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Tag: Dante Alighieri

Emblematico DXV Dantesco – Interpretazioni sul Veltro di Dante

Di Mechanics Magazine – http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Archimedes_lever_(Small).jpg, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1921693

«Sei tu il re dei Giudei?» «Tu lo dici: io sono re»

Giovanni 18,33-37

Illustrazione 2: Affresco di Pontorno. Gesù davanti a Pilato. Crediti: https://it.wikipedia.org/wiki/Cristo_davanti_a_Pilato_(Pontormo)

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re.

La questione della lingua italiana – da Bembo a Pasolini

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La questione della lingua italiana è stato oggetto di studi approfonditi da diversi teorizzatori, per via del fatto che la lingua italiana a partire dalla sua nascita ha sempre presentato aspetti che la mettessero su un piano di controversia spesso combattuto fra i classicisti e gli innovatori.

Tutto ebbe inizio a partire dal 1294 quando Dante Alighieri aprì, con il suo sapere e volere, il dibattito della questione sulla lingua italiana, con la stesura del trattato sulla lingua intitolato De vulgari eloquentiain questo scritto, il pensatore fiorentino teorizzò per la prima volta gli aspetti del volgare italiano, cercandone di comprendere le origini e di stabilire quali fossero i canoni per un buon uso stilistico della lingua. Infatti, per Dante, la lingua italiana prima di tutto doveva essere una lingua di uso colto e letterario, che non ricadesse nei canoni della bassezza popolare.