Press "Enter" to skip to content

Tag: Analisi filosofica contro il soggettivismo epistemico

La verità della relatività – Un’analisi breve contro il relativismo, semantico, epistemico e morale

Runner1616, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Scopri Intelligence & Interview di Scuola Filosofica!

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Relativismo e antirelativismo in epistemologia


La critica di Protagora è volta alla costituzione della verità scissa dalla soggettività ed essa verte su un principio: ciò che conosco, è ciò che esperisco attraverso i sensi. Da questo principio, punto di partenza del sofista, stanno le conseguenze:

  1. non può esistere una conoscenza oggettiva,
  2. non esiste asserzione che possa essere vera per tutti,

Dunque, sia la nostra conoscenza che la nostra espressione della conoscenza risultano soggettive. Ciò che posso dire di conoscere con evidenza è ciò che vedo quando apro gli occhi, è ciò che sento quando ascolto della musica, è ciò che tocco quando tasto dei dolci e sodi corpi. Sull’evidenza sensoriale Protagora costituisce la relatività della conoscenza, da questo punto di partenza ne segue che non si giunge ad alcuna affermazione ulteriore nei confronti delle cose del mondo. Il mondo è nel soggetto, non al di fuori: Protagora accetterebbe tranquillamente l’idea che il mondo esista anche al di fuori del soggetto, ma non che esso sia il parametro della giustezza o erroneatezza della conoscenza soggettiva: l’uomo è misura di tutte le cose in quanto è il soggetto stesso che “vede” le cose.