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Il Tempo – Un’introduzione

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Consigliamo – Il tempo secondo KantLeibniz


Dunque, che cos’è il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio, però, spiegarlo a chi me lo chiede, allora non lo so più.

Agostino 

Con queste famose parole Agostino d’Ippona esprime la difficoltà di definire il concetto di tempo. Questo interrogativo si presenta tuttora dopo aver ricevuto molteplici risposte nel corso dei secoli, da quella legata alla durata della vita di Seneca al tempo come forma universale dell’esperienza in Kant, fino al tempo soggettivo e mutevole della relatività, e ai suoi concetti limite: big bang e buchi neri.

Politica e diritto in Michel Foucault. Russo V.

 A cura di Russo V.

 www.scuolafilosofica.com             www.vincenzorusso.sitiwebs.com

Politica e diritto sono i concetti che fondano la vita sociale dell’individuo; essi incarnano problematiche senza tempo, infinitamente aperte alla trattazione.

Tra gli approcci più radicali a questi temi spicca quello di Michel Foucault che, attraverso un’innovativa analisi microfisica, mette in luce un cambiamento di strategia nei modi di manifestazione e di esercizio del potere il quale, da un certo punto in poi della storia, può essere studiato come un fascio fluttuante di relazioni in grado di assoggettare anche la vita biologica dell’individuo. In tal modo, da produttore e gestore del potere, il soggetto ne diviene il mero prodotto.

La scienza di Talete. Bonet A.

A cura di Aldo Bonet.

www.scuolafilosofica.com                         e          www.storiadellamatermatica.it

La Scienza di Talete è un’opera nata nel 1977 quando ancora ero uno studente tra i banchi di scuola per geometri A.Capitini di Ivrea (TO), non deve stupire che uno studente geometra abbia compiuto un’opera ineccepibile che ha incuriosito le menti matematiche dei maggiori storici attuali, recenti e del passato, poiché la storia del pensiero scientifico prepitagorico è più materia per geometri, artigiani, che per matematici aventi una cultura di impostazione universitaria fatta di un nozionismo astratto in senso moderno.

Veracruz – Valerio Evangelisti

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Consigliamo – Tortuga di Valerio Evangelisti


Dopo lo spettacolare romanzo “Tortuga” Valerio Evangelisti, scrive un altro romanzo, un seguito, che non vien difficile da definire capolavoro. I pirati più temuti di tutte le Antille tornano a saccheggiare i mari contesi fra Spagna e Francia, ma questa volta osano di più; in barba ai trattati diplomatici che vigevano fra Spagna e Francia, gli avventurieri, capitanati da Michael De Grammont, decidono di attaccare la capitale nel nuovo mondo dei francesi: Veracruz. Nel precedente romanzo, attaccarono l’isola di Tortuga, questa volta invece sferrano un attacco al centro di potere, al centro del monopolio dei commerci francesi, che all’epoca (notazione storica dell’Evangelisti), commerciavano beni di lusso, i più richiesti curiosamente, i pitali, vasi da notte. E non mancano giustamente le ironia da parte dell’autore sulla società ricca e su quella borghese dell’epoca, e perché no, magari cercava anche agganci al presente: basti pensare al governatore di Veracruz, più intento alle donne e alle ricchezze che a difendere la città.

Utopie – Da Moro a Campanella

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Consigliamo – Filosofia moderna, un percorso di G. Pili


Per poter parlare dell’opera, bisogna prima dire che personaggio fu Tommaso Moro, ovvero uno dei più alti rappresentanti dell’umanesimo inglese e nella sua opera più importante, troviamo un acceso senso critico con cenni al pensiero di Erasmo da Rotterdam (erano uniti da una forte amicizia), duro contestatore della corruzione della Chiesa, del dogmatismo della filosofia scolastica e difensore della cristianità intesa nei suoi valori originari.

Pro s’indipendentzia de sa Sardinia. Tesi per idee, concetti e spunti di riflessione. Di Pili W.

Di Pili W.                              www.scuolafilosofica.com

Ruiu su coro

e s’animu che lizzu
cussos colores
adornant s’istendarde
boh! boh!
e fortes che nuraghe
a s’attenta pro mantenere
sa paghe[I]

 

 1 INTRODUZIONE

Oggi giorno è difficile riuscire a dialogare di politica. Difficile chiarire a noi stessi di quale schieramento facciamo parte. Difficile capire la politica dei nostri capi di governo sia a livello regionale che nazionale. Ma difficile è un eufemismo, forse la parola giusta è “impossibile”.

Tensione. Anselmetti G.

A cura di Wolfgang F. Pili                               www.scuolafilosofica.com

In un’isola del Mediterraneo, un’isola piccola, molto piccola, sono posti gli ex stabilimenti della tonnara, vicino ai più noti, stabilimenti della tonnara di La punta di Carloforte, il paese dell’isola di San Pietro.

Un marchese scienziato, inquietanti e misteriosi oggetti, un villaggio turistico sorto proprio sugli ex capannoni della tonnara, un omicidio, personaggi snob, gente locale con strane caratteristiche, poliziotti paciocconi.  Potrebbe sembrare la location di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, e, invece, è la location del romanzo di Gim Anselmetti intitolato Tensione, autore anche de Il ritratto di madama.

Ricordi. Di Pili W.

Di Pili W.                      www.scuolafilosofica.com

Dalla mia vita è sempre emersa una verità inoppugnabile, ovvero come io sia una persona incline al movimento, al gioco, all’osservazione, all’avventura. Ed è infatti per questo motivo, che posseggo un luogo a me più caro rispetto ad altri. In questo caso, voglio parlarvi della casa al mare di mia nonna, in particolare di una sorta di capannone, ormai entrato nella leggenda dei più, che fungeva un tempo da magazzino, ora funge a farmi sentire felice, un motivo molto nobile oserei dire.

Hinterland Sei – Enrico Pili

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Consigliamo – Il borgomastro di Furnes di Georges Simenon


Sullo sfondo una Sardegna sfuggita a tutte le cartoline, in primo piano una comunità scossa dal conflitto tra memoria storica, aspirazione al progresso e predazione del futuro. Una cittadina uguale ormai a tante altre si prepara alle elezioni amministrative tra inciuci e battaglie invisibili, ma a pochi giorni dal voto, confuso nel Carnevale, per le strade di Hinterland Sei impazza qualcosa di inatteso.

Quando mi affaccio alla finestra… Vedo…

Mi affaccio alla finestra e ragazzi neri tentano di vendere le loro merci, per lo più fazzoletti e calze; mi affaccio a un’altra finestra, negozi di cinesi, ormai chiamati cineserie, in diversi angoli della città; mi affaccio alla finestra, sullo sfondo, all’orizzonte, un porto per navi portacontainer, monopolio di commerci e scambi; mi affaccio, un mondo diverso ai miei occhi, non è lo stesso di vent’anni fa, quando muovevo i primi passi. Non è un mondo peggiore, la mia città, Cagliari, è sempre la stessa; ora posso solo dire che è una città cosmopolita, una città integrata col resto del mondo.