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Trasparenza SF

Cosa è

Scuola Filosofica è un progetto animato dall’ideale di diffondere la cultura, la democrazia e la ragione in ogni aspetto, modo e possibilità. La manifestazione principale del progetto è il blog, www.scuolafilosofica.com. Il blog (da ora SF) si sostanzia sull’idea che la cultura può essere un mezzo potente per diffondere la pratica di una democrazia virtuosa, perché razionale. Nel concreto, si cerca di dare il massimo spazio ad ogni intervento, richiesta, proposta che sia in accordo con gli ideali enunciati sin dalla homepage. Per tale assunzione di responsabilità abbiamo assunto dei metodi di lavoro che possano garantire sia la qualità dell’informazione, pur senza essere né una rivista né una pubblicazione periodica.


Chi siamo

Sin dalle origini e prima di SF, gli autori sono sempre stati chiamati ad assumersi l’onere di pubblicazioni non anonime. Questo perché non si può pretendere la perfezione, ma si può chiedere l’impegno in prima persona. In un mondo dominato dall’anonimato, che annulla la capacità di reazione e annichila la virtù della referenza e dell’impegno individuale, abbiamo sempre pensato che per difendere il nostro stesso operato sia necessario mostrare chi siamo e cosa facciamo, per mostrare al lettore la nostra buona volontà nei confronti del progetto.

Gli autori sono chiamati a rispettare e ad abbracciare lo spirito del progetto, con i tutti i diritti, ma anche i doveri, del caso. All’interno del progetto Scuola Filosofica si danno diverse tipologie di ruoli, tra cui il fondatore, redattore generale e organizzatore (Giangiuseppe Pili), il web master, il gestore della pagina Facebook (Wolfgang F. Pili). Ci sono poi altri ruoli che investono il gruppo dei tecnici, i quali sono preposti al migliore funzionamento della piattaforma. Ci sono poi collaboratori occasionali (ad esempio, Andrea Corona, Stefano Sabatini…) e collaboratori senior. I collaboratori senior (per esempio, Francesco Margoni e Wolfgang F. Pili) hanno dei diritti diversi rispetto agli articolisti occasionali, per il loro maggiore impegno rispetto al progetto. La diversità di trattamento, naturalmente, è dovuta in gran parte a snellire il lavoro organizzativo complessivo, che un blog simile richiede. Infatti, data la natura sempre più orizzontale delle organizzazioni del XXI secolo, SF cerca di costituire una rete i cui nodi godano della massima libertà possibile di azione e decisione, pur nei limiti delle responsabilità e vincoli richiesti ad un simile progetto.


Il sistema di lavoro standard

Normalmente, la procedura per pubblicare un articolo funziona in modo semplice. Si riceve il contatto e la richiesta di collaborazione. Lo staff, composto da web master, fondatore e un terzo individuo che dipende dall’ambito e dalla natura della richiesta di pubblicazione o collaborazione, valuta se la richiesta è prima di tutto in linea con gli ideali del progetto. Si tende a considerare i contatti e le richieste nel modo più benevolo possibile, perché ognuno deve poter contare di sapersi trattato in modo rispettoso. Per tale ragione, abbiamo sempre risposto alle richieste di collaborazione con spirito aperto. Una volta accertato che il materiale non sia offensivo o lesivo di immagine a terzi ma positivo e in linea con gli ideali, si passa ad una valutazione del contenuto dell’articolo. Questa valutazione viene effettuata dalla persona le cui competenze sono considerate più vicine ai temi considerati dall’autore dell’articolo. In fine, dopo aver fornito commenti, spunti di riflessione e correzioni ordinarie, l’articolo viene rispedito all’autore, salvo il caso in cui la pubblicazione vada già bene. Nel qual caso, l’articolo viene inserito direttamente sul sito e gode di una sua vita propria. Esso rimane visibile nella pagina principale del sito sin tanto che altri articoli non lo fanno scalare. Tuttavia, l’articolo viene conservato nel tempo e diventa materiale condiviso nel progetto SF.

