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Categoria: Antologia

Antologia T-Z.

Tacito. Storia. Antichità. Felicità collettiva dei mali dello Stato.

“…era adesso consapevolezza diffusa un principio del potere finora segreto, che si poteva diventare imperatori anche fuori di Roma. Felici i senatori per la libertà ritrovata di colpo, e tanto più esplicita la gioia perché rapportata a un principe nuovo e lontano; quasi analoga l’esultanza dei cavalieri più in vista; la parte sana del popolo, segata alle maggiori famiglie, i clienti e i liberti dei condannati politici e degli esuli tornavano a sperare; sconsolata invece e avida di ogni chiacchiera la plebaglia, quella di casa al circo o nei teatri, e con lei la feccia degli schiavi, insieme a quanti dilapidati i propri averi, si cibavano delle sozzure di Nerone.

Tacito, Storie, Garzanti, Milano, 1991, p. 7.

Tacito. Storia. Antichità. I capi di stato vengono valutati dai più dalle loro qualità fisiche.

La stessa età di Galba costituiva oggetto di scherno e ragione di insofferenza per chi, abituato alla giovinezza di Nerone, valutava, come fa il volgo, gli imperatori dalla loro prestanza fisica.

Tacito, Storie, Garzanti, Milano, 1991, p.11.

Tacito. Storia. Antichità. Il bene dello Stato difficilmente è stato motivo di interesse.

Una pacata valutazione dei fatti e l’amore per lo stato guidavano ben pochi; la folle speranza di molti attribuiva, con voci interessate, perché amici o clienti, la designazione a questo o a quello (…)

Tacito, Storie, Garzanti, Milano, 1991, p. 15.

Antologia N-S

Nietzsche. Filosofia. Romantici. I propri lettori.

« Ma l’arte mia non cerca anime elette,

vele modeste vuole la mia nave ».

F. Nietzsche La gaia scienza. Adelphi. Milano. 2003. Parte III. L’arte di amare Ovidio. P. 110.

Nietzsche. Filosofia. Romantici. Sulle cose importanti.

« E non siamo forse traditi da tutto ciò che riteniamo importante? Esso mostra dove si trovano i nostri pesi e per quali cose noi non possediamo alcun peso ».

F. Nietzsche La gaia scienza. Adelphi. Milano. 2003. Libro II. Par. 88. Pag. 127.

Nietzsche. Filosofia. Romantici. Sempre a casa propria.

« Quando un giorno, arriviamo a toccare la nostra meta – e allora mostriamo con orgoglio quali lunghi viaggi abbiamo fatto per giungervi. In verità non c’eravamo accorti d’essere in viaggio. Ma siamo arrivati così lontano proprio illudendoci di essere, in ogni luogo, a casa propria.

F. Nietzsche La gaia scienza. Adelphi. Milano. 2003. Parte III. paragrafo 253. “Sempre a casa”. P. 195.

Antologia F-M

Fisher. Storia. Medioevo. Le crociate: paradossi dello scisma d’oriente.

« Che lo scisma tra le due chiese fosse un guaio cui si doveva porre un termine, il clero greco e latino riconoscevano di buon grado ma non avrebbero sacrificato per sanarlo né il più piccolo pregiudizio né un sol briciolo di orgoglio ».

Fisher H.A.L. , Storia d’Europa, volume I, traduzione di A. Prospero, Laterza, Roma-Bari 1973.

Fisher. Storia. Medioevo. Paradossi delle crociate e dell’ideologia.

« Incalcolabili furono gli effetti disastrosi di questa profonda scissione tra le due metà del mondo cristiano. Non altrimenti si spiega il fallimento del tentativo dei crociati per riprendere ai musulmani l’Asia anteriore. A quest’animosità inveterata il cui sentimento di razza e il sentimento religioso erano esasperati dall’ambizione politica e dall’avidità economica, si deve l’atto più disonorevole di tutta la storia medioevale, e cioè la diversione alla conquista di Costantinopoli e la mutilazione e il saccheggio del più ricco e civile stato europeo ».

H.A.L. Fisher, Storia d’Europa, volume I, traduzione di A. Prospero, Laterza, Roma-Bari 1973.

Antologia A-E

Adorno-Horkheimer. Filosofia. Contemporanei. Marxisti.

« Il sapere, che è potere, non conosce limiti, né nell’asservimento delle creature, né nella sua docile acquiescenza ai signori del mondo ».

Adorno-Horkeimer. Dialettica dell’illuminismo. Einaudi. Torino. Cap. “Concetto di illuminismo”.  P. 12.

 Adorno. Filosofia. Contemporanei. Marxisti.

« I testi elaborati come si deve sono come specie di ragnatele: fitti, concentrici, trasparenti, solidi e ben connessi. Essi attirano a sé tutto ciò che si aggira nei dintorni ».

Adorno T., Minima Moralia. Einaudi. Torino. 1994. P. 93.