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Autore: Giangiuseppe Pili

Giangiuseppe Pili è Ph.D. in filosofia e scienze della mente (2017). E' il fondatore di Scuola Filosofica in cui è editore, redatore e autore. Dalla data di fondazione del portale nel 2009, per SF ha scritto oltre 800 post. Egli è autore di numerosi saggi e articoli in riviste internazionali su tematiche legate all'intelligence, sicurezza e guerra. In lingua italiana ha pubblicato numerosi libri. Scacchista per passione. ---- ENGLISH PRESENTATION ------------------------------------------------- Giangiuseppe Pili - PhD philosophy and sciences of the mind (2017). He is an expert in intelligence and international security, war and philosophy. He is the founder of Scuola Filosofica (Philosophical School). He is a prolific author nationally and internationally. He is a passionate chess player and (back in the days!) amateurish movie maker.

Piombo e Sangue – Dashiell Hammett

RedHarvest

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Consigliamo La finestra sul vuoto di Chandler


Piombo e Sangue è un libro edito nel 1929 da uno dei massimi scrittori del genere, Dashiell Hammett. Si tratta di un classico del genere, sia per la sua data di uscita sia per la qualità del romanzo. La trama, in realtà, è quasi inessenziale e già abbastanza contorta da ricordare i romanzi di Raymond Chandler, ammiratore di Hammett, suo continuatore e innovatore del genere noir.

La storia è incentrata su un investigatore privato privo di nome che viene inviato, non si sa bene perché, nella desolata cittadina di Personville (città per persone ordinarie?), anche nota come Poisonville (città avvelenata). In questa viene chiamato da un giornalista, tale Donald Willsson, giusto il tempo prima che questi venga fatto fuori. L’investigatore viene assoldato poi dal padre di Donald, Elihu, il quale è il barone e sovrano della cittadina. Costui assolda l’investigatore perché riporti l’ordine nella cittadina, presa ormai sotto il controllo di mafiosi, faccendieri, biscazzieri e ordinari truffatori. Il vecchio rivuole la sua vecchia città sotto le sue vecchie mani di iracondo e sclerotico anziano. L’investigatore farà la conoscenza di tutto lo spettro del marciume di una cittadina di provincia americana ai confini tra la normalità e la malavita perpetua. Perché infondo questo è il punto: che normalità e illegalità, violenza e desiderio vanno sempre inseparabilmente uniti. La strategia dell’investigatore consiste nel conoscere gli interessi dei vari attori di Poisonville per poterli mettere gli uni contro gli altri, compreso il grasso capo della polizia, Noonan. Farà anche la conoscenza di una giovane donna a cui tutti gli uomini cascano ai piedi, Dinah Brand. Costei è la femme fatale del romanzo, piena di risorse, forte e al contempo tragica, manipolatrice di destini e contemporaneamente incapace di salvare il proprio. Alla fine l’investigatore metterà davvero tutti contro tutti, determinando la caduta delle tessere del domino. Di tutte? E lui riuscirà a salvarsi dalla malattia che invade tutti coloro che entrano in Poisonville? Ovvero la smania per l’omicidio e il delitto?

Supplying War Logistics from Wallenstein to Patton – Martin Van Creveld

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Un libro sulla filosofia della guerra? Filosofia pura della guerra!


Il libro Supplying War di Martin Van Creveld è una analisi della logistica dalla guerra dei trent’anni (XVIII secolo) alla seconda guerra mondiale (XX secolo). La seconda edizione del libro del grande storico israeliano Martin Van Creveld contiene anche una postfazione in cui l’autore aggiunge alcune considerazioni interessanti sulle guerre successive al secondo conflitto mondiale.

Vale la pena di scorrere i titoli dei capitoli: 1. The background of two centuries: questo è quasi un capitolo introduttivo, in cui si pongono le basi per capire l’evoluzione della logistica successiva. Come si evince sin da subito, fu fondamentale nel periodo sia la dipendenza degli eserciti dai bottini – cioè dai saccheggi – sia l’introduzione del sistema dei magazzini. Inoltre considera la storia della logistica del XVIII secolo, in cui le principali vie di comunicazione erano quelle acquatiche – fiumi e vari canali navigabili – grazie ai quali era possibile spostare i pesanti pezzi di artiglieria.

