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Tag: pnas

Obbedire per paura o per rispetto? Prove di una precoce comprensione dell’autorità nei bambini

Ognuno di noi conosce bene la differenza tra un potere esercitato con la prevaricazione, la violenza e l’intimidazione, e un potere al quale, invece, ci sentiamo in dovere di obbedire perché giusto e legittimamente acquisito. È la differenza tra un potere basato sulla paura e un potere basato sul rispetto.

Se questa distinzione ci risulta familiare, ben poco sappiamo su quando emerga durante lo sviluppo la capacità di comprendere la differenza qualitativa che passa tra le varie forme del potere. Nel senso comune, e per lungo tempo in psicologia, si è pensato che un ruolo importante nell’acquisizione di questa conoscenza lo giocasse l’educazione, e che il bambino dovesse aspettare molti anni prima di poter intuire che all’autorità, quando legittima, si deve obbedienza.

Con una serie di esperimenti, raccolti in uno studio recentemente pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, insieme al Prof. Luca Surian dell’Università di Trento e alla Prof.ssa Renée Baillargeon dell’Università dell’Illinois, ho per la prima volta riscontrato la presenza, già nella prima infanzia, di una comprensione intuitiva della differenza tra una forma di potere basata sull’aggressività e una basata sul rispetto reciproco e sull’autorevolezza di chi è al comando.

La geometria dell’attività neuronale

È in uscita su Chaos and Complexity Letters un lavoro svolto da E. Conte, R. Norman, C. Moderniz, S. Conte, R. Marvulli (School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non Linear Methodologies of Physics di Bari), G. Ianieri, M. Megna (Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione di Bari) e F. Wang (Hunan Agricultural University, Cina). A multifractal analysis of neuron locations and calcium activity in C-elegans presenta un’analisi della struttura geometrica dell’attività neuronale nella testa di un Caenorhabditis elegans lasciato libero di muoversi.

Etnocentrismo e ossitocina

L’ormone ossitocina medierebbe il comportamento cooperativo e altruistico all’interno del gruppo di appartenenza, poiché media la propensione a favorire il proprio gruppo sugli altri. Questo implica che l’ossitocina ha un ruolo nello sviluppo del comportamento etnocentrico, con i suoi effetti, positivi verso il simile e negativi verso l’estraneo. L’etichetta di “ormone dell’amore” non sarebbe dunque precisa…