
Oggi sono superlieto di presentare a tutti i lettori Scuola Filosofica (SF) e i soci di Azione Filosofica (AF) l’intervista curata insieme ad Andrea Maffei della Turi Kumwe Onlus (TK). Infatti, come i lettori di SF sanno e, ancor di più i soci di AF, una delle nostre mission è proprio quella di difendere la cultura e la ragione attraverso la divulgazione di iniziative a favore di ideali simili ai nostri. Per tale ragione, quando Andrea Maffei mi ha contattato per un possibile comune intervento, ho immediatamente dato la green light con tutto l’entusiasmo di cui sono capace. Ringrazio allora Andrea, auguro il meglio alla Dr Ilaria Buscaglia e il massimo possibile alla TK per una versione di questo mondo migliore tanto in Italia che in Rwanda. Un plauso è necessario: le foto di Massimiliano Pescarolo e della Federazione Scacchistica Rwandese sono meravigliose e ringraziamo per averle condivise con noi! E quindi, senza ulteriori indugi, lascio la parola alle domande e, soprattutto, alle risposte. Invitiamo tutti gli interessati a tenersi direttamente in contatto con le iniziative della Turi Kumwe Onlus!





Ho avuto il piacere di conoscere il dott. Giancarlo Chiariglione durante questi ultimi mesi. Egli mi ha onorato di prender parte attivamente al progetto della collana di cui è responsabile, Il pensiero e il suo schermo edita da Petite Plaisance di Pistoia, casa editrice ben nota specialmente in ambito filosofico. Da parte mia ho avuto subito il piacere di scoprire i suoi interessi di ricerca e così ho accettato di scrivere il libro Anche Kant amava Arancia Meccanica che ha la prefazione illustre del prof. Silvano Tagliagambe. Ho così voluto ospitare un’intervista a Giancarlo Chiariglione sul blog di Scuola Filosofica per promuovere appieno quella che è senza dubbio una collana di grandissimo rilievo scientifico capace di interessare anche il più vasto pubblico. Anche in questa circostanza, ringrazio il dott. Chiariglione per la sua disponibilità e gentilezza e per avermi dato l’opportunità di lavorare su uno dei testi che già oggi stimo maggiormente della mia carriera di saggista.
