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Martin Eden – Jack London

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Consigliamo l’immortale Zanna bianca di London


Ogni uomo ha un’aspirazione. Ogni uomo deve credere in qualcosa fino alla fine: dovesse morire per farla. Chi vuole girare il pianeta su una vecchia Moto Guzzi con l’amore della sua vita, chi diventare un astronauta e colonizzare Marte, chi addirittura cambiare il mondo.

Martin Eden è un giovane di belle speranze, facile identificarlo nello stesso scrittore Jack London. Abita a San Francisco dove paga un discreto affitto al signor Higginbotham, suo cognato, per una stanza, come tanti all’epoca e oggigiorno. E’ un marinaio e ne ha il fascino: non ha problemi di relazione con l’altro sesso; per lui il detto “in ogni porta una donna” vale bene. Si fa amare, ma non ama. Un giorno salva la vita a un collega imbarcato con lui, e la famiglia sente il dovere di ringraziarlo.

L’importanza di ragnarsi Ernesto. Di Pili W.

Wolfgang F. Pili                  www.scuolafilosofica.com

C’era una volta, nel Regno degli Arachidi, sulle sponde del mar più Morto che Vivo, un ragno, anzi un ragnone, un ragnebreo, il quale regnava e ragnava al suo popolo una pura alimentazione kasher.

Questo ragno era un’icona per tutto il popolo e si chiamava Ernesto piede destro di Varisto primo ministro sinistro.

Eravamo circa nel quinto ragnello dopo Isacco e ormai il popolo ragnoide non accettava più le ingiustizie di Ernesto: infatti, dopo un po’ di tempo, Varisto primo ministro, convocò i  “Ragni generali” che proclamarono sciopero generale fino a nuovo ordine.

Ernesto era da un po’ di tempo rinchiuso nel suo palazzo e, stufo e stressato, decise di evadere in una notte buia in cui, dopo aver tracannato litri di ragnonau di Rogliastra e Ragnentinu del Rampidano, si prese una cotta.

La peste scarlatta – Jack London

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Consigliamo l’immortale Martin Eden di London


La polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo.. la stessa vecchia storia si ripeterà. L’uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. E a che pro? Come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà la nuova. Ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla, ma finirà per estinguersi. Tutto si estingue.

London

E’ il 2013 quando nel mondo scoppia una terribile epidemia di peste, chiamata peste scarlatta, proprio per le conseguenze che si hanno dal contagio del virus letale: piano piano si perde la sensibilità dei piedi, passando per gli arti superiori, la pelle che diventa scarlatta e, infine, il gelo che prende al cuore; la morte.

John Barleycorn – Ricordi alcolici – Jack London

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Consigliamo l’immortale Martin Eden di London


Tre mesi di lettura. Questo è il tempo che mi ci è voluto per portare a termine la lettura di John Barleycorn. Non per questo è stata una lettura spiacevole, anzi tutt’altro. Ma ho trovato doveroso, cercare una lettura approfondita, a volte con un’analisi dei capitoli degna di Martin Eden; ne è valsa la pensa aspettare tre mesi, una stagione intera, per scoprire il lato oscuro di Jack London, quel lato oscuro di cui tanto si vergognava, ma che non poteva mascherare e manifestare solo all’interno del suo corpo, ma che ha avuto bisogno di esternare al mondo, con un romanzo di avventura, o meglio, di avventure: le Dis-Avventure di Jack London che si ritrova a lottare contro un brutto vizio.

Il richiamo della foresta – Jack London

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Consigliamo l’immortale Zanna bianca


Immaginiamoci di trovarci in una magione, una grandissima fattoria agli inizi del novecento negli Stati Uniti orientali e immaginiamoci un giovane cane, un sanbernardo, che fa la vita del cane-pastore ricco e borghese, con tutti i vizi e lussi che sono propri alla borghesia. Buck, così si chiama il cane, vive felice, ma lui stesso, nelle considerazioni del suo inconscio, capisce che quella non è la sua vera identità: capisce che i suoi antenati erano avvezzi a ben altre faccende. Sente dentro di sé il selvaggio. Rapito, il cane viene venduto a dei corrieri del nord che trainano con le possenti e pesanti slitte, la posta dalle città principali, fino ai villaggi e alle città in cui sorgono gli apparati minerari dediti alla ricerca dell’oro: quelli sono gli anni della cosiddetta corsa all’oro, unico e inimitabile oro giallo, di cui gli uomini assetati di ricchezze vanno alla ricerca con un’intrepidità degna di Napoleone nella campagna di Russia. A volte fallimentari, altre volte di gran successo. Buck viene addestrato per essere un buon cane da slitta e si distingue da subito, seppur con un piccolo periodo di disorientamento. D’altronde le sue abitudini precedenti e il clima erano ben diverse; scopre il “rovente di freddo” con temperature fino ai quarantacinque gradi sotto zero. Verrà fuori la sua indole da leader di un gruppo di cani, fino a diventare una leggenda nella lande del nord: un cane orgoglioso, forte, che si affeziona al suo padrone fino ad amarlo e che intraprende un processo di empatia che, fra gli stessi essere umani è difficile trovare.

