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Tag: Società

Eutanasia – Dal punto di vista del paziente richiedente

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Premessa

Nell’Uomo la vita è concepita, affrontata, considerata sia per il suo aspetto biologico sia per il suo aspetto interiore, psicologico. Per tale motivo le fasi della vita e il suo vissuto hanno sollevato e sollevano interrogativi di varia natura sul rapporto con gli altri esseri e con se stessi. Tali interrogativi hanno avuto nel corso della storia varie risposte come la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino (1789) o la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) o ancora si è alla ricerca di una tale risposta, se non unanime almeno ampiamente condivisa.

Capitolo 14. Jnana – canto alla saggezza ispirata

Prarthana1830590, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

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Consigliamo I veda – Capitolo 1


La pubblicazione intende chiarire, attraverso l’analisi del contenuto d’un passo del Rg-veda (X,71), la relazione che, secondo la concezione vedica, sussiste tra la Parola e gli uomini saggi che ne fanno uso, ma, più in generale, tra la Parola e la comunità umana.

La Parola (Vac) per i Veda è della massima importanza. I Veda stessi sono Parola, ovvero la rivelazione vedica, contenuta nei quattro testi che compongono la Samitha, è Parola. Ma cosa significa essere Parola? Non è subito chiaro. Solo una volta conclusa l’analisi dei testi credo si possa avere una risposta in grado di fare chiarezza sul punto. Per ora possiamo dare solo qualche utile indizio. Innanzitutto la Parola, nel senso inteso dai Veda, è Parola eterna e primordiale. È dunque una Parola precedente alla divinità stessa: non è di Dio e nemmeno da esso ispirata. Sembrerebbe dunque che ci troviamo di fronte ad un altro principio primo.

Il paradosso della responsabilità sociale – l’intenzione è dell’individuo o della società?

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La società o è un individuo, cioè un entità capace di avere intenzioni, oppure no. Solo l’agente cosciente, un individuo, è responsabile delle sue azioni. Dunque la società è responsabile solo se è un individuo.

 

1) Se la società è responsabile come tutto allora le singole parti non sono responsabili. Dunque, la società non è responsabile. (Cioè all’interno della società non esistono sotto-società né individui capaci di azioni responsabili perché si sta assumendo che la società si responsabile allo stesso modo di una mente rispetto alle sue singole facoltà).

2) Se la società non è responsabile come tutto allora non è responsabile. (Se la società non è responsabile come tutto, sembrerebbe che potremmo ammettere che lo possano essere le sue parti. Ma le sue parti sono definite come la società in generale, dunque, anche le singole parti della società non sono responsabili. Un altro ragionamento che porta alle stesse conseguenze: se parti di società sono responsabili allora parti di parti di società sono responsabili e anche parti di parti di parti di società sono responsabili etc. cioè: la responsabilità finisce nel singolo individuo. Il singolo individuo –un uomo- non è scomponibile a sua volta in parti. Inoltre, se fosse vero che parti di società fossero responsabili, come distinguerle da parti di società non responsabili?) 

Conseguenza: la società non è un individuo, se con individuo si intende una mente capace di avere intenzioni. Nessun gruppo di persone è responsabile e la responsabilità attiene ai singoli soggetti capaci di pensare.