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Tag: leggio

VENERE IN CORNICE – Lo specchio è dimezzato, ma il leggio è raddoppiato / The mirror is halved, but the bookrest is doubled

Con Michael Faraday, da Linda Bierds, dimensionalmente allo specchio piano basta dimezzarsi rispetto alla figura, per poterla riflettere. Ma rimane un’armonia fra l’azione e la reazione, senza l’idealismo del pensiero che “esaspera” (ad esempio coi concetti). Forse lo scienziato non dovrà neppure declamare la legge, cosicché potrà abbandonare il leggio. C’è un ri-modellamento, dentro la mera riflessione. In fondo anche il getto diretto della luce può partire da una lampada col collo fluttuante del cigno. La creatività supera il razionalismo: forse non solo in poesia! Mara è seduta, mentre parla in pubblico utilizzando un microfono. Le ginocchia si toccano al fine di stringere i fogli cartacei per il discorso, improvvisando un leggio (mancando il tavolo). Pare che la mano sinistra cerchi uno schiocco delle dita. L’oratore deve avere continuamente il polso della situazione, senza che il pubblico s’annoi, o peggio lo contesti. Ma quanto il microfono fluttuerebbe, staccato dall’asta? Il cigno diventa elegantemente “aggressivo”, quando difende il suo territorio. Precisiamo che Mara è avvocato, e scrittrice di saggistica con competenze sulla manipolazione psicologica.

VENERE IN CORNICE – Il glamour è un leggio per la sirena che incanta dal corpo slittante / The glamour is a bookrest for the siren that enchants by the skidding body

Per Ramon Gomez de la Serna, se le lenzuola sono gelate, allora si sogna in una slitta. Alice ha posato per uno scatto al bianconero. Pare che lei dorma dentro ad una barca “per amaca”, sulla spiaggia. Ma quanto uno scalmo per il remo avrà ricondotto alla concatenazione logica i sogni più fumosi che ondeggianti, e mediante i capelli di rimpiazzo vitalistico per le nuvole contemplative? L’inconscio si percepisce all’ossimoro d’un ghiaccio bollente, coi desideri sopiti. La duna di sabbia è più “carnale” della montagna con le rocce, se, a parità di slittamento, solo la prima scompare per immersione (grazie al mare). Realisticamente, contro il ghiaccio del bianconero, rispetto al sole balneare, qui vale il glamour della posa femminile. Ad esempio il vestito, con le righe alla marinara, permette di “navigare” sulla sinuosità del corpo.