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Tag: Pokémon

Pokémon Go e l’esercito dei filosofi digiuni

Che ci sia un nuovo giochino dei Pokemon è un fatto del tutto irrilevante, almeno per chi non si interessi in prima persona o per lavoro di videogiochi. È così irrilevante che faccio fatica fisica anche solo a parlarne [*].

Ora, se questa deve essere un’occasione di riflessione, lo sia non tanto sull’introduzione del gioco e sul fatto che sta avendo particolare successo, ma sul fatto che troppe persone – tra i miei conoscenti, circa due su tre – parla a sproposito, come pure spesso succede, commentando con luoghi comuni difficili da digerire. L’impressione è quella di essere davanti ad un implacabile esercito di filosofi che, digiuni da tempo di ispirazione critica sui temi della morale, del buon gusto e dell’ontologia, all’improvviso trovino le parole (inadatte) ad esprimere il loro genio lungamente represso.

Pokémon Go: analisi critica

6024839140_90035bd42a_bPremetto di essere un grande amante dei videogiochi. Quelli per console in particolare. E mi son sempre chiesto, quasi con timore, “cosa succederà se un giorno la Nintendo dovesse iniziare a vendere giochi per cellulari?”

Sapevo in cuor mio che ciò prima o poi sarebbe accaduto. Una conseguenza quasi ovvia del mercato, tutti possiedono almeno un cellulare e in tanti trascorrono svariate ore con giochi come Candy Crush e simili. Le conseguenze di quel mio timore le ho viste alcuni giorni fa in un video su Youtube. Inizialmente non volevo crederci, pensavo fosse un falso. Decine, forse centinaia di persone che camminavano e correvano come Zombie a Central Park alla ricerca di un Pokémon. L’ho guardato più volte, non poteva essere davvero così, invece era la realtà. La realtà aumentata. Viene chiamata così questa tecnologia che, attraverso la fotocamera del telefono, fa apparire i Pokémon nello schermo dei giocatori nei luoghi che sono inquadrati in quel momento. Con Pokémon Go, in sostanza, bisogna camminare e controllare nella mappa della propria città dove appaiono i Pokémon, per andar poi a catturarli. L’idea in sé è anche brillante. Tra l’altro esisteva già nel 2011 con il Nintendo 3DS dove inquadrando delle carte speciali apparivano dei mostri che prendevano vita nell’ambiente ripreso.