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Tag: Resoconto di un deportato

Un internato militare italiano a Brema. Cronaca di una prigionia ai tempi dei Lager 1943 – 1945. Appunti da una conferenza del prof. Christoph Schminck Gustavus (Università di Brema)

Il professore Christoph Schminck Gustavus ha ricostruito la storia di Attilio Buldini e di Gigina Querzè, attraverso lo studio delle fonti orali. Egli infatti considera lo studio delle fonti orali di fondamentale importanza per una ricostruzione storica completa, specialmente per le esperienze dei singoli individui internati in campi di concentramento, in cui è inevitabile dover fare riferimento all’esperienza personale e soggettiva degli internati per poterne capire e considerare in modo adeguato il peso pregnante della loro esperienza come casi storici. Emozionante, toccante e suggestivo il racconto.

La storia di Attilio Buldini inizia durante la guerra: egli era di professione un barbiere, e poi chiamato alle armi fu mandato di stanza all’Isola d’Elba. Lontano dalla moglie Gigina, con cui però aveva modo di scambiarsi lettere, egli, come la maggioranza dei soldati italiani, che non combattevano per una causa condivisa ma per un regime, attendeva solo il momento di poter fare ritorno a casa. L’8 settembre 1943 fu in tal senso una data fondamentale per la storia dell’Italia: Pietro Badoglio (lo stesso che aveva condotto le truppe italiane in AOI nelle avventure coloniali del fascismo), capo del governo e maresciallo d’Italia, proclama l’armistizio di Cassibile firmato il 3 di quello stesso mese con gli alleati anglo-americano.