Ci sono poi collaboratori che hanno il diritto di soprassedere ad un simile iter, anche se raramente ci si avvantaggia di un sistema di pubblicazione abbreviato (cioè senza una lettura di un terzo del lavoro o dell’articolo, diritto che è attualmente goduto esclusivamente da Giangiuseppe Pili e Francesco Margoni per diverse ragioni, tra cui il fatto di essere avvezzi al sistema di pubblicazione di SF, essendo i due i più antichi collaboratori del progetto). Una volta che si diviene collaboratori stabili di SF si acquisisce la piena autonomia di pubblicazione.


Il sistema di lavoro non standard

In questi anni abbiamo ricevuto diverse richieste, di varia natura e genere. Quando in linea con i nostri ideali, abbiamo sempre cercato di provvedere con i mezzi a noi disponibili e che abbiamo di volta in volta valutato più consoni. Ad esempio, abbiamo ben volentieri costituito alcune pagine dedicate alla promozione di lavori segnalatici che ci sono sembrati meritori e meritevoli di segnalazione. Per tali richieste, provvediamo ad un trattamento specifico, non standardizzato per meglio poter gestire la richiesta effettuataci: ogni richiesta, infatti, è frutto di stati di interesse che vanno considerati di volta in volta e trattati in modo specifico. Anche in questo caso, siamo sempre inclini a trattare con il massimo riguardo e riserbo ogni segnalazione, prima dell’eventuale accordo, perché riteniamo che la garanzia di un trattamento privilegiato sia un diritto inalienabile di tutti i volenterosi che decidono, per qualsivoglia motivo, avvicinarsi al nostro progetto e ideale.


Copyright e diritti degli autori

Gli autori hanno il diritto di porre il proprio nome e cognome alla pubblicazione, di avere una vetrina individuale che fornisca una loro personale caratterizzazione. Le opere devono essere citate da chi le riusa per i propri scopi, che non possono prevedere vantaggi di natura economica. Non è, dunque, possibile riusare un articolo presente in SF senza una precisa citazione e a condizione che ciò non induca un guadagno da persone diverse dall’autore stesso. Gli autori hanno il diritto di rivedere le proprie opere e godono piena libertà riguardo al contenuto dei lavori, che essi sottoscrivono una volta inviata l’opera definitiva. Gli autori hanno il diritto assoluto di riusare la loro opera nei modi e nei mezzi che ritengano più opportuni, senza doverlo dichiarare preliminarmente a nessuno. Questo perché SF non è un punto di accentramento totalizzante di lavori, ma solo un centro di condivisione di opere, idee e riflessioni che contribuiscono, nel loro modo e nella loro misura, al benessere complessivo della comunità.

Quando si decise di fondare il sito Scuola Filosofica non era solamente per dare sfogo alla creatività o alla volontà di comunicare informazioni da parte di uno o due individui. Esso si fondava sull’idea che ogni persona che sia di buona volontà e abbia qualcosa di sensato da proporre debba poter avere uno spazio legittimo in cui pubblicare i suoi lavori. Se un lavoro è meritevole o meno lo deciderà il pubblico nel breve e, soprattutto, nel lungo periodo. Il progetto, che iniziò nell’ottobre del 2009, prese avvio dalla semplice constatazione delle difficoltà di aprire una breccia a tutti coloro che non possono, per tutte le varie ragioni, impelagarsi all’interno della palude editoriale standard che, per quanti meriti abbia, ha anche i suoi problemi. Le idee fondamentali sono le seguenti, idee che erano parte del primo progetto e sono parte di SF.


