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Autore: Giangiuseppe Pili

Giangiuseppe Pili è Ph.D. in filosofia e scienze della mente (2017). E' il fondatore di Scuola Filosofica in cui è editore, redatore e autore. Dalla data di fondazione del portale nel 2009, per SF ha scritto oltre 800 post. Egli è autore di numerosi saggi e articoli in riviste internazionali su tematiche legate all'intelligence, sicurezza e guerra. In lingua italiana ha pubblicato numerosi libri. Scacchista per passione. ---- ENGLISH PRESENTATION ------------------------------------------------- Giangiuseppe Pili - PhD philosophy and sciences of the mind (2017). He is an expert in intelligence and international security, war and philosophy. He is the founder of Scuola Filosofica (Philosophical School). He is a prolific author nationally and internationally. He is a passionate chess player and (back in the days!) amateurish movie maker.

L’arte della guerriglia – Gastone Breccia

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L’arte della guerriglia è un saggio di Gastone Breccia, storico e bizantinista. Il volume è diviso in quattro parti: I. Il fenomeno; II. Il pensiero; III. L’azione; IV. Il presente. In più, al principio è collocata un’introduzione e alla fine un’appendice. L’arte della guerriglia, sebbene sia un libro di storia più che un libro equiparabile ad un saggio analogo ai vari trattati dell’arte della guerra, considera il fenomeno della guerriglia nella sua evoluzione e totalità. Infatti, sebbene Breccia, correttamente, sottolinei il fatto che la guerriglia sia un fenomeno più antico della guerra convenzionale, rimane il fatto che comporre una storia della guerriglia sarebbe stata un’operazione implausibile, sebbene non del tutto impossibile.

La guerriglia è una forma di guerra asimmetrica, una locuzione oggi assai di moda ma anche poco pregnante: da un lato è ovvia, da un altro lato non illumina. La guerriglia nasce in tutti quei contesti in cui un avversario preponderante non può essere combattuto in modo convenzionale. Un’immagine ormai classica, riportata anche da un recente volume di Lawrence Freedman, Strategy A History, è quella di Davide e Golia. Breccia ricostruisce l’immagine biblica concependo Davide come un guerrigliero che deve sconfiggere il fante armato pesantemente, un eventuale oplita. In tutte le circostanze in cui si dia un Davide e un Golia, la logica del conflitto segue assai spesso la forma della guerriglia. Correttamente, Breccia rileva che sin dalla trattatistica antica, come in Sun Tzu, si consideri il fenomeno anche qualora fosse soltanto in linea trasversale. Inoltre, la stessa storia classica, greca e romana, sia dell’impero romano sia dell’impero bizantino, previde in modo massivo la presenza di forme di guerra irregolare.

Il piccolo Cavaliere del Re degli Scacchi – Carlo Alberto Cavazzoni

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Considerando la mia esperienza, ti consiglio di non smettere di sognare, perché i sogni indicano la strada da percorrere, ma di accettare pur sempre la realtà.

Carlo Alberto Cavazzoni

Il piccolo cavaliere del Re degli scacchi è un libro di Carlo Alberto Cavazzoni, edito nel 2016. Si potrebbe dire che si tratti di un libro per ragazzi o, anche per più giovani. In fondo, la storia è quella di un bambino, Dario, che sogna di diventare un cavaliere. Egli è orfano di entrambi i genitori e vive con la nonna, Pina, semplice, arguta e cuoca. Tuttavia, la nonna è molto preoccupata per il futuro del piccolo, perché sogna sin troppo. Soprattutto sembra avere i sogni sbagliati: essere cavalieri costa e i soldi non ci sono. Inoltre, il cavaliere è pur sempre un uomo d’arme, cioè segue gli eserciti, asseconda i regnanti e deve sacrificare anche la vita per questo. E oltre a sacrificare la sua, estrema ratio non desiderata, la toglie agli altri.

Ma Dario non demorde. Non demorde neppure quando alla casa della nonna Pina giunge un viaggiatore stremato, uno scultore importante che andava verso Firenze. Costui sarebbe morto di freddo, se nonna Pina non l’avesse ospitato. Giorgio, così si chiamava, in cambio dell’ospitalità impartisce importanti lezioni a Dario, gli insegna a scrivere e, soprattutto, gli mostra il gioco degli scacchi.

Un sito ovvero come l’abbiamo fatto noi! La storia di Scuola Filosofica

Struttura dell’articolo

1 Introduzione

2 I prodromi e la nascita di SF1.0 (2007-2009)

3 Ascesa e caduta di SF1.0 (2010-2011)

4 Il decollo e l’assestamento (2012-2013)

5 La grande razionalizzazione: tra studi, modifiche e revisioni, l’ascesa di SF (2014-2015)

6 Uno sguardo al futuro

7 Disamina delle fonti


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Introduzione

20160708_095329“I have a dream” o per meglio dire “I have two, three or four dreams”: uno sarebbe quello di pubblicare qualcosa, ma è un “trip” più che un “dream”, almeno per il momento. Però un altro sogno potrebbe essere molto meno “sogno” di quanto non sia: fare un bel sito di filosofia.

Giangiuseppe Pili, da Lettera a Stefano Sabatini – 25.01.2008 –

Scrivere la storia di un sito internet è qualcosa di estremamente difficile, se non addirittura impossibile. Un sito internet non è solamente un fatto disincarnato, che vive di vita propria, in una sorta di mondo platonico delle idee. Un sito internet è il risultato dell’utilizzo di software che agiscono sul web e che hanno una natura materiale, come tutte le altre cose. Inoltre, un sito internet ha moltissime proprietà distinte che non attengono esclusivamente al web. Esso è come una mano: può essere usata per toccare, per provare piacere, per scrivere etc.. Non c’è scritto nel manuale di istruzioni cosa un sito è perché un sito internet è una cosa con infinite possibilità di interpretazione, lettura ed utilizzo. Inoltre, proprio per questo, come insegnano tutti i manuali di cyber security, ogni piattaforma sul web prevede e richiede una equivalente trasposizione nel mondo: un insieme di persone organizzate per produrre uno scopo comune.

[Segnalazione] Pace e guerra giusta nella riflessione di Erasmo da Rotterdam

bsu14rSono felice di segnalare l’uscita del nuovo libro di Giuseppe Gagliano: Pace e guerra giusta nella riflessione di Erasmo da Rotterdam.

Autore: Giuseppe Gagliano

ISBN 978-88-6542-496-4

Pagine: 96

 


Un’Europa divisa da lotte e guerre interne, lontana dalla pace e dalla fratellanza tra i popoli, è il contesto storico che ispirò la Querela pacis di Erasmo da Rotterdam. Il saggio di Giuseppe Gagliano, attraverso un’analisi storica delle strategie politiche ed economiche che hanno portato a un’apparente stabilità dei Paesi europei, liberi dalle frontiere e lontani dalla violenza, vuol essere una riflessione e un confronto sul concetto di pace e di guerra giusta. Leggendo le pagine di Erasmo, il Gagliano cerca una risposta alla profonda crisi che sta attraversando oggi l’Europa.