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Tag: Bloom

Metodi di indagine dello sviluppo: il ragionamento morale – pt. 4

Foto di Tumisu da Pixabay

L’emozione morale

Abbiamo presentato alcuni studi che supportano empiricamente l’ipotesi che l’infante sia dotato di un primitivo senso morale, della capacità di distinguere il bene dal male (così, ad esempio, l’infante di tre mesi distingue il personaggio buono che aiuta dal personaggio cattivo che ostacola). Oltre agli studi citati ce ne sono molti altri che portano alla medesima conclusione: l’uomo possiede un senso morale innato, la capacità di trarre certe distinzioni e produrre certi tipi di giudizio, prima a livello implicito e non-verbale, poi in maniera esplicita e verbale, e infine, nell’età adulta, a un livello deliberato e, almeno potenzialmente, perfettamente mediato dalla ragione.

Metodi di indagine dello sviluppo: il ragionamento morale – pt. 3

Foto di Tumisu da Pixabay

Il senso morale innato: la capacità di distinguere il bene dal male. Contenuti della ricerca, aspetti metodologici e tecniche di indagine

Come possiamo verificare l’ipotesi per cui l’essere umano possiede un senso morale innato? Studiando la mente degli infanti. Ma come possiamo studiare la mente di questi esseri tanto complessi da comprendere? Un modo per farlo è sfruttare le indicazioni che possiamo dedurre da uno dei pochi comportamenti su cui essi esercitano un certo controllo (dove per ‘controllo’ ancora non si intende il ‘controllo interno o autonomo’), ovvero lo sguardo. È possibile analizzare i movimenti oculari, la direzione e i tempi di fissazione dello sguardo. Da questi comportamenti possiamo dedurre le intuizioni e lo stato mentale del bimbo.