Press "Enter" to skip to content

Scuolafilosofica Posts

Eresie cristiane e scuole di pensiero in periodo tardo antico

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Storia Romana Parte II – a cura di Francesco W. Pili


Se abbiamo visto come fossero numerose le persecuzioni contro i cristiani, in questo articolo analizzeremo le cosiddette “grandi eresie“.

L’eresia di Ario: Ario era un prete di Alessandria che aveva vissuto nella prima metà del secolo. Secondo Ario, Cristo non si poteva considerare il “Dio Padre” senza non introdurre nella religione cristiana simbologie politeiste: la religione cristiana della Chiesa invece professava l’uguaglianza fra Dio padre e Cristo. Ario fu seguito nell’Oriente.

L’eresia manichea è di origini più antiche e il nome di questa deriva da Mani, il capo dei cosiddetti Manichei, che credevano nell’esistenza di due principi contrapposti: il bene e il male in eterna lotta fra loro erano i principi ultimi della realtà. Il dualismo delle due forze ordinatrici del mondo interpretava l’esistenza di Dio come forza mediatrice.

Guerra senza limiti. Analisi sul concetto di arma alla luce della “guerra senza limiti” nell’interpretazione di Qiao Liang e Wang Xiangsui


Abstract

Guerra senza limiti è un testo che intende proporre una nuova visione allargata del concetto di arma e, con esso, della generale concezione della guerra. In questa sede, cercheremo di fornire una definizione plausibile di ʽarmaʼ, in modo che possa tener conto di tutti i concetti che ricadono in essa. Considereremo successivamente come la definizione di arma considerata possa mostrare i limiti e i pregi del lavoro di Qiao Liang e Wang Xiangsui.


Ti interessa leggere un libro sulla filosofia della guerra con analisi su Qiao Liang e Wang Xiangsui? Filosofia pura della guerra!

Vuoi leggere questo articolo in pdf? Vai qui!

Iscriviti alla Newsletter!


Cronologia e Storia della Germania Nazista dal 1919 al 1939

Iscriviti alla Newsletter!


Introduzione

La storia della Germania nazista è una storia lunga, complessa e ricca di avvenimenti: vanno analizzate le direttrici principali del suo corso ed è importante capire che prima della presa al potere di Adolf Hitler ci furono quattordici anni di preparazione attenta, accanita e spietata, di fronte alla quale gli oppositori spesso non poterono far niente, altre volte glissarono o non manifestarono la loro chiara opposizione, come potrebbe essere il caso di Francia e Gran Bretagna che fino al 3 settembre del 1939 (anno in cui dichiararono guerra alla Germania Nazista) non mossero alcun tipo di opposizione reale e realistica nei confronti del regime nazista.

Silenzi e mancate opposizioni furono pesanti, ma non bisogna dimenticare, per il buon nome della memoria storica e intellettuale, che ci furono invece organi di resistenza organizzata, che sempre furono schierati contro il regime e che spesso, anche se trovarono la repressione, furono un motivo di speranza per quei pochi che non furono assoggettati al regime. Tuttavia fu una resistenza diversa da quella italiana, ad esempio, perché non portò rapidi benefici né nel breve, né nel medio, né nel lungo periodo. I membri della resistenza tedesca, che si sviluppò in vari modi, hanno però l’onere e l’onore di avere la coscienza pulita, malgrado non l’abbiano potuto raccontare a molti, e ancora possono dire di aver contribuito alla liberazione del paese, almeno intellettualmente, perché come sappiamo furono gli stati Occidentali con l’Unione Sovietica a liberare la Germania dallo spettro di Hitler.

Il borgomastro di Furnes – George Simenon

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Il defunto signor Gallet di Simenon


Il borgomastro di Furnes è un romanzo di Geroges Simenon, pubblicato dalla Adelphi. Il romanzo è incentrato sulla figura del sindaco di un paese belga, Furnes, il quale è arrivato a detenere il potere supremo della sua cittadina. Tuttavia, la sua vittoria totale passa dall’annientamento definitivo del suo principale avversario politico. L’occasione gli giunge quando un giovane chiede udienza in casa sua per una questione di soldi: egli ha avuto una relazione sessuale con la figlia del rivale di Terlink, il borgomastro. Tuttavia il giovane non ha i soldi per poter mantenere la ragazza e vorrebbe trovare una soluzione alternativa. Terlink, con la sua consueta freddezza, gli rifiuta il denaro semplicemente perché non vedeva alcuna ragione per doverglielo prestare. Il ragazzo si suicida, mantenendo la sua parola, dopo aver tentato di assassinare la ragazza. Da questo prende avvio un duplice percorso. Da un lato Terlink ha riportato la vittoria totale, ma un altro egli ne riuscirà sconfitto attraverso una strada che egli stesso non avrebbe considerato, semplicemente perché era un uomo i cui sentimenti erano stati regolamentati e filtrati da soli interessi di natura materiale, sui quali aveva una grande capacità di controllo. Eppure, la situazione sfugge di mano a Terlink e la natura sentimentale dell’uomo di potere finirà per condannarlo non semplicemente alla sconfitta umana ma anche politica. Se solo avesse voluto…

La nascita dell’intelligence economica francese. Gagliano G.

