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Tag: letteratura

Linguistica Italiana – Minimi linguistici in “Fontamara” di Ignazio Silone

  • 1. Introduzione:

Ponendo come massima d’ispirazione generale, ed assunto fondamentale del carattere d’indagine, l’idea che il socialismo sia naturalmente intrinseco alla classe proletaria[1], appare necessario conciliare questo caposaldo con un accurato ricamo del tessuto linguistico quando la finalità è quella di romanzare la realtà contadina di un piccolo paesino, fondato interamente sul lavoro nei campi ed improvvisamente portato in rovina dall’oppressione fascista. Tale è lo spirito fondamentale del romanzo Fontamara di Ignazio Silone, pubblicato nel 1930 in Svizzera[2] con l’intento di raccontare, in termini vagamente autobiografici ed amaramente ironici, una realtà in cui l’autore stesso crebbe, da cui scaturirono gli ideali rivoluzionari che lo portarono ad aderire nel 1921 al Partito Comunista (Cassata in Silone 1978:7).

La Basilicata esiste – Sulla meravigliosa storia linguistica e letteraria lucana

Copyright: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Basilicata_Matera2_tango7174.jpg; 30 settembre 2010, autore: Tango7174.

Introduzione

Il presente articolo, nato sulla base di un sentimento di appartenenza ad una terra stupenda e sconosciuta quale la Basilicata, si propone di presentare rapidamente i maggiori esponenti della poesia lucana, analizzando alcuni versi che esaltano il carattere poetico di questa regione. Sarà dunque mia premura con questo lavoro, in prima istanza, porre in risalto il valore di una letteratura che mai ha goduto di grande fama, ma il cui potenziale è tale da annoverarla tra i massimi esponenti poetici italiani e successivamente fornire un breve e tecnico excursus sugli aspetti linguistici fono-morfologici della parlata dialettale di questa regione.

Nessuna cultura è un’isola

Sui rapporti linguistici tra la cultura mozarabica e la nascita delle letterature  europee medievali

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a5/Had%C3%AEth_Bay%C3%A2d_wa_Riy%C3%A2d_-_BAV_Ar368_f10r_-_Garden_scene.jpg

Abstract

Articolo critico riguardante i rapporti tra la cultura araba medievale della Spagna meridionale e lo sviluppo delle letterature europee, in risposta analitica e puntuale alle accuse di separatezza tra occidente e medio-oriente.

Leggere i Nobel alla letteratura – Camilo José Cela

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Non tutte le stelle del firmamento appaiono all’occhio dell’osservatore uguali.

Nello sfondo scuro della notte se ne possono vedere di tremolanti e di fisse, di rossicce, giallognole, bianche e di azzurrine. Alcune sembrano partecipare perfettamente ad un disegno, ma è un inganno, perché è la proiezione che arriva a chi sta con il naso all’insù a farle apparire sapientemente integrate in una costellazione. Alcuni pensano che si muovano, ma quel moto è talmente lento da essere irrilevante. Si potrebbe pensare che talune brillino meno di talaltre, ma si cade nell’ennesimo imbroglio di questi corpi celesti, poiché quella che pare brillare meno, in realtà, è solo più distante, e il suo scintillio è sempre proprio, come un piccolo sole, non è mai uno scintillio riflesso.

Leggere i Nobel alla letteratura – Imre Kertész

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Oggi più di ieri e domani più di oggi, l’artista contemporaneo deve fare i conti con l’originalità della sua opera, come impone, infatti, l’ingombrante produzione dei suoi predecessori. Provo a spiegarmi meglio con un estremo. Immaginiamo come doveva essere nell’antichità, agli albori di una qualsiasi forma d’arte, quando l’uomo, che con essa andava cimentandosi, proprio perché agli albori, poteva esplorare ampie praterie di novità. Quello che nasceva dalla sua creatività per tutti era originale, certo poteva non piacere, ma non gli si poteva negare l’innovazione.

