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Mese: Novembre 2020

Maria Gabriella Pasqualini | The History of the Italian Intelligence Community | Intelligence & Interview N.15 | Dr Giangiuseppe Pili

© Maria Gabriella Pasqualini – Approved by the Author

Professor Maria Gabriella Pasqualini is not only one of the best (if not THE best) Italian intelligence historian. She is also a passionate photographer (the pictures you see are hers). And she is a wonderful person. Her passion for her research can only be known to those who had the pleasure of talking to her. Since I started working on “Intelligence & Interview”, now arrived at its 15th issue, I had the pleasure to meet extraordinary persons. All of them are enthusiastic, deep thinkers, and valuable experts in their fields. However, Professor Pasqualini is really a perfect expression of what lead me to embark on this project in the first place. My curiosity toward topics I love brought me the opportunity to discuss what I work at a new level of understanding. This interview is on Italian intelligence history. Bringing the Italian perspective to the international community is a goal I’m pursuing since I started working with professor Caligiuri and Fabrizio Minniti. That’s why Fabrizio and I published a paper in the International Journal of Intelligence and CounterIntelligence on the Italian reform’s aftermath. Professor Pasqualini is definitely an authority impossible to be matched in her field. Her knowledge comes from years of experience and research directly into the archives. We worked together to be sure that this interview is sufficiently able to give the international readers the flavor of Italian history. So, I’m excited to publish this interview after so many personal exchanges with professor Pasqualini. She really enriched me. I hope you all will be. She published so much in Italian, and beyond that, I can only recommend her work. It is really worthy. Then, it is with my distinct pleasure to publish the interview on Scuola Filosofica – for those who don’t know it yet, is one of the leading cultural blogs in Italy. In the name of Scuola Filosofica Team, our readers, and myself, Dr Giangiuseppe Pili, Maria Gabriella: thank you!

Abbiamo varcato il punto di non ritorno, ma io non ne ho paura


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Il trillo della rivoluzione

“Le vere rivoluzioni, quelle che non si limitano a cambiare la forma politica e il personale del governo, ma che trasformano le istituzioni e dànno luogo ai grandi trasferimenti della proprietà, lavorano a lungo sotterranee prima di scoppiare alla luce del giorno sotto l’impulso di qualche circostanza fortuita. La Rivoluzione francese, che colse alla sprovvista col suo impeto irresistibile non meno gli stessi autori e beneficiari, che quelli che ne furono le vittime, ebbe una lenta preparazione per più di un secolo. Essa nacque dalla sconcordanza, che tendeva a farsi di giorno in giorno più profonda, tra la realtà delle cose e le leggi, tra le istituzioni e i costumi, tra la lettera e lo spirito”, così inizia la monumentale Rivoluzione Francese degli storici Albert Mathiez e Georges Lefebvre. Come ogni cambiamento storico significativo, esso si fonda su una lunga catena di avvenimenti che si pongono alle spalle degli esseri umani i quali decidono infine per una direzione o per un’altra. Come il capitano di una nave senza precisa rotta, ma ispirato dalla ricerca di grandi ricchezze e con la perpetua paura di perdere la nave, gli esseri umani non possono cambiare ciò che sono, non possono decidere di vivere in un altro mondo o con altre persone. Esse però sono pur sempre ancora responsabili di ciò che vivono, nella misura in cui vogliono e dispongono.