Referenze

Alcuni articoli prevedono un apparato bibliografico. Altri articoli non lo prevedono. Per quanto sempre più articoli prevedono almeno un minimo di referenze integrate nel post, rimane il fatto che è impossibile fornire una bibliografia per ogni lavoro ed è, oltretutto, anche inutile, al fine del lettore. Tuttavia, per coloro che vogliono farsi un’idea della letteratura presente in un determinato settore, letteratura che è quella che ha fatto da sfondo in più di una circostanza negli articoli di SF sono dedicate delle pagine direttamente nella barra principale del sito, a dimostrazione di quanto abbiamo a cuore questo aspetto.. Per questo si trovano delle “bibliografie minime”, cioè delle collezioni di titoli a cui si è fatto più volte riferimento nei post e che si considerano abbastanza importanti da rientrare in un sistema di referenza. Ma molti articoli e molti volumi considerati non sono presentati nelle “bibliografie minime”, e per questi è necessario andare alle varie sezioni dei singoli post, qualora questi prevedano delle referenze.

Altro genere di referenza, già parzialmente considerato, è la fonte stessa del post, ovverosia l’autore. Il fatto di avere articoli non anonimi mostra il nostro impegno verso un’informazione sulla quale i singoli autori sono vincolati in prima persona. Ogni autore ha un suo profilo, anch’esso minimale ed essenziale, che ne definisce qualifiche e titoli. Tuttavia, siamo sempre stati dell’opinione che anche autori non specialisti o non autorevoli (secondo l’opinione tradizionale) possono contribuire attivamente all’erezione di un ideale concreto di cultura e democrazia. Sicché, i titoli servono solo come referenza epistemica ma non come scudo dietro cui tutelarsi. Questo dipende dalla validità del testo proposto, che non necessariamente dipende dalla tipologia dei titoli presentati: anche un ragazzo delle scuole medie potrebbe partecipare al nostro progetto, se accetta le condizioni di pubblicazione a cui deve sottoporsi.


Citazioni

In genere, le citazioni degli articoli seguono alcuni canoni standard, per quanto non è sempre possibile garantire la perfetta uniformità. Anche perché una simile uniformità non ha molta rilevanza al fine del contenuto (cioè il mostrare da dove si è prelevata una certa credenza, conoscenza, informazione o semplice dato): quello che conta è riuscire a rintracciare una fonte, considerata autorevole, a cui rifarsi o a cui rimandare il lettore interessato. Comunque, in gran parte si preferiscono i seguenti tipi di modalità di citazione:

Sistema 1

Cognome Autore Nome Abbreviato, Anno pubblicazione dell’opera, Titolo dell’opera (corsivo se libro, tra virgole se articolo), Nome della casa editrice, Ubicazione casa editrice, eventuali pagine.

Esempio:

Kant I., (1787), Critica della ragion pura, Laterza, Roma-Bari.

Sistema 2

Cognome Autore Nome Abbreviato, Titolo dell’opera (corsivo se libro, tra virgole se articolo), Nome della casa editrice, Ubicazione casa editrice, anno dell’edizione, eventuali pagine.

Kant I., Critica della ragion pura, Laterza, Roma-Bari, 2003 (esempio).

Ci sono poi altri sistemi di citazione, specialmente quelli che riguardano i testi classici (greci o latini) piuttosto che i siti internet. Tuttavia non è questa la sede per riportare tutte le possibili modalità di citazione mentre rimandiamo ad un nostro articolo ai più interessati. Qua basti considerare come noi cerchiamo di riportare i testi considerati, sia a piè di pagina che in bibliografia. Inoltre, naturalmente, per chi volesse conoscere la natura delle fonti a cui si attinge, è possibile richiedere all’autore lumi in tal senso (mediante il contatto preliminare con una delle figure preposte alla gestione dei contatti).


Segnalazioni, interventi e commenti

Negli anni ci sono stati vari casi di commenti e interventi. In alcuni casi, data l’estensione del commento, si è dato ad esso spazio nel blog inserendolo come post a tutti gli effetti. Nella maggioranza dei casi, invece, abbiamo solo pubblicato il commento. Ogni commento, prima di venire pubblicato, viene preliminarmente letto. Questo perché non è possibile garantire la diffusione di materiali che siano solo in linea con i nostri ideali se prima non si verifica che lo siano. I commenti, infatti, servono anch’essi come integrazione all’articolo, sicché un commento esclusivamente offensivo viene ipso facto censurato. Si accettano commenti critici, interventi puntuali, specifiche e postille severe. Ma non si accettano né la volgarità, né il razzismo, né l’insulto, di cui il lettore interessato può trovare tranquillamente luoghi più idonei di SF per trovare la sua personale soddisfazione. Per tanto, oltre che per preservare il sito dal consueto jamming dello spam al quale ci siamo abituati, abbiamo imposto una censura preliminare. Questo perché la correttezza e la qualità dell’informazione riguardano tutti quelli che interagiscono con noi in modo attivo, anche nel caso di un semplice commento.


