Fabrizio Caramagna c’invita a dimenticare la misurazione per l’altezza ed il peso, preferendovi quella per l’intensità luminosa (perfino a trasfigurare la tridimensionalità). Serve una percezione estetica che coinvolga emotivamente. Marine è stata inquadrata al mezzobusto, quantunque fra il profilo ed i ¾. All’ambientazione serale, lo scatto si vivacizza dai cerchi di luce: sia dai piccoli oggetti d’uso (in primo piano), sia rimpiazzando l’architettura urbana (sullo sfondo). Marine è seduta al tavolo. Ci piace percepire che lei con la mano sinistra allinei la testina d’un giradischi. Dunque lo scatto diventerà sinestetico, fra la visione e l’ascolto. Ma quanto il peso dei capelli sciolti avrà una sua testina? Un’eventuale terrazza non sarà panoramica, pure a prescindere dalla sera. Conta la concentrazione che Marine mette, sulla gestualità della mano. Questo infine tramuterà in coinvolgimento, per noi, essenzialmente da un ascolto. Ma quanto, lontano, s’ergeranno due torri a lumino?
...all we need is philosophy