[Segnalazione] Uscita del volume della Bibliosofica Editrice: Vivere. Al Ritmo della radicalità nella storia di Giovanni Feliciani

Cover_VivereBisogna sempre saper dubitare di aver raggiunto la certezza. C’è sempre qualcosa che sfugge alla comprensione. Non esiste né esisterà mai una verità o una soluzione assoluta. L’umanità sarà sempre alla ricerca, perché solo così potrà evitare di rassegnarsi di fronte all’ignoto e quindi di fermare l’evoluzione.

Non esistono principi assoluti perché tutto è destinato a cambiare. Nulla è immutabile, tutto si trasforma. La mutazione è valida in ogni settore della vita. Questa concezione si può definire “vivere al ritmo della radicalità nella storia”, come se appunto dovunque esistesse una tensione radicale tesa al mutamento, al cambiamento, alla trasformazione.

L’universo, il mondo, la storia, la vita, ogni essere umano, hanno tutti e tutto un “ritmo”. Ogni cosa ha un suo ciclo di nascita e di morte. Il ritmo è l’armonia del tutto.

Tra relativismo e antirelativismo in epistemologia sociale

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Consigliamo – A cura di Giangiuseppe Pili e l’Introduzione schematica all’epistemologia


Abstract

L’articolo vuole riassumere due posizioni possibili di epistemologia sociale: una posizione relativista e una posizione non relativista. La prima è quella presentata da Paul Boghossian il quale, pur sostenendo tesi contrarie, si prende l’onere di costruire e presentare un argomento a favore di una forma di relativismo epistemologico circa la giustificazione e non i fatti. Dopo aver presentato alcune critiche, ci concentreremo sulla posizione canonica di Alvin Goldman, il quale ha presentato una teoria epistemica sociale fondata sulla valutazione dei soggetti (individuali e sociali) in chiave normativa i cui valori ultimi sono quelli di verità e falsità.


Struttura dell’articolo

1. Introduzione generale ai temi dell’epistemologia sociale

2. Il tema: relativismo e non relativismo in epistemologia sociale

3. Il relativismo così come viene formulato da Paul Boghossian

4. Critiche alla posizione relativista esposta in (3)

4.1 Il relativismo è un argomento che si autorifiuta

4.2 Il relativismo critica solamente il fondazionalismo classico e accetta una forma di coerentismo debole

4.3. Il relativismo fallisce proprio di fronte alla sfida di Galileo

5. La posizione non relativista di Alvin Goldman (2009)

Bibliografia consigliata


House of Cards: una analisi filosofica


Interessato alla filosofia del cinema?

Pili G., (2019), Anche Kant amava Arancia Meccanica – La filosofia di Stanley Kubrick, Pistoia: Petite Plasiance

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Non si tratta di un libro (anche se la serie è tratta da un libro). E non si tratta neppure di un ebook. Si tratta di una delle serie televisive più quotate e viste del momento. Innanzi tutto, colgo l’occasione per ringraziare il mio giovane amico, Matteo Bucalossi, che mi ha spronato a immergermi nella visione della serie. Ma Matteo non è stato il solo a indirizzarmi verso l’analisi di House of Cards, visto che anche un altro amico, Luca P**o, mi aveva a suo tempo chiesto un parere tecnico. Nonostante il mio inveterato scetticismo circa le serie televisive e sitcom, dato il fatto che Matteo e Luca non si erano sbagliati in altre circostanze, ho deciso di dare credito alla sua testimonianza e vedere di che si trattava.

House of Cards è un intreccio di storie che fanno capo all’eroe negativo, Frank Underwood. Che si tratti dell’eroe è presto detto: da quando gli viene rifiutato il ruolo di segretario della difesa, egli si industria in tutti i modi per avere il suo riscatto, fino a diventare presidente degli Stati Uniti d’America, dopo l’impeachment del presidente Garrett Walker, di cui era diventato il vice presidente. Che si tratti di un eroe negativo è evidente per chiunque abbia visto anche solo cinque minuti della serie: rifiuta i valori umani come limite ultimo alle azioni (politiche), non dispone di alcun valore religioso (dato che arriva sino a sputare sul crocefisso) ed è discutibile che nutra sentimenti amorevoli verso la moglie. Perché l’amore e la benevolenza sono cose assai diverse e vanno tenute distinte. Si aggiunga al quadro che Frank Underwood ha anche un polimorfismo sessuale a dir poco stupefacente: sembra il classico eterosessuale capace di avere moglie e amante contemporaneamente, ma poi si scopre una sua vena omosessuale, fino a giungere a condividere sua moglie con la sua guardia del corpo.