Temi trattati

Non esiste alcun limite rispetto alla tipologia o alla natura dei temi trattati. Essi sono l’espressione di una scelta degli autori. Nel tempo SF ha assunto un carattere di natura sempre più enciclopedica e meno filosofica, per quanto alla filosofia sia dedicato il maggior spazio complessivo sia nella quantità che nel tempo. Tuttavia, proprio perché la democrazia e la ragione non sono possessi specifici di nessuno, ogni intervento costruttivo è valutato in modo autonomo. Spesso si è provveduto a inserire una nuova categoria per inserire articoli di tematiche innovative rispetto alle classiche considerate. Per esempio, la categoria della letteratura latina o della linguistica italiana sono di creazione più recente rispetto a quella di filosofia antica, una delle categorie costituenti. Nel futuro speriamo di poter contare su interventi sempre più variegati, che considerino anche discipline non considerate o non sufficientemente analizzate nel sito.


Cosa non è SF

SF non è una rivista. Il che non significa dare limiti al futuro. Ma semplicemente esso non si configura come una classica trasposizione di un iter editoriale che ha i suoi pregi e i suoi difetti. Ad una rivista si richiedono delle caratteristiche diverse da quelle di un portale libero, come lo è SF. E, soprattutto, per la gestione di una rivista occorrono delle giuste restrizioni che non ci sembrano corrette all’interno del nostro ideale. In altre parole, noi vogliamo mantenerci liberi di poter gestire nel modo più ampio e migliore possibile gli interventi di qualsivoglia genere e tipo che ci vengono sottoposti. Credendo nel fatto che gli uomini del XXI secolo abbiano motivazioni, creatività, valori positivi e ideali degni della vita umana siamo anche convinti che un portale libero ed elastico sia la migliore risposta alle nuove esigenze della comunità. Non si esclude, naturalmente, di poter affiancare anche attività di altro tipo a SF2.0, ma solamente che SF2.0 debba essere considerata come una ripetizione del già visto, nella misura in cui ciò sia possibile.


Note legali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed e aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001. La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori. Chiunque dovesse riconoscere un uso improprio di immagini sotto diritti di autore e sui quali può accampare indiscutibili diritti è invitato a contattarci tempestivamente.


Perché la trasparenza

La trasparenza non è soltanto una virtù epistemica, cioè una qualità che favorisce la diffusione di credenze vere rispetto a quelle false. La trasparenza è anche una virtù sociale. Non potendo garantire la perfezione informativa, l’assenza di errore e la completezza, si può ciò nondimeno fare molto. Infatti, nessuno possiede la perfezione informativa, laddove la conoscenza procede incessantemente. Né è possibile esimersi dal commettere qualche errore. Tuttavia, è possibile mostrare quali sono i sistemi e i processi che avviano l’iter di pubblicazione e i modi attraverso cui noi cerchiamo di mostrare tutto il nostro impegno civile e epistemico verso la comunità dei nostri lettori. E in questa trasparenza si mostra quello che è l’idea del nostro agire che, appunto, è tutt’altro che astratta. Noi ci impegniamo nel concreto per trovare i sistemi migliori per rispettare, promuovere e difendere quelli che ci sembrano dei sani ideali civili e democratici che cercano di avvalersi della forza della ragione. L’evoluzione e la poliedricità dei rami di intervento e di interesse di SF2.0, nonché la varietà delle richieste e segnalazione pervenuteci ci consegnano una quota di responsabilità che noi cerchiamo di onorare  nei limiti delle nostre possibilità.

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