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Cosa è ScuolaFilosofica?

ScuolaFilosofica (SF)

è un progetto che ha come Ideali:

  • Diffondere la Cultura e la Ragione in ogni forma.
  • Dare spazio a tutti coloro che hanno voglia e facoltà.
  • Fornire risposte per ogni segnalazione ricevuta.
  • Creare un buon portale di filosofia analitica.

Il Nostro ideale è quello di proporre una libera diffusione di materiali scelti e di fornire un punto di contatto tra persone interessate alla discussione delle proprie idee e opinioni, in piena libertà e in linea con la responsabilità che ogni intervento richiede. Il nostro Ideale impone tale responsabilità, ed è sostenuta nella convinzione che Conoscenza e Democrazia debbano passare anche attraverso portali liberi da Istituzioni e da qualunque barriera che non favorisca il libero accesso ai contenuti della Ragione.

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Natural language and set theoretical and formal logic reductions

Structure - Dr. Pili Author
Structure – Dr. Pili Author

Natural language and set theoretical and formal logic reductions – A philosophical account

A sheer love for propositions – An obsession with analytic philosophy, logics and mathematics

Analytic philosophy was born out of the general problem of solving metaphysics through a careful diagnostic of natural language. After the early days of formal logics and set theory with Boole and Cator, Frege and Russell arrived at the conclusion that natural language spontaneously produces irreducible paradoxes such as the liar and the sorites paradoxes. Through the length of these paradoxes, they concluded that traditional metaphysics was a gigantic mistake, formulable as it was under mistaken conception of language. The idea was ingenuous and simple to grasp. If I use very bad components and tools, I can only produce flawed engines, whose appearance is similar to a working engine until we check it. This ‘diagnostic’ approach to philosophy is as old as the Greeks, who were the first to outline different ways to ‘unveil life-threating mistakes through reasoning’. This was firstly tried in the realm of ethics, especially during the Alexandrine philosophies.[1] Wildly differently, this was tried again by the founding fathers of analytic philosophy.

Frege elaborated an entire philosophical system out of a new conception of logics applied to semantics through the instruments of the ‘new’ developments in formal logic, a Leibnizian ideal language through which all problems could be formulated and, then, solved by ‘brute force’ calculations.[2] In this broad category I am including set theory – in fact, it is arguable that formal logics and set theory cannot even be thought independently in the human mind.[3] In the following writing, I will consider set theory as the broad category including naïve set theory and Zermelo-Frankel theory plus the axiom of choice (ZFC).[4] It could be a matter of contentious, but set theory is, itself, a parallel endeavor that overlaps with the development of formal logic as we know. Moreover, set theory and formal logics are intended to mirror one another, where the sets are intended to be the object-domain of the propositions formulable in a formal language.[5] Set theory and formal logics tied together for solving all the natural language’s problems posed to human understanding, or so the founding fathers of analytic philosophy believed.

VENERE IN CORNICE – La cornetta diventa una piuma con la dolce lungimiranza dell’affetto / The handset becomes a feather with the sweet farsightedness of the affection

Per Rosamund Marriott Watson, liricamente l’oro della cascata in natura è la scalinata d’un legato per l’uomo. Più realisticamente, sognando i pensieri scorrono ipnotici, per un labirinto dell’orientamento. Da questo, “ci si risveglia” con la maestria nel canto. Altea ha posato all’inizio d’una scalinata. L’ambiente si percepisce lussureggiante, mediante le decorazioni a foglia d’oro sulla ringhiera. Altea porta un abito bianco da ballo, con lo strascico. Sulla ringhiera ci piace immaginare un pentagramma per una “fiamma” dell’infinito (dal suo simbolo). La trasfigurazione si percepisce all’impossibilità che la corporeità “coli” sull’orizzonte dell’immanenza. La colonna all’inizio della scalinata avrebbe una foglia d’oro addirittura alla risonanza d’un flauto. Proprio lì s’indirizzerebbero le dita delle mani. Altea ha un caschetto di capelli rossi, dando alla foglia d’oro una passionalità “nobilitata” dall’intelletto, tramandando un’eleganza di stile contro uno scivolamento al suolo marrone del materialismo (dal tappeto).