La nascita dell’intelligence economica francese è un libro di Giuseppe Gagliano, presidente del Cestudec (Centro Studi Strategici De Cristoforis) e autore di numerose pubblicazioni del settore. Il volume è edito da Aracne nel 2013. L’opera è strutturata in due parti: la prima ripercorre la genesi storica dell’intelligence economica (IE) francese secondo le interpretazioni di Nicolas Moinet e Hélén Masson, rispettivamente. Nella seconda parte si riporta il rapporto Martre che “costituisce l’atto di fondazione dell’intelligence economica in Francia”.[1]

Il fine globale del lavoro è quello di rendere disponibile al lettore italiano interessato alcune tra le principali interpretazioni della scuola francese di (IE), in particolare quella che ha portato i maggiori sviluppi operativi. Il fine ideale è di natura strettamente interna alla nostra nazione, ovvero aumentare il dibattito sullo sviluppo di un pensiero di (IE) italiana:

Con questa pubblicazione il Cestudec si propone di stimolare un fruttuoso e fecondo dibattito anche in Italia per l’intelligence e la guerra economica secondo l’interpretazione francese nell’auspicio che, anche nel nostro paese, in tempi ragionevoli, possa prendere vita una istituzione analoga per finalità e metodologia alla Scuola di guerra parigina.[2]

Il fine del libro è, di per sé, di grande importanza. Con la dissoluzione del blocco sovietico si è assistito ad un periodo in cui la potenza americana sembrava doversi imporre come unica superpotenza. Sebbene ancora oggi gli USA rimangono il paese con il più grande arsenale militare, la guerra sembra aver cambiato veste almeno parzialmente. Con la presenza delle armi atomiche il limite autoimposto alla violenza non sembra aver di per sé scongiurato la possibilità di costituire nuclei di interesse favorevoli a nuove tipologie di guerra. In altre parole, l’equilibrio atomico non ha fatto largo ad un’epoca di pace. Inoltre, la potenza degli USA sembra essere sempre più sottopressione e in discussione per molteplici aspetti, il che lascia intendere che l’attuale ordine mondiale sia solo transitorio.

Storia del fascismo italiano – 1919 al 1932

seier+seier / CC BY (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0)

Iscriviti alla Newsletter!


Il fascismo occupa un posto di rilievo nella storia italiana. Il fascismo riguarda un movimento politico che ha determinato rivolgimenti sociali e politici di grande rilevanza, con cui la coscienza italiana deve continuamente confrontarsi per non ripeterne le follie.

Il fascismo ha alla base dei presupposti storici fondamentali: era idea corrente e comune alla maggioranza degli italiani che il risorgimento fosse rimasto incompiuto e che l’unità nazionale non fosse stata raggiunta. Ciò era alla base dello scontento generale. Appena terminata la prima guerra mondiale si avvertì l’insoddisfazione globale per “una vittoria mutilata“: troppe vittime erano cadute, troppi soldi erano stati spesi e troppi sacrifici erano stati sobbarcati dai nuclei familiari. Per non parlare delle querelle diplomatiche neppure oggi ancora del tutto sopite. Quindi la debolezza statale, la questione di una vittoria mutilata e la situazione rivoluzionaria dovuta al cosiddetto biennio rosso (1919-1920) portarono all’emergere di una figura e di un movimento, che ben avevano compreso i bisogni degli italiani. Senz’altro sia il movimento fascista prima, che quello nazista dopo, furono le espressioni dell’espansione della borghesia e del suo desiderio di giungere a una società organizzata che, appunto, fondasse le basi su questa classe sociale nonostante che entrambi i movimenti avessero una veste profondamente antiborghese e un’ideologia di avanguardia che tendeva a riconsiderare molto criticamente i valori della borghesia.

L’apogeo della cultura cristiana: la patristica

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:TolleLege.jpg#/media/File:TolleLege.jpg

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Cicerone e Percorso di letteratura latina


Gli anni che vanno dalla metà del secolo IV d.C. fino al sacco di Roma da parte di Odoacre (476 d.C.) sono gli anni di massima fioritura del pensiero cristiano delle origini: è il cosiddetto secolo d’oro per la produzione di testi sacri, che distanziano gli altri sia per la qualità formale dell’opera sia per la loro ricchezza contenutistica. Oltretutto si faranno carico di un grande compito: divulgare con semplicità il messaggio religioso cristiano. I Padri della Chiesa, così chiamati gli scrittori cristiani di questo periodo, furono in diversi ma Ambrogio, Girolamo, Agostino furono gli autori maggiormente significativi. Ci sono poi due minori (Rufino e Sulpicio Severo).

Ambrogio nacque fra il 339 e il 340 d.C. a Treviri, una delle principali città della regione germanica, nella quale il padre risiedeva per occupare la carica di prefetto del pretorio della Gallia.