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Mese: Dicembre 2020

La potenza della ragione secondo Kant

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4.2 La potenza della ragione

La ragione è molto potente, ovvero è capace di creare idee aggregando conoscenze dell’intelletto per estenderle oltre i limiti del solo intelletto. La prima volta che mi accinsi allo studio della Critica della ragion pura mi convinsi che l’intelletto è molto più efficiente della ragione, almeno nella visione kantiana. Dopo tutto, è l’intelletto ad essere capace di conoscere il mondo, nella misura del possibile. Questo perché, ancora una volta, i dati del senso interno e del senso esterno, tempo e spazio, vengono ordinati dall’intelletto e noi possiamo avere un’immagine del mondo indotta esclusivamente dall’intelletto. Nella visione kantiana, se noi avessimo avuto diverse categorie intellettuali, avremmo una percezione dei fenomeni (ovvero una costruzione degli stessi) completamente diversa da quella che abbiamo. Per Kant la conoscenza non è oggettiva ma intersoggettiva. Ovvero, la conoscenza che noi abbiamo del mondo è quella che possiamo avere in quanto esseri intellettuali razionali finiti. Un pipistrello ha un’immagine del mondo totalmente diversa dalla nostra nella misura in cui la sua esperienza è ordinata in modo differente dalle sue categorie. Tuttavia, questo non significa, come è stato detto, che Kant riduce tutto a pure categorie soggettive, ovvero il mondo è come il soggetto lo vede. Questo è un punto cruciale che vale la pena di considerare brevemente.

Capogrossi, Ong e la “pettinatura vocale”

(courtesy to rivista Kritika, che in origine aveva pubblicato questo articolo)


A Venezia, dal 29 Settembre 2012 al 10 Febbraio 2013, presso il Museo Peggy Guggenheim si può visitare la mostra Capogrossi: una retrospettiva. A curarla, è stato il noto critico d’arte Luca Massimo Barbero. I quadri di Giuseppe Capogrossi (uno fra i maggiori pittori del secondo dopoguerra) si riconoscono facilmente per il dettaglio del cosiddetto tetradente. Dipinto a partire dal 1949, esso identifica un segno, tendenzialmente a forma di “pettine”.

Ferdinando Angeletti | Institute of High Studies on Terrorism and Insurgency (Istituto di Alti Studi per il Terrorismo e l’Eversione – IASTE) | Intelligence & Interview N.25 | Dr Giangiuseppe Pili

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Working – an age ago – to my monograph on the philosophy of war, I had the chance to read Ferdinando Angeletti’s paper. It was very perspicuous and well-written. Then, I decided to contact him to have feedback on a chapter of the book, “pure theory of war”, where I analyzed the normative component of the principles of war. Angeletti was then interested in the theory of games and its application to war (I hope to recall it correctly, but everybody knows my infallibility!). Naturally, it started a conversation, and the chapter improved by it (inspite of my alleged infallibility). By then, Angeletti and I had the opportunity to co-author a piece on terrorism during Brexit published by the Brexit institute (Dublin City University). Then, I discovered how a detailed, careful, and rigorous researcher Angeletti is, even more. Meanwhile, I discover, first, that Angeletti was part of the Italian Society of Military History (SISM, the readers still remember – yes!, I know it! – the recent Virgilio Ilari’s interview); second, that he founded an institute on terrorism and eversion studies. Then, I was glad to be part of it as a member. There are few people that I esteem so much as Ferdinando for his work and research. I hope, then, that the reader will discover more about IASTE, Institute of High Studies on Terrorism and Insurgency (Istituto di Alti Studi per il Terrorismo e l’Eversione – IASTE). Without further ados, it is then with my distinct pleasure to publish the interview on Scuola Filosofica – for those who don’t know it yet; it is one of the leading cultural blogs in Italy. In the name of Scuola Filosofica Team, our readers, and myself, Giangiuseppe Pili, Ferdinando: thank you!