VENERE IN CORNICE – Il glamour è un leggio per la sirena che incanta dal corpo slittante / The glamour is a bookrest for the siren that enchants by the skidding body

Per Ramon Gomez de la Serna, se le lenzuola sono gelate, allora si sogna in una slitta. Alice ha posato per uno scatto al bianconero. Pare che lei dorma dentro ad una barca “per amaca”, sulla spiaggia. Ma quanto uno scalmo per il remo avrà ricondotto alla concatenazione logica i sogni più fumosi che ondeggianti, e mediante i capelli di rimpiazzo vitalistico per le nuvole contemplative? L’inconscio si percepisce all’ossimoro d’un ghiaccio bollente, coi desideri sopiti. La duna di sabbia è più “carnale” della montagna con le rocce, se, a parità di slittamento, solo la prima scompare per immersione (grazie al mare). Realisticamente, contro il ghiaccio del bianconero, rispetto al sole balneare, qui vale il glamour della posa femminile. Ad esempio il vestito, con le righe alla marinara, permette di “navigare” sulla sinuosità del corpo.

Hegel: Il riflesso dello spirito

Abstract: Un quadro sintetico del pensiero di Hegel che mira a focalizzare il senso del suo filosofare. Si intende offrire una veduta delle ragioni teoriche che caratterizzano lo svolgimento del sistema. La filosofia di Hegel è una grande metafisica, un tentativo di dare spiegazione dell’immanenza dell’intero nello spirito. Spirito che si fa concreto e pieno di significato e che si libera gradualmente da ogni particolarità unilaterale, superando così il vaglio della storia per venire a coincidere con il carattere di interiorità, scevra da rappresentazioni sensibili, dell’autentico sapere concettuale.


Il problema della conoscenza

L’idealismo è l’evoluzione coerente dei temi portati alla luce dalla filosofia nel periodo che va da Cartesio a Kant, quando il razionalismo e l’empirismo si impegnano, su fronti differenti, in una febbrile ricerca di chiarezza sulla capacità di conoscere dell’uomo.

I prodromi di tale interesse si fanno presenti con la nascita delle nuove scienze, all’inzio della Modernità. Il nuovo mondo, che si stava profilando sotto gli sguardi più attenti dell’epoca, stava erodendo i pilastri della conoscenza della cultura antica. La Modernità appariva come una frattura nella storia, una rivelazione, un affrancamento dalle illusioni.

Un nuovo Editor in Chief per Scuola Filosofica!