Epistemologia della testimonianza – Una introduzione

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Consigliamo – A cura di Giangiuseppe Pili e l’Introduzione schematica all’epistemologia


Abstract

La teoria epistemologica della testimonianza è molto diversificata. Si tratta, infatti, di uno dei temi più importanti in filosofia, sicché non dovrà stupire la grande varietà di analisi e testi, nonché la sconfinata letteratura dedicata su questo tema. In questo articolo vogliamo proporre un’analisi generale di alcuni problemi della testimonianza e di come questa sia, nel migliore dei casi, una genuina forma di conoscenza. Detto questo il lettore deve sapere che si trova di fronte alla punta di un iceberg, la cui esplorazione può essere portata solo da una sua attività critica e di approfondimento sistematico.


I centurioni – Jean Larteguy

Centurioni

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Consigliamo I duellanti di Joseph Conrad


I centurioni è un romanzo di Jean Larteguy edito in lingua francese nel 1963. Si tratta di un romanzo incentrato sulla storia dei paracadutisti francesi, prima sconfitti nella guerra in Indocina a Dien Bien Phu nel 1954, poi mandati in Algeria. Il romanzo si divide in tre parti. La prima è il racconto della prigionia dei soldati francesi nei campi Vietminh, costretti a lunghe marce forzate in mezzo alla giungla per raggiungere il campo di prigionia in cui avrebbero dovuto attendere la fine dei negoziati a Ginevra. La seconda parte narra il ritorno dei soldati in Francia, in cui ciascuno di essi ritrova la propria patria senza però poterne ritrovare la condizione consolatoria della pace. Perché la pace non era più qualcosa di tangibile, ma solamente una scusa per l’inazione, l’inattività e, in definitiva, per il nulla. La terza parte riporta l’esperienza dei soldati nella tragica guerra d’Algeria, in cui essi si resero complici di torture e azioni di dubbia legittimità giuridica e, allo stesso tempo, si ergono ad ultimo baluardo contro una forma di società antioccidentale.

Il libro I centurioni non è un libro privo di controversie, sotto diverse angolature. Il principale pregio del libro consiste nell’essere quasi un romanzo storico, nel senso che esso è una rappresentazione piuttosto verosimile degli avvenimenti così fondamentali per la Francia tra il 1950 e il 1960, vale a dire le due guerre di controllo dei territori dell’Indocina e dell’Algeria. E, considerato il peso della Francia nel contesto geopolitico mondiale, si tratta di un periodo e di due guerre assai importanti per comprendere la successiva successione dei fatti sia in Europa che nel mondo. Il fatto di essere stato pubblicato nel 1963 fa del libro una preziosa testimonianza storico-cronistica degli avvenimenti, nella misura in cui la battaglia di Dien Bien Phu era solo di nove anni precedente all’uscita del libro (e quindi ancora più vicina al momento della stesura).

Cyber security e cyber guerra Una chiarificazione concettuale per una valutazione strategica

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Abstract

Il ruolo della cyber security è tutt’ora considerato appannaggio di pochi iniziati. Invece si tratta di una disciplina comprensibile anche ad un pubblico non specialistico alla luce di una analisi razionale e non tecnica. Questo perché la cyber security non è soltanto una questione informatica e forse neppure per lo più. In questo articolo vogliamo indicare diverse ragioni a supporto di questa tesi, in particolare rispetto all’analisi di natura strategica. In fine, si cercherà di dare un inquadramento generale della cyber guerra all’interno della contesto della guerra contemporanea.


Vuoi leggere un libro sulla filosofia della guerra e sul volto della guerra contemporanea? Filosofia pura della guerra!


Struttura dell’articolo

1.Introduzione

2.Cyber security: una disciplina comprensibile

3. Concetti fondamentali della cyber security: condizioni (1-5) e la dualità della natura della cyber security

4. Condizioni di cyber sicurezza

5. Strategia, tattica e ingegneria

6. Considerazioni finali sulla cyber guerra: quanto se ne può trarre dallo stato attuale delle cose