Godfrey H. Hardy è stato un illustre matematico inglese, nato a Cranleigh nel 1877 e morto a Cambridge nel 1947. Ha apportato contributi notevoli a più di un settore della sua scienza, e ha fatto da mentore all’originale matematico indiano Srinivasa Ramanujan. A Hardy e al medico tedesco Wilhelm Weinberg si deve una legge, nell’ambito della Teoria dell’Evoluzione, inerente alla stabilità genetica di una popolazione (date certe condizioni), che i due formularono indipendentemente l’uno dall’altro.
Nel saggio Apologia di un matematico, pubblicato nel 1940 (io mi riferisco all’edizione Garzanti 1989, contenente la Prefazione del fisico e scrittore inglese Charles P. Snow all’edizione uscita nel 1967 e la Presentazione del matematico Edoardo Vesentini), egli ha esaltato la dimensione scientifica, culturale ed estetica della Matematica, prima di quella utilitaria. Ha inoltre istituito un interessante confronto fra la Matematica e il gioco degli Scacchi nonché, nel contesto di quest’ultimo, fra i problemi e il gioco vivo.