Taken by Giangiuseppe Pili

Hello Everyone,

Spero di trovarvi tutti bene! Vi scrivo in quanto parte dei lettori di Scuola Filosofica con un long lasting interest nella piattaforma – con un sincero ringraziamento a tutti voi. Dati i miei molteplici impegni, non riesco piu’ a dedicare il tempo necessario per mantenere il sito nella giusta direzione e garantire il costante impegno richiesto per il successo della piattaforma in termini di entrate, nuovi autori e nuove opportunità, come d’altronde è stato per quasi 13 anni dei 15 totali. Inoltre, non credo che mantenere il comando tanto a lungo sia una salutare procedura in qualsiasi genere di istituzione. Ad un certo punto, c’e’ bisogno di cambi di prospettive, nuovi punti di vista e opportunità. Per tale ragione, dopo un po’ di tempo necessario, penso di aver trovato la persona giusta in Simone Di Massa.
Simone Di Massa e’ un giovane studioso di linguistica e lettere moderne, con una unmatched qualita’ nella conoscenza della lingua italiana (che ne fa un editor ideale). Egli ha lavorato per due anni con me a vari progetti editoriali dentro e fuori Scuola Filosofica. Di Massa ha anche dimostrato di avere eccellenti qualita’ nel seguire partner come la casa editrice Diarkos, e autori internazionali. Inoltre, egli è un grande sostenitore degli ideali che costituiscono il sito e che hanno fatto una piattaforma seguita da decine di migliaia di lettori. Infine, Di Massa è stato inserito come autore senior quasi da subito, avendo dimostrato qualita’ indubitabili. Infine, Di Massa ha la giusta locazione anagrafico-geografica (vivendo e studiando a Milano) per fare del sito quel che tutti vogliamo che sia.
Naturalmente, io rimarro’ il fondatore, autore e supervisore in ogni caso, ma da ora in avanti sarà Simone a stabilire agende e traiettorie, nonchè occuparsi delle minuzie necessarie all’esistenza di un blog.
Spero allora che questo sia il nuovo passo che Scuola Filosofica stava cercando ed è mia personale convinzione che Simone sarà l’outstanding editor in chief e decision maker che ha già dimostrato di essere. Invito tutti a rivolgervi direttamente a lui per le future richieste e proposte e colgo l’occasione di ringraziare voi, come tutti gli altri autori, per credere nella Ragione, Cultura e Filosofia.
Un caro saluto cordiale,
Giangiuseppe Pili

Angela Luverà Rattray e l’arte al processo “archeo-botanico”

Angela Luverà Rattray è un’artista internazionale. Nel 1976, maturò il suo interesse per l’architettura del paesaggio, il restauro e la documentazione dei centri storici. Lei in aggiunta frequentò l’Accademia di Belle Arti di Roma, curando la pittura. Nel 1980 ci fu il suo trasferimento in Canada. Angela Luverà Rattray divenne un membro della Manitoba Printmakers Association. Il primo successo in Italia fu durante un concorso per installare una scultura, in modo permanente, presso l’Università di Modena. Nel 2002, Angela Luverà Rattray attirò l’attenzione dei canadesi. Una sua installazione, che si chiamava Adagio gioioso, fu esposta dapprima nella capitale Ottawa, e poi al Palazzo del Parlamento in Manitoba. Angela Luverà Rattray ha lavorato come docente universitaria, aiutando gli studenti canadesi nei loro scambi con l’Europa. Lei espose per l’Ace Art Gallery, la Site Gallery e la Centennial Concert Hall in Winnipeg. Da alcuni anni, Angela Luverà Rattray vive a Bassano del Grappa (VI), partecipando alle biennali locali d’incisione. I suoi lavori sono presenti in collezioni sia pubbliche sia private. Principalmente ce le ricordiamo in Canada, in Europa, negli Stati Uniti, in Asia ed in Australia.

VENERE IN CORNICE – La conchiglia depura la coccarda, se la sirena balla coi miraggi apolidi / The shell purges the cockade, if the siren dances with the stateless mirages

Per Sonja Smolec, liricamente una rara perla sul palmo della mano anticiperebbe l’abbraccio, mentre il cuore sarebbe una conchiglia rosa, avente le doghe come una…

Intervista al dr. Vladimiro Giacché – Hegel. La dialettica. Introduzione al pensiero hegeliano (Diarkos, 2023)

Giacché - Hegel (Diarkos, 2023)
Copyright: Diarkos, https://diarkos.it/index.php?r=catalog%2Fview&id=278

Introduzione:

