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Categoria: Uscite in libreria

[Segnalazione] L’Individualismo Radicale di Max Stirner

GIOVANNI FELICIANI
 
L’INDIVIDUALISMO RADICALE DI MAX STIRNER

Nichilismo e terrorismo nell’Europa della seconda metà dell’Ottocento

Giovedì 28 ottobre esce, per Bibliosofica Editrice, il libro postumo di Giovanni Feliciani intitolato, “L’individualismo radicale di Max Stirner”. Non vi è una vera e propria letteratura specifica e bene articolata riguardo al pensiero e all’azione radicale. Alcuni aspetti della storia, infatti, sono stati messi all’angolo,  poiché ritenuti “scomodi”. Giovanni Feliciani, studioso ed editore, decide di non approfondire gli aspetti prettamente storici del pensiero anarchico, bensì gli elementi legati alla radicalità. In particolare, l’attenzione è rivolta al filosofo tedesco Max Stirner, senz’altro il più radicale tra i componenti della sinistra hegeliana e non solo. L’opera di Stirner verrà accolta e sviluppata dai nichilisti russi e dai terroristi anarchici. Feliciani è, chiaramente, influenzato nei suoi studi dal filosofo tedesco, ma anche da Nietzsche e Simmel, tuttavia al centro del suo pensiero non vi è l’assenza di regole e certi stilemi più estremi di una certa corrente anarchica, ma l’individuo con le sue esigenze e privo di condizionamenti. Tutti i libri, tutta l’attività da editore, tutta la sua vita, è stata segnata da una caparbia decisione di “andare oltre”; quindi di essere sé stessi fino in fondo.

Giovanni Feliciani (Siena, 1951 – Roma, 2017), è stato libraio, bibliotecario, ricercatore. Ha fondato e ha diretto la Casa Editrice Bibliosofica, a Roma, presso la quale ha pubblicato: Biblius. Libro dei Libri (1999); Bibliosofia. Scienza del Libro e della Lettura (2011); Vivere al ritmo della radicalità nella storia, (2015); inoltre ha curato, la raccolta di studi La Biblioteca Pubblica. Antologia degli scritti di Virginia Carini Dainotti (2014) e insieme ad altri il volume La Cultura brucia. Anna e la libreria uscita nella Roma degli anni ’70 (2010). È stato cofondatore della collana di Studi Storici, Filosofici Umanistici “Tempora”.

Roma, Bibliosofica, 2021
Formato cm 15×21, pagine 120
€ 13,00 – ISBN 978-88-87660-456

[Segnalazione] La conversione di un uomo moderno – Pavel Florenskij e il sentiero dell’esperienza religiosa


La conversione di Pavel Florenskij è stato il momento decisivo che ha fatto da spartiacque nella sua vita. Al tempo stesso, essa fu un giudizio decisivo sul modello di razionalità che ha dominato in Occidente lungo l’intera epoca moderna. Messa infatti a tacere la millenaria esperienza religiosa, le promesse del razionalismo hanno infine lasciato l’uomo disilluso e in balìa dei suoi dubbi, vittima di un tragico sdoppiamento esistenziale. Il coraggio di riattivare l’esperienza pregna di meraviglia che ha segnato la sua infanzia, la decisione di incamminarsi nuovamente sul sentiero dell’esperienza religiosa, porterà invece Florenskij a esiti tanto inaspettati quanto ricchi. Un nuovo modo di esercitare la ragione nella sua rinnovata poliedricità, la novità di una conoscenza del reale capace di non censurare nulla e, infine, il riannodarsi di antichi fili che legano la nostra esperienza al vissuto di ogni homo religiosus sono allora gli stupendi frutti della visione del mondo florenskijana. Oltre l’opportunità di una crescita personale, riflettere su questo complesso percorso offre anche l’occasione, lungo tutto il libro, di far “dialogare” Florenskij con altri grandi pensatori come Guardini, Eliade o Pareyson, lasciando emergere come la sua sia indubbiamente una delle voci più sorprendenti del panorama culturale del Novecento. Prefazione di Lubomir Zak.

[Segnalazione] Intervista a Giangiuseppe Pili sul libro “Filosofia pura della guerra”

Carissimi,

E’ con mio grande piacere segnalarvi la mia intervista sul libro “Filosofia pura della guerra“, il sito “Letture.Org”. Chiunque voglia leggerla, rimando qui. Colgo l’occasione per ringraziare la redazione del sito in questione, che ha posto delle così interessanti domande.

Buona lettura,

Giangiuseppe Pili

[Segnalazione] Kambo e Iboga – Medicine sciamaniche in sinergia. Lattanzi G.

untitled“Le tribù amazzoniche, come quelle africane che risiedono nella fascia centro occidentale del continente, lungi dal rappresentare una forma primitiva di sviluppo dell’umanità, custodiscono una vera e propria enciclopedia di conoscenze riguardanti un numero vastissimo di piante delle quali conoscono con precisione l’uso. Non è un caso che le loro conoscenze si stanno rivelando di grande aiuto, sia a livello spirituale che di ricerca scientifica, nel mondo cosiddetto evoluto”. 

Nota semplicemente con il nome di Kambo, la secrezione di una rana dal nome scientifico di Phyllomedusa bicolor, ha svolto per millenni un ruolo decisivo nella cultura sciamanica delle tribù dell’Amazzonia. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, nell’Africa centro occidentale la corteccia della radice di una pianta sacra, la Tabernanthe Iboga, viene usata da tempi immemorabili dai Pigmei del Gabon e del Camerum.

In questa raccolta di ricerche antropologiche e scientifiche, interviste e testimonianze, oltre ad un’estensiva trattazione riguardante questi due enteogeni ancora poco conosciuti in Italia, Giovanni Lattanzi offre informazioni sulla sua innovativa metodologia.

[Segnalazione] Pace e guerra giusta nella riflessione di Erasmo da Rotterdam

bsu14rSono felice di segnalare l’uscita del nuovo libro di Giuseppe Gagliano: Pace e guerra giusta nella riflessione di Erasmo da Rotterdam.

Autore: Giuseppe Gagliano

ISBN 978-88-6542-496-4

Pagine: 96

 


Un’Europa divisa da lotte e guerre interne, lontana dalla pace e dalla fratellanza tra i popoli, è il contesto storico che ispirò la Querela pacis di Erasmo da Rotterdam. Il saggio di Giuseppe Gagliano, attraverso un’analisi storica delle strategie politiche ed economiche che hanno portato a un’apparente stabilità dei Paesi europei, liberi dalle frontiere e lontani dalla violenza, vuol essere una riflessione e un confronto sul concetto di pace e di guerra giusta. Leggendo le pagine di Erasmo, il Gagliano cerca una risposta alla profonda crisi che sta attraversando oggi l’Europa.