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Tag: Enrico Pili

Enrico Pili, uno scacchista silenzioso


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Alle prime ore del 30 agosto del 2010 qualcosa è cambiato nel mondo fisico. Il cambiamento è stato, per così dire, impalpabile. Un fatto può sussistere o non sussistere e il resto rimanere uguale. E questo è stato indubbiamente vero per quasi tutto il genere umano. Perché quanto può contare la vita di tre persone rispetto agli altri 7.146.999.997 esseri umani? Per fortuna, ben poco. Per fortuna, perché ogni tre secondi muore un uomo. Che aveva una sua vita, una sua storia e qualcuno che gli voleva bene. Ci dicono che l’entropia dimostra che il mondo va verso una direzione e che non torna indietro. Senza arrivare alle leggi della termodinamica, anche la morte ci dice la stessa cosa. Perché nessuno è tornato indietro per dirci com’è dall’altra parte, sempre ammesso che ci sia questa “altra parte”: questione di gusto, sulla quale non ci vogliamo dilungare.

Amalgrab ovvero lo specchio delle brame

Ma chi è, che cosa è, “Amalgrab”? Forse un anagramma o una sciarada nella lingua di Bela Lugosi o comunque balcanica, una crittografia transilvanica che fa sudacchiare sangue grasso e appiccicoso anche ai lettori più che abili che guardano le figure – un libro con le figure, come una fiaba antica, di mezza stagione, un cappuccetto rosso che pasteggia insieme col lupo e poi gli massaggia le gengive doloranti, quadri di Francis Bacon e di Dalì, la memoria persistente, o di Lucien Freud, ogni segno un sogno o un incubo, masturbazioni perversioni pedofile di Balthus – affascinati, i lettori, intontiti, ammaliati dal linguaggio stregonesco: volevano o non volevano, specialmente i più che abili, sentire live la vera “voce” di una strega, o forse è una bella donna dai canini eburnei ingordi di sangue o una seducente adolescente che sa tutto quello che c’è oltre uno specchio o in mezzo alle coltri di un piumino caldo?

Il distacco dall’Occidente – Amselle J-L.

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Ce n’è per tutti in questa sorta di storia contemporanea della antropologia (e filosofia) postcoloniale che è il libro del famoso e autorevole professore francese Jean-Loup Amselle “Il distacco dall’Occidente”, pubblicato in Italia dalla “specialista” (e in questo benemerita) Meltemi, che si distingue per battere il ferro sui temi della colonizzazione, della immigrazione, dell’identità, delle culture “altre” e di quelli che una volta erano chiamati i paesi del “terzo mondo” o “sottosviluppati”. Chi, che cosa e come deve distaccarsi dall’Occidente, oppure ha ancora senso farlo oggi, oppure è proprio corretta una prospettiva di rivendicazione di identità pre-coloniale o di autostima postcoloniale?

Provaci ancora, Mihai. Butcovan M. M.

Le piccole case editrici – come le librerie non soggiogate dalle major – hanno la capacità e il coraggio di pubblicare – e vendere – i libri migliori del circuito letterario, un alternativo commercio equo e solidale, dove un romanzo breve ma straordinario come “Allunaggio di un immigrato innamorato” del rumeno Mihai Mircea Butcovan, ha il diritto di esistere e circolare nonostante il boicottaggio della grande distribuzione.

La sposa lucana. Enrico Pili

Di Enrico Pili

Reportage dal Sud.

Non più di dieci chili nel bagaglio a mano del volo low cost. A malapena l’abito per la cerimonia che, pazienza, si stropiccerà un po’, le camicie, due cravatte, intimo in abbondanza, non si sa mai diceva la madre, fanatica delle pulizie e del chiodo fisso, più angoscioso della morte, di trovarsi pronta per l’ultimo viaggio: che vergogna essere impreparati per tale evenienza, con le mutande di due giorni o i calzini che puzzano. Un viaggio di sola andata, low cost, l’ultimo e il più importante, pretende una biancheria fresca di bucato e più linda dell’anima.

Prima che passi la notte – Enrico Pili

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Consigliamo – Hinterland Sei di Enrico Pili


Notte di san Lorenzo: mentre si allestiscono i grandi fuochi, il corpo ancora caldo del sindaco giace disteso in una pozza di sangue all’ interno del palazzo comunale di Hinterland Tre. Suo malgrado Silvio Diaz si ritrova ad esser il maggiore indiziato, il tutto solo per avere osato recuperare la sua cara amica, la pipa, proprio nel posto sbagliato, al momento sbagliato. La storia prosegue quindi seguendo il filo conduttore dei pensieri del malcapitato, in cerca del vero colpevole.

Hinterland Sei – Enrico Pili

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Consigliamo – Il borgomastro di Furnes di Georges Simenon


Sullo sfondo una Sardegna sfuggita a tutte le cartoline, in primo piano una comunità scossa dal conflitto tra memoria storica, aspirazione al progresso e predazione del futuro. Una cittadina uguale ormai a tante altre si prepara alle elezioni amministrative tra inciuci e battaglie invisibili, ma a pochi giorni dal voto, confuso nel Carnevale, per le strade di Hinterland Sei impazza qualcosa di inatteso.