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Tag: innatismo

Obbedire per paura o per rispetto? Prove di una precoce comprensione dell’autorità nei bambini

Ognuno di noi conosce bene la differenza tra un potere esercitato con la prevaricazione, la violenza e l’intimidazione, e un potere al quale, invece, ci sentiamo in dovere di obbedire perché giusto e legittimamente acquisito. È la differenza tra un potere basato sulla paura e un potere basato sul rispetto.

Se questa distinzione ci risulta familiare, ben poco sappiamo su quando emerga durante lo sviluppo la capacità di comprendere la differenza qualitativa che passa tra le varie forme del potere. Nel senso comune, e per lungo tempo in psicologia, si è pensato che un ruolo importante nell’acquisizione di questa conoscenza lo giocasse l’educazione, e che il bambino dovesse aspettare molti anni prima di poter intuire che all’autorità, quando legittima, si deve obbedienza.

Con una serie di esperimenti, raccolti in uno studio recentemente pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, insieme al Prof. Luca Surian dell’Università di Trento e alla Prof.ssa Renée Baillargeon dell’Università dell’Illinois, ho per la prima volta riscontrato la presenza, già nella prima infanzia, di una comprensione intuitiva della differenza tra una forma di potere basata sull’aggressività e una basata sul rispetto reciproco e sull’autorevolezza di chi è al comando.

Prove di una precoce sensibilità morale?

Siamo predisposti a sviluppare sin da piccolissimi un senso morale? Siamo, in altre parole, predisposti a sviluppare la capacità di distinguere, già nella prima infanzia, tra azioni moralmente corrette e scorrette e a dare la nostra preferenza a chi agisce in conformità ai principi della morale?

La ricerca in psicologia sta fornendo alcune prove della capacità di mostrare una preferenza per chi agisce nel rispetto della morale in bambini con meno di due anni di vita. Con un lavoro di meta-analisi, recentemente apparso sulla rivista scientifica Developmental Psychology, chi scrive, insieme a Luca Surian, ha raccolto le evidenze disponibili al fine di stabilire quanto forte sia l’effetto della preferenza per i ‘buoni’ mostrata dai bambini molto piccoli.