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Scuolafilosofica Posts

Improving your business awareness through philosophy – Structured Classification Analysis for Little Business Firms

Interested in the project? – Write us & ask for it!

scuolafilosofica_AT_gmail.com


Project denomination – “Improving your business through philosophy – Semantic Classification System for Little Business Firms” – Ontological Pizzeria! – Ancora dei Baruffi – Pizzeria Storica

Partners & Organizing Institutions – Azione Filosofica (Cultural Association), Scuola Filosofica (Blog & Social Media), Ancora dei Baruffi – Pizzeria Storica (Restaurant – Take away)

Project Manager – Dr Giangiuseppe Pili

Project Roles – Project Manager, Analyst, Ontological Designer & Video Maker + External Referee

Philosophical lessons learned these days

As my embedded philosophical attitude is hard to die, after long days in shock and shut eyes, I try now to consider some lessons learned directly from my experience.

First, people were irrational in the past and they are still irrational in the present. No matter of what we tell to ourselves in this “technological” age, there will be still irrationality among us. This is true everywhere but it is especially true in places in which there is no way to ground a rational open debate without getting out with fear of being considered a dinosaur. Irrationality is the plague of our time, the time of the human beings. We should fight it with all our intelligence but the reality is that intelligence is not much, artificial or human, especially when a certain threshold of spread fear and panic are already inside most of the minds. There is no way to consider numbers and facts because the behavior is so far from logic that the only thing you can do is to try to keep calm, breath and think clearly that life is not in your hands. Therefore, others’ life is not in your hands either. 

The mystery of capitalism is doing things with documents

Abstract

In this post I analyze briefly why the mastery of documents is a necessary art in the age of technology. Documents are indispensable for the very existence of capitalism and it is how we express our own capital. However, the nature of documents (their ‘ontology’) is quite complex but it can be easily understood with a bit of curiosity and perseverance. Finally, I will consider how to apply the lessons learned in order to maximize the impact of your own capital.


 

Introduction

The title of this post is basically a combination between two titles The mystery of capital and “How to do things with documents”. The first is a book written by the Chilean economist Hernando de Soto (1941), which is a cornerstone of the economic development in the third world. Instead, “how to do things with documents” is a Barry Smith’s slogan which is a paraphrase of the John Austin’s philosophical masterpiece How to do things with words (1962), which was the first attempt toward a philosophical foundation of the speech acts. For instance, saying “check” in the appropriate time and circumstance count as an action on the chessboard. Smith is a philosopher that “left the mothership of philosophy” to land to something different, something closer to computer scientist than anything else.

Giudizio morale, come acquisiamo i concetti di bontà e cattiveria?

Acquisiamo molto presto determinati concetti di bontà e cattiveria morale che poi manteniamo per tutta la vita? Oppure acquisizione e sviluppo della facoltà di giudizio morale sono caratterizzati da radicali cambiamenti nei concetti morali fondamentali?

Ad affrontare queste domande è uno studio sperimentale recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Child Psychology, firmato dai ricercatori dell’Università di Trento (Polo di Rovereto) Francesco Margoni e Luca Surian.

Lo studio riporta che anche i bambini più piccoli, di soli tre anni, in un compito adeguatamente semplificato, riescono a esprimere un giudizio morale che riflette la presenza in loro di concetti morali che secondo alcune teorie dovrebbero svilupparsi solo qualche anno più tardi.

Ma andiamo per gradi e vediamo come questo dato sia rilevante per valutare opposte ipotesi relative allo sviluppo del giudizio morale.

Anche Kant amava arancia Meccanica – La filosofia di Stanley Kubrick

Pili G., (2019), Anche Kant amava Arancia Meccanica – La filosofia di Stanley Kubrick, Pistoia: Petite Plasiance


Ebbene sì!, è uscito anche prima del 2020 quello che considero uno dei miei migliori lavori in lingua italiana! Anche Kant amava Arancia Meccanica – La filosofia di Stanley Kubrick uscito per Petite Plaisance! La prefazione del professor Silvano Tagliagambe impreziosisce il volume con il suo taglio preciso e puntuale. Ringrazio il dottor Chiariglione per avermi invitato a jointare la sua bellissima collana sul cinema e filosofia. Il libro è stato dedicato a tre tra i miei più cari amici lombardi. Qui potete trovare il link dove visionare e acquistare il volume. Se desiderate acquistare questo libro insieme ad uno dei libri della collana di Scuola Filosofica potete scrivermi direttamente a scuolafilosofica_AT_gmail.com!

