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Autore: Danilo Mallò

Danilo Mallò, nato a Quartu Sant’Elena il 7 agosto 1980, si occupa di scacchi dal 2001 come giocatore, poi istruttore ed infine ricopre la carica di Presidente del Comitato Regionale della Sardegna. Appassionato di fotografia, inizia una serie di viaggi e in Sardegna si dedica a reportage degli eventi propri del folklore isolano. Questi scatti vengono accompagnati da delle didascalie che nient’altro sono che dei versi. Nel 2003, per mettere insieme quanto scritto, pubblica una raccolta di poesie intitolata Corrispondenze. Nel 2016 scrive il suo secondo romanzo (il primo è ancora inedito), Memorie di un’anima, edito La Zattera che incontra un forte riscontro da parte del pubblico e vince la VI edizione del Premio Emilio Lussu e la V edizione del premio Rive de Gauche, Firenze in letteratura. Con l’associazione culturale da lui fondata, di cui è anche il presidente, Le Pergamene di Melquiades, da diversi anni organizza salotti letterari itineranti (sulla Sella del Diavolo, in treno, in biblioteche, in case private, ecc…) ma anche concorsi letterari e molti altri eventi che promuovono la letteratura. Grazie agli stessi progetti l’associazione culturale ha iniziato un importante collaborazione con A.I.S.M. e VOS.M. Per SF cura la rubrica sui premi Nobel della letteratura.

Leggere i Nobel alla letteratura – IVAN BUNIN

 

Di recente, parlando con il Master Chief di ScuolaFilosofica.it, Giangiuseppe Pili, è emerso che nel sito scarseggiano recensioni di libri scritti da russi. Indagando su questa curiosità, la conversazione si è defilata facilmente sulle idee personali circa la caratura delle varie letterature continentali, e da ambe le parti, ogni tanto, son partite scorribande di convinzioni individuali volte ad arrembare la solida nave delle convinzioni dell’altro.

Leggere i Nobel alla letteratura – J.M.G. Le Clézio

Un retaggio degli sciagurati studi tecnici della mia formazione scolastica è certamente la statistica.

In realtà, il tentativo di avvicinarmi al vero, attraverso numeri e percentuali, non può essere considerato del tutto in discordanza con un’attività riflessiva estremamente fervida. Anzi, proprio la vivacità della mente è la naturale conseguenza di tutta la formazione umanistica e filantropica che è successa a quella scolastica.

Esiste un campo nel quale la matematica, la scienza dei numeri, si prefigge dall’inizio alla fine l’obiettivo di risalire la verità. Qua non c’è sorte che interferisce nella ricerca e nel risultato, il calcolo domina su ogni altra componente. Se poi alla scienza si affianca la fantasia, allora si ha a che fare con una materia eccelsa, difficilmente declassificabile. Parlo degli scacchi, attività che non poteva non entrare nella mia vita.

– Un’equazione non significa niente per me a meno che non esprima un pensiero di Dio –

Srinivasa Ramanujan

Leggere i Nobel alla letteratura – Camilo José Cela

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Non tutte le stelle del firmamento appaiono all’occhio dell’osservatore uguali.

Nello sfondo scuro della notte se ne possono vedere di tremolanti e di fisse, di rossicce, giallognole, bianche e di azzurrine. Alcune sembrano partecipare perfettamente ad un disegno, ma è un inganno, perché è la proiezione che arriva a chi sta con il naso all’insù a farle apparire sapientemente integrate in una costellazione. Alcuni pensano che si muovano, ma quel moto è talmente lento da essere irrilevante. Si potrebbe pensare che talune brillino meno di talaltre, ma si cade nell’ennesimo imbroglio di questi corpi celesti, poiché quella che pare brillare meno, in realtà, è solo più distante, e il suo scintillio è sempre proprio, come un piccolo sole, non è mai uno scintillio riflesso.

Leggere i Nobel alla letteratura – Imre Kertész

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Oggi più di ieri e domani più di oggi, l’artista contemporaneo deve fare i conti con l’originalità della sua opera, come impone, infatti, l’ingombrante produzione dei suoi predecessori. Provo a spiegarmi meglio con un estremo. Immaginiamo come doveva essere nell’antichità, agli albori di una qualsiasi forma d’arte, quando l’uomo, che con essa andava cimentandosi, proprio perché agli albori, poteva esplorare ampie praterie di novità. Quello che nasceva dalla sua creatività per tutti era originale, certo poteva non piacere, ma non gli si poteva negare l’innovazione.

Leggere i Nobel alla letteratura – Gabriel García Márquez

Il capolavoro di Gabo

 

All’inizio della mia carriera di lettore, ero un ragazzetto imberbe, con la testa piena di ideali, che veniva affascinato solo dal realismo. Proprio quest’ultima corrente, il realismo, era ciò che mi guidava nella vita come nella lettura. Le storie che si potevano trovare nei libri, meno aderivano alla realtà della vita terrena, meno suscitavano in me interesse.

Concorso letterario – Mediterraneo – Sul mare è apparso un bel ponte d’argento

Le Associazioni Culturali – Le Pergamene di MelquiadesScuola Filosofica & Azione Filosofica, insieme a Accademia d’Arte di Cagliari, Scuola Filosofica, Quartourismo, Pala & Varioli Wedding Photography, Bar Square, L’Ancora dai Baruffi – Pizzeria Storica bandiscono il

Concorso letterario Mediterraneo_Bando_2021 – Sul Mare è Apparso un bel Ponte d’Argento


Scarica il Bando Mediterraneo_Bando_2021 – Versione Lancio! – Vai alla pagina Facebook – Modulo di iscrizione!


Mediterraneo

Sul mare è apparso un bel ponte d’argento


 ~ REGOLAMENTO ~

I

PARTECIPANTI

Possono partecipare al concorso autori di qualsiasi età, con uno o più racconti inediti in lingua italiana. Le opere in gara non devono essere state precedentemente premiate in altri concorsi letterari.

Leggere i Nobel alla letteratura – L’inizio di tutto con Patrick Modiano

Nel 2013, il puledro scalciante della narrazione che era in me, divelse il recinto della prematurità, nel quale a lungo lo aveva costretto il giogo del mio essere, per far fumare il proprio fiato all’aria esterna che, finalmente, iniziava ad avvolgerlo. Trovava così vita una raccolta auto-pubblicata di trentatré poesie racchiuse sotto il titolo di Corrispondenze.

Tuttavia, pure all’aria aperta, il puledro continuò a scalciare, a causa del carattere riottoso che gli aveva dato il recinto in oltre tre decenni di limitazioni. Allora più che mai, l’animale-narrazione cercava di capire come muoversi e dove correre, scrollando la testa in ogni direzione cardinale. Il lungo e tortuoso percorso fatto per prendersi la tanto agognata libertà aveva poi stabilito nella ragione un’irremovibile certezza: non si sarebbe più tollerata alcuna limitazione.