James Cox | Personal Experience, Canadian Intelligence & Intelligence Theory | Intelligence & Interview N.24 | Dr Giangiuseppe Pili

Approved by the Author

Words sometimes are not enough. They are never as such when gratitude is involved. As William Shakespeare said, the words to express love are always a few and always the same. I’m neither Shakespeare nor Dante (to stay closer to my mother-language), but at least you can really have a gist of my own appreciation for this interview.

Dr James Cox is a Brigadier-General (ret.) and served as the Deputy Chief of Staff Intelligence at the Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE). He is an Adjunct Faculty – Wilfrid Laurier University, and he has too many important positions but, as I’m a member of the International Association of Intelligence Education (IAFIE), at least I must report that he is part of the IAFIE’s Board of Directors as Director, beyond being Chair of the Board of Directors, IAFIE-CANADA. I must confess that Dr Cox is one of the persons with who I can talk forever. Meanwhile, I was preparing my interview, I wrote down at least twenty or so questions, realizing that I couldn’t ask anybody to use so much time, especially in this case. Then, to meet the Intelligence & Interview 10 questions standard, I finally compromised arriving at 12 questions where I tried to explore three topics: Dr Cox’s career and experience in the field, the Canadian intelligence, and intelligence theory.

Concorso letterario – Mediterraneo – Sul mare è apparso un bel ponte d’argento

Le Associazioni Culturali – Le Pergamene di MelquiadesScuola Filosofica & Azione Filosofica, insieme a Accademia d’Arte di Cagliari, Scuola Filosofica, Quartourismo, Pala & Varioli Wedding Photography, Bar Square, L’Ancora dai Baruffi – Pizzeria Storica bandiscono il

Concorso letterario Mediterraneo_Bando_2021 – Sul Mare è Apparso un bel Ponte d’Argento


Scarica il Bando Mediterraneo_Bando_2021 – Versione Lancio! – Vai alla pagina Facebook – Modulo di iscrizione!


Mediterraneo

Sul mare è apparso un bel ponte d’argento


 ~ REGOLAMENTO ~

I

PARTECIPANTI

Possono partecipare al concorso autori di qualsiasi età, con uno o più racconti inediti in lingua italiana. Le opere in gara non devono essere state precedentemente premiate in altri concorsi letterari.

Samantha Newbery | Intelligence, Interrogation and Torture | Intelligence & Interview N.23 | Dr Giangiuseppe Pili

Intelligence & Interview #23 approaches one of the most controversial ethical topics of intelligence and intelligence studies. Yes, I mean the blurred limit between interrogation and torture. In particular, torture is conceived as part of interrogation. Interrogation does not imply torture, theoretically and practically; however, torture is sometimes used as a tool for interrogators within intelligence contexts. This is true for totalitarian regimes, which do not have to justify their systematic use (though restrictions can be in place). This is sometimes the case for democracies. Even after Cesare Beccaria’s masterpiece, we are still debating if torture can be a tool for interrogators. Few scholars are now more familiar with this crucial topic than Dr Samantha Newbery, Reader at Salford University (Manchester).

Leggere i Nobel alla letteratura – L’inizio di tutto con Patrick Modiano

Nel 2013, il puledro scalciante della narrazione che era in me, divelse il recinto della prematurità, nel quale a lungo lo aveva costretto il giogo del mio essere, per far fumare il proprio fiato all’aria esterna che, finalmente, iniziava ad avvolgerlo. Trovava così vita una raccolta auto-pubblicata di trentatré poesie racchiuse sotto il titolo di Corrispondenze.

Tuttavia, pure all’aria aperta, il puledro continuò a scalciare, a causa del carattere riottoso che gli aveva dato il recinto in oltre tre decenni di limitazioni. Allora più che mai, l’animale-narrazione cercava di capire come muoversi e dove correre, scrollando la testa in ogni direzione cardinale. Il lungo e tortuoso percorso fatto per prendersi la tanto agognata libertà aveva poi stabilito nella ragione un’irremovibile certezza: non si sarebbe più tollerata alcuna limitazione.