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Tag: Carloforte

Isola di San Pietro e Carloforte Un percorso in Canoa in Sardegna

Isola di San Pietro: cenni generali alla storia e alla geografia dell’isola

Carloforte

In questo articolo proponiamo diversi agili itinerari. Procederemo da sud-est e gireremo in senso orario per terminare a nord-est. Iniziamo, dunque, dal tragitto che inizia dalla zona del Giunco e termina nella zona del Geniò. Prima di cominciare, vale la pena sapere che l’isola di San Pietro ospita il paese di Carloforte, ex colonia genovese fondata nel XVIII secolo. La sua caratteristica bellezza è dovuta ad una ricchezza paesaggistica e varietà architettonica distintiva rispetto al resto del panorama sardo, con l’unica e parziale eccezione de La Maddalena (Sassari, Sardegna).

Carloforte - Isola di San PietroSebbene si dica che esistano tre nuraghi nell’isola, strutture troncoconiche a “tholos” tipiche di tutta la civiltà mediterranea e distintiva della civiltà nuragica della Sardegna, rimane il fatto che essa non ha visto uno sviluppo antropocentrico sensibile sino a tempi recenti, coincidenti con l’arrivo dei genovesi, ora da Tabarca ora dalla stessa madrepatria. I vari tentativi di ripopolamento dell’isola di Sardegna hanno portato anche a simili approcci anche nell’isola di San Pietro, con i medesimi scarsi risultati. Tuttavia, si trova ancora traccia di ciò nella zona delle Tanche, dove è presente una via in cui le baracche (così denominate le case della campagna) si affacciano l’una di fronte all’altra, creando così una via unica oltre il paese.

Carloforte è un paese prospero, specialmente se confrontato con il resto dell’area sarda direttamente di fronte, ovvero il Sulcis-Iglesiente. La sua economia è basata sul turismo stagionale e sullo sfruttamento delle molteplici risorse marine, compresa la celebre tonnara. Vale la pena sottolineare che lo sviluppo di queste due fondamentali attività economiche nell’isola è particolarmente radicato perché tradizionale.

Il paradiso non è più qui. Pugliese A..

Non un Georges Simenon, non un Ellery Queen, non un Stanley Gardner, né un S.S. Van Dine. Più semplicemente, senza dover richiamare i grandi “giallisti”, un Andrea Pugliese, scrittore genovese, già pubblicato dalla FBE edizione in Persone smarrite (2005), Mangia! (2006), Neo-Conf ritratto del nuovo conformista (2006) e 100 pizzini di Bernardo P. prima di andare a letto (2007).

Andrea Pugliese sulla scia di diversi scrittori italiani come Sandrone Dazieri, Andrea Camilleri o Massimo Carlotto, scrive un romanzo in stile noir cercando di colpire l’attenzione dei lettori, con una lettura rapida, scorrevole e oserei dire scontata. Le ultime pubblicazioni, non solo della editoria italiana, ma anche di quella estera, ci hanno insegnato che il lettore (e di conseguenza lo scrittore per il perseguire dei propri interessi), preferisce leggere/scrivere un romanzo in cui ci siano le indicazioni base, con una trama non troppo complicata, protagonisti senza una grande identità e possibilmente privi di morale, il tutto condito da tre elementi imprescindibili: il sesso, la droga e la violenza… a quando l’alcol e la pedofilia?

Tensione. Anselmetti G.

A cura di Wolfgang F. Pili                               www.scuolafilosofica.com

In un’isola del Mediterraneo, un’isola piccola, molto piccola, sono posti gli ex stabilimenti della tonnara, vicino ai più noti, stabilimenti della tonnara di La punta di Carloforte, il paese dell’isola di San Pietro.

Un marchese scienziato, inquietanti e misteriosi oggetti, un villaggio turistico sorto proprio sugli ex capannoni della tonnara, un omicidio, personaggi snob, gente locale con strane caratteristiche, poliziotti paciocconi.  Potrebbe sembrare la location di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, e, invece, è la location del romanzo di Gim Anselmetti intitolato Tensione, autore anche de Il ritratto di madama.