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Tag: giustizia

Eros: Il Demone Mediatore tra Divino e Umano – Erotica, Giustizia e Passioni in Platone

 

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Introduzione

Si ritiene che la Repubblica di Platone abbia dato la prima e più influente formulazione filosofica della divisione tra la ragione e le passioni: Platone si riferisce loro con i termini pathe o pathêmata.

Nella Repubblica le passioni sono ciò che contraddistingue la parte irrazionale dell’anima, il cui tratto distintivo è l’inferiorità e la necessità di mantenerla sotto il controllo della ragione. Platone precisa inoltre che ogni parte non razionale è denominata per la sua peculiare passione, la parte concupiscibile (epithumêtikon) per l’appetito (epithumia) e la parte vigorosa (thumoeides) per la collera (thumos).

Eppure, nella Repubblica, sorge una difficoltà che non concerne tanto la divisione tra parte concupiscibile e collerica dell’anima quanto il fatto che Platone assegna anche alla parte razionale dell’anima, che dovrebbe contrastare quella irrazionale, passioni come desideri, piaceri ed eros.

Non sarebbe dunque da rintracciare nella Repubblica una distinzione matura tra ragione e passioni. Tale distinzione è rintracciabile in contesti differenti dalla Repubblica, vale a dire nel Simposio, nel Fedro e nel Timeo, fermo restando che le teorie espresse nei dialoghi menzionati rappresentano un naturale sviluppo o elaborazione di quanto espresso nella Repubblica per quanto riguarda desideri, piaceri ed emozioni della parte irrazionale dell’anima.

Metodi di indagine dello sviluppo: il ragionamento morale – pt. 5

Foto di Tumisu da Pixabay

Il merito e l’equità per il bimbo

 Un ulteriore fondamentale aspetto del senso morale umano è l’idea o il principio di equità. Giudicare o decidere con equità significa giudicare o decidere con equilibrio e imparzialità. È soprattutto quando pensiamo alla distribuzione delle risorse che possiamo intuitivamente comprendere il significato di cosa voglia dire agire o decidere in maniera equa o iniqua, creare uguaglianza o disuguaglianza. La tematica dell’equità delle procedure di spartizione della ricchezza è stata pensata probabilmente dal momento in cui i nostri antenati nel Pleistocene si sono posti il problema di come dividere il cibo raccolto o cacciato con il resto del gruppo fino ai nostri giorni, nei quali gli uomini ragionano su come dovrebbe funzionare il sistema di tassazione del lavoro oppure i bambini decidono se, come e con chi condividere i loro giochi.

Jean Piaget – Il giudizio morale nel fanciullo

Le jugement moral chez l’enfant è il titolo del libro, uscito nel 1932, in cui Jean Piaget, noto psicologo dello sviluppo vissuto nel secolo scorso, presenta le ricerche sul ragionamento morale dei bambini, condotte da lui e dai suoi collaboratori. Si tratta di un autentico classico della psicologia sperimentale. Le riflessioni, le ricerche, e le prospettive teoriche in esso presentate sono ancora oggi, per la psicologia del pensiero, oggetto di piena considerazione. Lo studio sul ragionamento morale condotto da Piaget ha aperto alla psicologia sperimentale un campo di indagine che prima era poco o per nulla frequentato, e proprio per questo, e per la qualità del lavoro stesso, si è imposto come riferimento essenziale per le successive generazioni di psicologi sperimentali impegnati nella comprensione della cognizione morale del bambino.