Questo è uno dei migliori lavori che abbia mai scritto e spero che il pubblico dei lettori possa gradire la lettura quanto io ho tratto gioia dallo scriverlo. 

Norme costitutive

geralt (pixabay.com)

Ci proponiamo di approfondire il pensiero di Carcaterra sulle norme costitutive, in rapporto ai performativi.

La discussione specifica sul tema delle norme costitutive è stata avviata dalle due monografie di Carcaterra Le norme costitutive, del 1974, e La forza costitutiva delle norme, del 1979. In questi due lavori, Carcaterra svolge una critica del modello prescrittivista.

Storie del Novecento – Il mondo diviso tra destra e sinistra

Carissimi lettori e lettrici di Scuola Filosofica,

a breve il secondo appuntamento con i seminari di Scuola Filosofica all’Accademia d’arte di Cagliari con una novità: la partecipazione dell’editore “l’Universale” di Cagliari.

L’incontro, dal titolo “Storie del Novecento – Il mondo diviso tra destra e sinistra” si svolgerà il 29 febbraio presso il Lazzaretto di S. Elia a Cagliari a partire dalle ore 16 e vedrà la partecipazione di:

– Eleonora Todde (ricercatrice dell’Università di Cagliari)

– Stefano Poma (editore l’Universale)

– Giacomo Filippo Carrus (presidente dell’associazione culturale Azione Filosofica)

– Filippo Rossi (giornalista, scrittore e direttore artistico del Caffeina festival)

Qui di seguito il link della pagina Facebook dell’evento https://www.facebook.com/events/1472427636254586/, condividete!

Vi aspettiamo numerosi!

Norme di validazione

geralt (pixabay.com)

[1]In astratto, l’efficacia di un principio si auto-conferma, e quindi appare se si manifesta come vigente, anche quando quel principio è adoperato per validare o invalidare norme secondarie in conflitto con quel principio. E’ questa funzione della validazione o dell’invalidazione l’essenza del principio su cui poggiano siffatte norme primarie, sicché si comprende il senso per il quale la realtà stessa della validazione o invalidazione, nel suo operare costante e concreto, conferma il principio e la ratio delle disposizioni in questione. Si tratta, essenzialmente, di metanorme, ossia di norme che si occupano di altre norme.

La precoce comprensione della giustizia procedurale

Un nuovo studio sperimentale riporta le prime evidenze che già nei primi due anni di vita sia presente nel bambino una comprensione intuitiva della giustizia procedurale, della parzialità e dell’imparzialità. Lo studio è pubblicato sulla rivista Developmental Science e firmato dai ricercatori dell’Università di Trento (Polo di Rovereto) Luca Surian e Francesco Margoni.

Quattro esperimenti su bambini di circa 20 mesi suggeriscono che prima di essere esposto a una significativa esperienza sociale con i pari, e prima dell’acquisizione del linguaggio, l’essere umano avrebbe intuizioni specifiche sul comportamento sociale altrui. In particolare, il bambino si aspetterebbe che le persone attorno a lui adottino procedure imparziali invece che parziali, rispettando così la giustizia procedurale.

Facciamo un esempio per capire cosa si debba intendere con giustizia procedurale o imparzialità. State aspettando di essere serviti al ristorante quando una coppia, appena entrata nel locale, viene fatta accomodare e servita prima di voi. Oppure siete in fila alla posta, aspettate il vostro turno già da 45 minuti, col vostro bigliettino in mano, quando entra qualcuno che, rivolgendosi direttamente all’impiegato dice di avere fretta ed è subito servito.