Il completamento di un corso di studi filosofici, che abbia come prospettiva quella di abbracciare l’interezza della vastità del panorama, passa immancabilmente per l’idealismo tedesco, e in particolare per la figura di Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), caposaldo della filosofia d’Ottocento e a lungo analizzato e criticamente studiato secondo punti di vista variegati. Inquadrare il pensiero filosofico di Hegel è fondamentale per comprendere i rapporti di derivazione con i filosofi antecedenti, e ancor di più per comprendere quanto questi abbia lasciato in eredità alle filosofie successivamente sviluppatesi. Un inquadramento iniziale delle coordinate di filosofia hegeliana è fornito dal volume Hegel. La dialettica. Introduzione al pensiero hegeliano (Diarkos, 2023) ad opera di Vladimiro Giacché, che si è reso disponibile per la presente intervista. Il volume presenta una sinossi del pensiero hegeliano nelle diverse sfaccettature, proponendo peraltro interconnessioni con correnti filosofiche ulteriori e con quesiti che tutt’ora compongono l’interrogativo filosofico dei pensatori, per infine concludere con una raccolta di estratti da testi hegeliani. A nome di tutto il team di Scuola Filosofica, dei lettori e mio, Simone Di Massa, dottor Giacché, grazie per la sua disponibilità.

 

La poesia lucana di Flora Gilda Pianta – Studi Lucani

Copyright: “Paesaggio Innevato di Rapolla in provincia di Potenza alle prime luci del mattino.”; Autrice: Rossella Castellano, 28 febbraio 2018; https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Paesaggio_di_Rapolla.jpg

Una lettura della raccolta Tra me e il mare (2022) di Flora Gilda Pianta.

Avvertenza dell’articolista:

Il presente articolo propone un’analisi letteraria della raccolta Tra me e il mare (2022) di Flora Gilda Pianta, al fine di esaltarne le qualità strutturali e interne dei componimenti. I versi che sono riportati come citazioni sono in totale 65 e corrispondono all’11% .ca del totale della raccolta. Tutti i versi citati fanno riferimento all’edizione 2022, citata in bibliografia, e sono corredati di opportuna menzione dei versi e delle pagine di riferimento (cfr. Nota 4). L’autore, il cui unico intento è quello di proporre un’analisi dell’opera per inserirla nel ciclo di studi denominato “Studi Lucani”, si dichiara disponibile ad apportare modifiche all’articolo qualora richiesto.   

Introduzione:

Una Basilicata di poeti, di gente piena di passione per l’arte di vivere e di far poesia con la quotidianità, così ha immaginato la sua terra Rocco Scotellaro quando, nell’opera Contadini del Sud, ha dato voce ai più umili e semplici contadini della Lucania, a dimostrazione di come sia proprio nella semplicità campagnola che nasca la poesia più sublime. Una poesia giocata sul distendersi dei colori della campagna lucana, sullo «zirlìo dei grilli»[1], propriamente una poesia che fosse figlia della meravigliosa realtà contadina dei piccoli paesetti lucani. A quasi un secolo dall’attività poetica di Scotellaro, di cui peraltro ancora si avverte un forte eco di ispirazione, la situazione non è certo mutata nel panorama dei poeti. Sulla scorta di poeti lucani illustri, tra cui è doveroso menzionare Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro e Mario Trufelli,[2] nei paesini lucani che giacciono in frantumi[3] tra monti e colline, la produzione poetica è ancora viva. Certo è mutata la realtà socio-culturale, ma non è venuto meno lo spirito poetico dei lucani, che ancora si dilettano a versificare il loro quotidiano, descrivendone le più fini emozioni.

Nell’ambito dei miei personali sforzi di “studi lucani”, con il presente lavoro intendo dare lustro e risalto all’opera di una poetessa lucana contemporanea, Flora Gilda Pianta, sollevando l’attenzione della critica alla raccolta Tra me e il mare (2022).[4] Si proporrà di seguito un’analisi quanto più puntuale della strutturazione interna della raccolta, tramite cui porre in risalto le corrispondenze tematiche e strutturali dei componimenti, nonché la loro ragionata mise en recueil, per proporre infine l’analisi di alcuni dei passaggi maggiormente profondi e toccanti, il loro rapporto con la tradizione poetica e le tematiche fondamentali della raccolta.