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Mese: Ottobre 2016

Valori morali e obbedienza all’autorità

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Stanley Milgram (1933-1984) fu uno psicologo sociale americano, noto al grande pubblico e agli studenti di psicologia per aver ideato e condotto, all’inizio degli anni sessanta del secolo scorso, uno degli esperimenti più influenti e discussi dell’intera disciplina.

Gli anni sessanta e settanta furono anni particolarmente fecondi per la psicologia sociale, interessata a comprendere il pensiero e il comportamento dell’individuo all’interno della dimensione relazionale e di gruppo. La seconda guerra mondiale e i crimini nazisti lasciarono un solco profondo sia nelle nuove costituzioni degli stati europei e nei nuovi assetti geopolitici, sia nell’attività intellettuale di molti.

Cyber Intelligence – Mario Caligiuri

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Cyber Intelligence Tra libertà e sicurezza è un saggio di Mario Caligiuri, professore all’Università della Calabria, esperto di intelligence e fondatore del Master in Intelligence all’Università della Calabria. Dopo l’importante volume collettaneo, edito da Rubettino e recensito qualche tempo fa su SF, Caligiuri si occupa della nuova frontiera dell’intelligence, ovvero l’attività si ricognizione, concentrazione, analisi dei dati provenienti dal mondo digitale, ovvero dai computer e da internet in particolare.

Il libro si concentra prima di tutto ad analizzare le linee di novità e di continuità della forma di intelligence, che richiede o impatta su tutta una serie di nuove tecnologie che stanno rivoluzionando la realtà pubblica e privata dei paesi sviluppati, occidentali o meno. Inoltre, le nuove tecnologie, tra tutte le Information Communication Technologies (ICTs), stanno rivoluzionando non soltanto il mondo della sicurezza, creando nuove opportunità e minacce, ma anche le relazioni umane, la società civile e, in particolare, la politica.

Marx, il comunismo e il totalitarismo di sinistra

Preambolo

I leader e l’ideologia dei totalitarismi di sinistra si richiama al “comunismo”. Si può discutere che la filosofia comunista, fondata sugli scritti di Karl Marx (1818-1883) e Friederich Engels (1820-1895), sia di per sé sufficiente a spiegare il fenomeno del totalitarismo di sinistra. Già Max Weber (1864-1920) anticipava l’idea che lo stato socialista o il comunista, con la loro pretesa di regolamentare l’economia, si sarebbe trasformato, anche solo nel migliore dei casi, in un gigantesco apparato burocratico.

Inoltre, come cercheremo di vedere, i principali totalitarismi di sinistra del XX secolo sono di matrice leninista, la cui interpretazione del marxismo, oltre a non essere un unicum, è quella considerata “ortodossa”. Rimane il fatto che tutti i principali leader “comunisti” si rifacevano alle teorie di Marx e Engels, implicitamente o esplicitamente. Tuttavia, qui il plurale è d’obbligo in quanto le interpretazioni del marxismo, sia anche nella forma del marxismo ortodosso di matrice leninista, variano in modo significativo. Questo è emerso in modo chiaro durante la guerra fredda e hanno portato alla separazione dei vari regimi comunisti, da Tito a Mao.

Un tranquillo weekend di… natura!

deliveranceSono un amante della natura lo ammetto. Questo breve articolo nasce e si idea dopo che ho visto per la prima volta un film a mio avviso molto bello e interessante: si tratta di Un tranquillo weekend di paura (il titolo originale è Deliverance che tradotto in italiano significa “Liberazione”; per una delle poche volte, la traduzione in italiano appare migliore del titolo originale) di John Boorman, girato nel 1972 che narra l’avventura di quattro colleghi.

La tematica dominante del film è l’ecologia. La banda di amici vuole trascorrere un weekend – di natura – campeggiando in canoa, in un fiume che presto non esisterà più perché sommerso per creare una imponente diga. Non meno importante è il tema del distacco dalla città, un tema che nel 1972 usciva per le prime alla ribalta, per lo meno in una pellicola di rilievo con un cast importante (Jon Voight e Burt Reynolds fra tutti). Dunque la visione del film di cui non esporrò altro i due temi citati sopra, mi hanno fatto riflettere.