Leggere i Nobel alla letteratura – Gabriel García Márquez

Il capolavoro di Gabo

 

All’inizio della mia carriera di lettore, ero un ragazzetto imberbe, con la testa piena di ideali, che veniva affascinato solo dal realismo. Proprio quest’ultima corrente, il realismo, era ciò che mi guidava nella vita come nella lettura. Le storie che si potevano trovare nei libri, meno aderivano alla realtà della vita terrena, meno suscitavano in me interesse.

Leggere i Nobel alla letteratura – L’inizio di tutto con Patrick Modiano

Nel 2013, il puledro scalciante della narrazione che era in me, divelse il recinto della prematurità, nel quale a lungo lo aveva costretto il giogo del mio essere, per far fumare il proprio fiato all’aria esterna che, finalmente, iniziava ad avvolgerlo. Trovava così vita una raccolta auto-pubblicata di trentatré poesie racchiuse sotto il titolo di Corrispondenze.

Tuttavia, pure all’aria aperta, il puledro continuò a scalciare, a causa del carattere riottoso che gli aveva dato il recinto in oltre tre decenni di limitazioni. Allora più che mai, l’animale-narrazione cercava di capire come muoversi e dove correre, scrollando la testa in ogni direzione cardinale. Il lungo e tortuoso percorso fatto per prendersi la tanto agognata libertà aveva poi stabilito nella ragione un’irremovibile certezza: non si sarebbe più tollerata alcuna limitazione.

Intervista a Danilo Mallò, scacchista e scrittore sardo emergente

Cari lettori e care lettrici, oggi vi presentiamo uno scrittore sardo emergente, Danilo Mallò, attraverso una nuova intervista offertavi dal Team Cultural Promoting effettuata questa volta da Eugenio Dessy, uno dei nostri amici, membri di Azione Filosofica e affezionati lettori (nonché paziente editor). Danilo ha 40 anni, è nato a Quartu ed ha recentemente pubblicato con La Zattera un bel romanzo, Memorie di un’anima, che sta avendo un buon successo in libreria e anche on line e, tra l’altro, è stato presentato nell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino. Danilo nella sua vita ha sempre coltivato molte passioni, la fotografia, gli scacchi e altro ancora, ma mai superficialmente: in ogni cosa dà sempre tutto sé stesso, e altrettanto ha fatto con l’ultima passione, scoperta alcuni anni fa, quella della scrittura. Dopo un approccio poetico si è dato alla prosa, e il risultato è davvero lusinghiero considerando che si tratta appunto di un autore esordiente. Memorie di un’anima, infatti, è un romanzo tutto sommato semplice nella sua struttura ma intenso, struggente, caratterizzato da una scrittura fresca e coinvolgente, dove si percepisce un grande amore per la letteratura, ma soprattutto per la vita, intesa sia come pura energia vitale ma anche come impegno attivo nella società. Con questo romanzo speriamo perciò di aver trovato, in Danilo, uno scrittore giovane con un futuro letterario importante, fatto di opere dal contenuto di pregio ma non per questo destinate a una ristretta élite.

In questa chiacchierata cerchiamo di conoscerlo meglio.

Macchine mortali, di Philip Reeve. Una recensione

Macchine mortali (Mondadori 2004; orig. Mortal Engines, Scholastic 2001) è un libro fantascientifico per ragazzi scritto da Philip Reeve e capostipite della quadrilogia delle Macchine Mortali. Il libro è ambientato in un universo postapocalittico in cui l’umanità si divide in due grandi fazioni: quelli che vivono in insediamenti statici e quelli che abitano città capaci di muoversi, come enormi macchine, per potersi spostare nel mondo alla ricerca di risorse. Queste risorse sono solitamente acquisite tramite la caccia e la depredazione di altre città. Questo evento è definito Darwinismo urbano  ed è il presupposto centrale della trama e del mondo steampunk in cui il romanzo è ambientato.

Macchine mortali Mondadori 2004