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Tag: Letteratura gotica

3.1 I classici della letteratura gotica

Per parlare dei successivi romanzi che hanno segnato questo genere dobbiamo arrivare all’ultimo decennio del Settecento. In questo periodo, le classi medie si erano sempre di più avvicinati alla lettura e, in grado sempre maggiore, al gotico. Quest’ultimo, infatti, aveva saputo esprimere interesse verso i problemi politici e sociali, che rientravano pienamente nelle convenzioni stilistiche del gotico, con un desiderio, spesso neppure velato, di superare tali problemi.

Fra le opere gotiche di questi anni, se ne distinsero tre, che presenterò analizzandole insieme, visto che tutte e tre si influenzarono l’una con l’altra: I misteri del castello di Udolfo (1794), L’italiano o il confessionale dei Penitenti Neri (1797) e Il monaco (1796). I primi due sono dell’autrice Ann Radcliffe, l’ultimo dell’autore Matthew Lewis.

2.1  Il romanzo gotico nelle origini

Il castello di Otranto, di Horace Wolpole, viene considerato l’iniziatore della narrativa gotica. Pubblicato nel 1746, il romanzo si distingueva dagli altri precursori della narrativa gotica, in quanto caratterizzato da un’ariosità ed una leggerezza in grado di renderlo, rispetto ai romanzi che usciranno in seguito sotto l’etichetta di gotico, quasi una fiaba.

Il castello di Otranto si presenta come un revival delle antiche tradizioni letterarie, soprattutto dello stile romance, che si diffuse ampiamente nell’Alto Medioevo. Il romance ebbe grande successo e si impose sia in ambito aristocratico, sia in ambito popolare. Gli autori del genere portarono in Europa storie di ambientazione cavalleresca. Esse raccontavano di cavalieri erranti che, generalmente, partono per un viaggio, con la volontà di compiere gesta eroiche. Spesso riprendevano temi delle favole o delle leggende, raccontando, in una nuova veste, di eroi che fossero graditi ai gusti del pubblico e dei lettori dell’epoca.

In ambito popolare, il genere assunse alcune tinte ironiche o satiriche e vide la sua scomparsa nel 1600. Miguel de Cervantes ne riprese gli aspetti satirici nel suo Don Chisciotte.

1.1 Letteratura gotica Dalle origini alla contemporaneità

L’intento della mia relazione è quello di analizzare i vari aspetti della letteratura gotica, conscio che il lavoro da me svolto sarà comunque di notevole impegno, visto che il corpus letterario che mi appresto a presentare è alquanto vasto.

Con questa premessa intendo soffermarmi principalmente sui singoli aspetti mostrati dai vari romanzi di ambientazione gotica e come i classici elementi, che hanno reso famoso questo genere, si differenzino, con il passare del tempo, fra un’opera e l’altra. Gli stereotipi, ripresi da ambientazioni medievali e riproposti, spesso in maniera distorta, sono infatti presenti in numerose storie.

La letteratura gotica sarà, appunto, presa in considerazione sotto le caratteristiche che la contraddistinguono, in elementi presenti o quantomeno accennati nella narrazione: castelli infestati dagli spettri, sotterranei che si disperdono in numerose direzioni, cavalieri, eroine in preda a terrore, mostri e licantropi[1]. Questi sono i punti in comune, appartenenti all’insieme dei romanzi di ambientazione gotica, che presenterò e cercherò di analizzare.