I ragazzi della via Pàl – Ferenc Molnàr

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Consigliamo il Don Chisciotte della Mancia di Cervantes


Nella capitale ungherese, Budapaest, una via, quella nota via Pàl, è sede di una delle più importanti e forti bande di ragazzini. Al comando di questa un fanciullo noto come Boka, attorniato da altri bambini, qualcuno coraggioso, qualche altro un po’ meno, tutti rispettosi delle regole della banda. Nessuno si cura di Nemecsek, il protagonista, soldato semplice destinato a un immeritevole derisione generale. Non lontano dalla via Pàl c’è l’orto botanico, tanto amato dai cittadini della città del Danubio, sede di un’altra temuta banda: quella delle Camice rosse, capitanata dal grosso e cattivo Pastzor, ma che, come i migliori e più saggi cattivi, dimostrerà di avere qualità umane ben più fini di quanto potrebbe non apparire. La storia si impernia sulla guerra di queste due bande. Le Camice rosse, gelose del fatto di non possedere un campo dove giocare a pallone, cercano in tutti i modi di accaparrarsi quello dei ragazzi della Via Paal, che invece con le unghie e con i denti tentano in tutti i modi di difendere la loro roccaforte, protetta dalla vecchia falegnameria. Fra sortite di strada, sguardi malefici, bagni in laghi gelati, corse che lasciano senza fiato negli infiniti viali di Budapest, avventure mirabolanti con un finale emozionante, non privo della potenza della verosimiglianza, questo romanzo è capace di lasciare al lettore le lacrime sul viso.

Acqua in bocca. Camilleri A. – Lucarelli C.

A cura di Wolfgang F. Pili                                          www.scuolafilosofica.com

L’ispettrice bolognese Grazia Negro, residente a Bologna, ha un caso assai difficile da risolvere, un brutto grattacapo! Grande ammiratrice di un altro ispettore-detective, il commissario Salvo Montalbano, celebre protagonista di mirabolanti indagini.

Tutte le sue difficoltà del caso verranno risolte da una fitta corrispondenza col collega che la aiuterà, fra scambi di cannoli e tortellini, a ritrovare anche la vera vocazione per il suo lavoro.

Vietato essere uomini – Ellery Queen

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Consigliamo Dieci piccoli indiani


Un produttore cinematografico, Ben Sloane, è alla ricerca di un regista, un tale Sol Dashlmon. Costui aveva girato un film porno, un vero capolavoro e non solo del genere. Sloane lo vuole ingaggiare ma il regista è sparito nel nulla da più di vent’anni, proprio dopo aver finito di girare il film, unico nel suo genere. Sloane viene ucciso in una cittadina della California, Rockview. Mccall è il cavaliere errante del giovane rampante governatore, Sam Holland. A causa dei movimenti della liberazione della donna, capitanati dall’invasata Cynthia Rodes, Holland teme di essere messo in mezzo in questa delicata questione: le femministe rivendicano il loro diritto di parità sessuale non solo nei fatti ma anche nell’immagine e la pornografia è stata, sin da allora, una delle loro battaglie. Mccall indaga a Rockview e si ritrova in mezzo allo sciopero degli operai dell’industria di pellicole Mann, nella quale si dice che sia stato girato il film porno di Dashlom e tanti altri che hanno girato nel circuito clandestino. Tra loschi figuri ci sarà anche spazio per una bella conoscenza: una misteriosa detective dall’indiscutibile fascino, April.

Una vita – Guy De Maupassant

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Consigliamo l’immortale Palla di sego e altre novelle di Maupassant


Giovanna è una ragazza della piccola nobiltà. I genitori, il barone e la baronessa, sono due gentiluomini di campagna, buoni e prodighi. Il barone è un autodidatta e dalla cultura illuminista, avverso al potere dispotico per sentimento e del tutto contrario al cattolicesimo retrivo. La baronessa è un’obesa il cui passatempo preferito è la cura delle genealogie degli altri signorotti di campagna e delle famiglie nobiliari in generale. Giovanna viene spedita in un collegio perché non fosse svezzata dalla vita troppo presto. Il barone voleva che arrivasse vergine al matrimonio, vergine nell’animo e nel corpo. E così fu. Al ritorno dal collegio, Giovanna vive l’esperienza della lucida felicità della giovinezza profondamente legata alle aspettative della vita futura, coniugale e non solo. Brama un compagno fidato della quale potersi innamorare follemente. Costui, come condotto dal destino, arriva. Si chiama Giuliano, un ragazzo bello, alto, dall’aspetto elegante sebbene sia un nobile povero di un livello sociale inferiore a quello della ragazza. Ma Giuliana si innamora del giovane, presa dai fantastici sogni di una vita costruita dall’immaginazione. Preme per sposarsi e la famiglia, buona e generosa, non si oppone nonostante la sconvenienza economica e sociale. Ma Giovanna non è destinata a vivere una vita felice e la sua esistenza rotola e discende sino all’estremo con un finale di una bellezza fantastica.

Tropico del cancro – Henry Miller

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Consigliamo – Sexus dello stesso autore


Un americano a Parigi, senza Gershwin e senza Gene Kelly. La storia totalmente autobiografica di un uomo istruito, animalesco e senza quattrini in una grande città, la capitale francese. La trama è un resoconto viscerale dell’intimo di Miller attraverso i fatti trasfigurati totalmente dalla coscienza o dall’inconscio dell’autore. Pochissimi personaggi ricorrenti e l’Io narrativo è l’unico centro di continuità dell’ininterrotto flusso di coscienza che registra piuttosto che comprendere.