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Tag: Malaria

La malaria nella Sardegna medioevale

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Che profumi tra i canneti, nella macchia popolata di lepri e di pernici, quando tornava il sole a risuscitare i ceppi morti e abbandonati dei bassi vigneti. Il guaio era che il paradiso in Baronia durava tre mesi: dopo il sole diventava cattivo, si metteva a pentirsi della gioia che aveva portato tra gli uomini, impazziva anche lui, in una settimana portava il deserto.

Salvatore Satta[1]

Preliminare discussione delle fonti

… chiara dimostrazione di come la società abbia bisogno degli storici, i quali assolvono il compito professionale di ricordare ai loro concittadini ciò che questi desiderano dimenticare.

Eric J. Hobsbawm[2]

 

… sempre che ci sia dato “ricordare”…

Il silenzio è la prima parola che viene in mente pensando alle fonti della storia della Sardegna nel medioevo e non solo. Silenzio delle fonti scritte, silenzio delle tradizioni orali, per quel possono mantenersi nel tempo. E, per quanto riguarda la storia della malaria, silenzio anche degli stessi storici di professione e dilettanti.

Ritmi Africani: un’associazione di volontariato.

 Di Pili G.,               www.scuolafilosofica.com

Nel 2001 è nata un’associazione umanista di volontariato dal nome affascinante: Ritmi Africani. Affascinante non è esclusivamente il nome, ma la loro breve ed intensa storia, le loro attività e i loro ideali. Andiamo a conoscerli meglio.

L’associazione nasce a Torino nel 2001, ma di recente sta aprendo una nuova sede anche Milano. Essa fonda la sua identità sui valori inalienabili dell’uomo, in particolare sull’affermazione del diritto alla dignità della vita, alla salute e all’istruzione. Ritmi Africani non ha come ideali degli astratti concetti e opera all’interno della consapevolezza che quei diritti fondamentali devono esserlo per tutti, non per pochi.