarly ability in this fascinating book. The topic has been explored in the international intelligence studies literature, especially looking at Christopher Andrews, Richard J. Aldrich, Rory Cormac, and Michael Goodman’s work – just to name a few. However, this is the first time that the topic is fully covered by an Italian author for the Italian public. Even though this is the most important aspect of the book, which is already a remarkable achievement worthy of being underlined, it would be a good reading also for the international scholar and reader as I will argue.

Cina – Henry Kissinger

Kissinger, Henry, (2011), On China, New York: Penguin

Kinssinger, Henry, (2011), Cina, Milano: Mondadori


On China è un libro di Henry Kissinger, uno dei maggiori intellettuali americani, diplomatico e segretario di stato durante la presidenza Nixon. Il testo è stato tradotto da Mondadori nell’anno di uscita del volume, il 2011. Si tratta di un libro fondamentale per chiunque voglia farsi un’idea della storia della Cina negli ultimi sessant’anni e, soprattutto, per chiunque voglia comprendere l’evoluzione della complessa relazione tra la Cina e gli Stati Uniti, relazione a tratti conflittuale e a tratti convergente, destinata a improntare l’evoluzione politica, diplomatica ed economica del XXI secolo.

Kissinger inizia ripercorrendo a grandi falcate la storia della Cina sino alle guerre dell’oppio e alla successiva caduta dell’impero Qing, ultima dinastia imperiale cinese. Anche se obiettivamente si comprende che questo “preambolo storico” sia appunto funzionale all’analisi dell’evoluzione della storia delle relazioni internazionali successive, cioè ad inquadrare il complesso rapporto tra Cina e US e la “rivoluzione diplomatica” del 1970-1971, esso è comunque davvero utile proprio per la sua estrema essenzialità. La storia della Cina è un universo la cui indagine è obiettivamente onerosa (e doverosa) per comprendere la natura della sua evoluzione e il peso della sua cultura all’interno del mondo complesso della contemporaneità. Tuttavia, non è sempre possibile dedicare ugual tempo a qualsiasi tematica, e quindi è utile e prezioso avere una analisi a grandi linee ma molto precisa e chiara che aiuti all’inquadramento del tema dominante. Nessuno meglio di Kissinger riesce in questo genere di operazioni.

In retrospect The Tragedy and Lessons of Vietnam – Robert McNamara

mac3Il libro In Retrospect The Tragedy and Lessons of Vietnam è una ricostruzione del coinvolgimento americano in Vietnam, dall’amministrazione Kennedy sino all’allontanamento di Robert McNamara dalla carica di secretary of defence del governo di Lyndon B. Johnson. L’autore è lo stesso Robert McNamara, aiutato dallo storico Braian Van DeMark.

L’oggetto dell’analisi non è tutta la politica americana del periodo, per altro assolutamente denso di eventi sia in politica interna, sia in politica estera. Il libro si concentra solamente sul coinvolgimento americano nella guerra in Vietnam. Il libro è stato scritto, secondo l’autore, per aiutare a ricomporre le ferite ancora aperte di una guerra che ha segnato la coscienza degli Stati Uniti in modo indelebile. A tal punto che ancora oggi se ne portano le tracce ma non si vogliono analizzare in modo compiuto e definitivo, contribuendo all’oblio della storia, il cui fenomeno tremendo e deleterio è ben conosciuto in tutta Europa.

Alla conquista dell’Antartide. Perrone A.

cop (1)Alla conquista dell’Antartide è un libro di geopolitica uscito per la Fuoco Edizioni nel 2010. Si tratta di un lavoro di eccezionale livello nel suo genere. Il libro è composto da una sequenza di brevi capitoli, ciascuno devoluto ad un aspetto specifico della geopolitica antartica. Sebbene non sia del tutto lecito parlare ancora di una proiezione di potenza da parte degli stati in esso, data la natura dei cambiamenti climatici, è ormai lecito aspettarsi che i problemi politici dell’Antartide saranno oggetto presto oggetto di riflessione dei decisori politici.

In generale, il saggio propone una analisi geografica, storica e politica del continente antartico, perché si tratta appunto di un vero e proprio continente. Sebbene sia stato scoperto nel XIX secolo, almeno con chiara consapevolezza, soltanto nel XX secolo le potenze si sono interessate in modo attivo alla sua relativa conoscenza e molto parziale colonizzazione. Si tratta, comunque, di un caso probabilmente unico della storia in cui un territorio è considerato sin da subito di interesse collettivo. Esistono trattati che limitano la pesca, la caccia e lo sfruttamento delle risorse, acqua compresa. Infatti, si parla già diverso tempo del fatto che l’acqua è il bene del futuro, non già del presente. L’Antartide contiene il più ampio bacino di acqua dolce del mondo, sebbene ghiacciato. Gli interessi legati allo sfruttamento delle risorse idriche, energetiche e ittiche fanno dell’Antartide un continente di interesse geostrategico del futuro.