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Tag: Matematica

Il Demiurgo di Platone ha l’Idea di Artisticità sui numeri idealmente contratti

Per Platone, accade che le cose sensibili partecipano delle loro idee. Il nostro mondo è comunque finito, per cui potrà soltanto tendere ad universalizzarsi. Nell’esperienza quotidiana, una forma si percepisce alla “compartecipazione” dei propri limiti. Ma sarà un’idealità relativa allo spazio ed al tempo, mentre si dovrà presupporre l’idealità… per l’idealità relativa allo spazio ed al tempo. Allora Platone ricorre alla matematica. In quella, per esempio le relazioni d’uguaglianza ci appaiono sul serio perfette. E’ una compartecipazione, fra i “limiti” dei numeri, che immediatamente si svincola dallo spazio e dal tempo[1]. Dunque la forma dell’uguale sembra la più “consigliabile” per aiutarci a percepire l’universalizzazione, che in se stessa dialetticamente non può darsi senza postulare pure la particolarizzazione. Se le idee sono la causa delle cose sensibili, le seconde ovviamente derivano dalle prime. Allora Platone immagina di togliere lo spazio ed il tempo. Nell’eternità, le singole idee saranno sempre uguali a se stesse. Qualcosa da percepire comunque in via di derivazione, ma solo per la necessità dialettica che un universale postuli un particolare. Le idee platoniche non sarebbero completamente staccate dal mondo materiale. Prima, bisognerà che percepiamo l’eternità del loro divenire[2].

La scienza di Talete. Bonet A.

A cura di Aldo Bonet.

www.scuolafilosofica.com                         e          www.storiadellamatermatica.it

La Scienza di Talete è un’opera nata nel 1977 quando ancora ero uno studente tra i banchi di scuola per geometri A.Capitini di Ivrea (TO), non deve stupire che uno studente geometra abbia compiuto un’opera ineccepibile che ha incuriosito le menti matematiche dei maggiori storici attuali, recenti e del passato, poiché la storia del pensiero scientifico prepitagorico è più materia per geometri, artigiani, che per matematici aventi una cultura di impostazione universitaria fatta di un nozionismo astratto in senso moderno.

Logica da Zero a Gödel – Francesco Berto

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Consigliamo – Tutti pazzi per Gödel di Francesco Berto e Introduzione alle teorie della verità di Giangiuseppe Pili


“Logica da Zero a Gödel” non propriamente un manuale di logica. Esso è un testo che dovrebbe essere letto prima di accedere direttamente alla disciplina. La Logica è ostica e richiede molte nozioni pre-tecniche, se così si può dire, ma che difficilmente si riescono ad imparare in blocco. Spesso, nei manuali più tecnici si dà questa conoscenza per scontata. Come la matematica, la Logica si impara facendola e, dunque, l’acquisizione di solide basi, anche concettuali, risulta di capitale importanza. Il lavoro di Berto riesce in pieno in questa difficile operazione: fornire gli strumenti concettuali per lo studio della Logica.