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Categoria: Random

Intelligence studies – Un’analisi comparata tra l’Italia e il mondo anglo-americano

Caligiuri M., Pili G., 2020, Intelligence studies – Un’analisi comparata tra l’Italia e il mondo anglo-americano, Soveria Mannelli: Rubbettino.

Ebbene sì! Con mio grandissimo orgoglio segnalo l’uscita del mio settimo libro edito per Rubbettino, una delle migliori case editrici italiane e leading publisher per la sezione intelligence e security studies! Intelligence studies – Un’analisi comparata tra l’Italia e il mondo anglo-americano, è un lavoro innovativo scritto col massimo esperto di intelligence italiano, Professor Mario Caligiuri, che ringrazio per aver sempre creduto in me e per aver deciso di lavorare insieme a questo ambizioso progetto tra Italia, Stati Uniti e UK. Qui riporto la sinossi del libro sperando che esso possa aprire una nuova finestra nel panorama degli studi sull’intelligence in Italia!

Lettera da un amico – Ai tempi del Covid-19

Io che vivo in un’isola pressoché deserta del Pacifico, ai confini della civiltà, e osservo ogni giorno le onde infrangersi sulle scogliere, ascoltando le grida degli uccelli e il rumore del vento, io che insomma me la spasso tutto il giorno, nudo, al sole… ho ricevuto da un caro amico della terraferma un messaggio recante notizie allarmanti ma anche qualche buona riflessione.

È tutto vero?

Carissimo amico,

spero tanto che questo messaggio ti trovi in buona salute. Hai saputo? Qui la situazione non è felice. Un virus si sta rapidamente propagando, e i nostri governi hanno imposto misure restrittive al fine di contenere l’epidemia. Le persone non escono dalle proprie abitazioni, la circolazione è fortemente ridotta, le scuole e i negozi sono chiusi e chi può farlo lavora da casa.

La libertà individuale è dunque limitata. Come diceva quel tale “Ogni anima o persona sia sottomessa ai poteri superiori, alle autorità costituite” (Rm 13, 1). E i poteri superiori, in questo frangente, ordinano di rimanere in casa. La limitazione della libertà di ognuno sembra essere l’unico mezzo per giungere al fine da molti desiderato, ovvero ridurre il contagio e il numero delle vittime.

Sorites goes to war – For an ontology of war

Metropolitan Museum of Art / CC0

Pili G., (2020), “The wild bunch is enrolled to the army – Sorites paradox and the problems for the ontology of war”, Areté – International Journal of Philosophy, Human & Social Sciences, VOL. 5, 231-249.

It is with my great pleasure to announce the publication of my last peer-review paper! You can find it here! Don’t wait to download and quote it!


Table of contents: 1. Introduction; 2. The wild bunch is enrolled into the army; 3. Toward an
ontology of war thinking through the Sorites paradox; 4. Conclusions


Abstract1 gunshot is not a war, 2 gunshots are not a war… are 1 million gunshots a war? There is no such thing so investigated as war and, at the same time, still so outcasted theoretically. Ambiguity, vagueness and logical conundrums lay unsolved in the very hardcore of the several theories that considered war from a general perspective and, then, philosophically committed explicitly or implicitly. It is not the experience and observational data we lack but the general
ability to generalize and expand our knowledge beyond what we can directly observe empirically and historically. Sorites arguments are everywhere in war theories: vagueness and ambiguities of many shapes inform the literature. Only a philosophical account of war can solve some of those issues: an ontology of war is needed to bring light into the heart of darkness. 

Is a chess player and intelligence analyst? – Chess and intelligence

FelixMittermeier – https://pixabay.com/it/photos/scacchi-pezzi-degli-scacchi-2730034/

Pili, Giangiuseppe, (2019) “Is a chess player and intelligence analyst? How to learn from chess how to improve intelligence analysis”, American Intelligence Journal, Vol 36, Issue 2, 74-85


It is with a distinct pleasure and honor that I announce my last publication in the esteemed American Intelligence Journal – The journal for intelligence professionals! AIJ is one of the oldest American journals of intelligence studies and it is one of my favorites. When I read the email today my heart jumped (safely!, safely!). For a young researcher in the field of intelligence grow up with the documentaries of the WWII, and personal appreciation for what US have done during the Cold War, I couldn’t have been more happy to see my name inside that journal. I want personally to thank again many people that helped me in delivering the paper: Michael Landon-Murray (assistant professor), Claudio Selleri (Le Due Torri, Publisher), Herman Grooten (IM, trainer and great chess writer), Uberto Del Prato (CM, and environment intelligence practitioner), Roman Kolodii (intelligent and careful reader), Matteo Canini (neuro-psychologist who provided the psychological literature about chess and intelligence), and last but not least the editor of the journal, professor William Spracher. Thank you all for all your help and support!

La precoce comprensione della giustizia procedurale

Un nuovo studio sperimentale riporta le prime evidenze che già nei primi due anni di vita sia presente nel bambino una comprensione intuitiva della giustizia procedurale, della parzialità e dell’imparzialità. Lo studio è pubblicato sulla rivista Developmental Science e firmato dai ricercatori dell’Università di Trento (Polo di Rovereto) Luca Surian e Francesco Margoni.

Quattro esperimenti su bambini di circa 20 mesi suggeriscono che prima di essere esposto a una significativa esperienza sociale con i pari, e prima dell’acquisizione del linguaggio, l’essere umano avrebbe intuizioni specifiche sul comportamento sociale altrui. In particolare, il bambino si aspetterebbe che le persone attorno a lui adottino procedure imparziali invece che parziali, rispettando così la giustizia procedurale.

Facciamo un esempio per capire cosa si debba intendere con giustizia procedurale o imparzialità. State aspettando di essere serviti al ristorante quando una coppia, appena entrata nel locale, viene fatta accomodare e servita prima di voi. Oppure siete in fila alla posta, aspettate il vostro turno già da 45 minuti, col vostro bigliettino in mano, quando entra qualcuno che, rivolgendosi direttamente all’impiegato dice di avere fretta ed è subito servito.

Ciclo di seminari “Ai confini della filosofia”

Carissimi lettori e lettrici, sono lieto di annunciare l’imminente partenza del ciclo di seminari “Ai confini della filosofia” fondato sulla collana di libri di Scuola Filosofica. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Accademia d’Arte di Cagliari e con l’editore Le Due Torri.

Si tratta di un ciclo di sei seminari riguardanti gli argomenti trattati nei libri della suddetta collana che avranno come relatori gli autori stessi dei libri in questione.

Ringraziamo l’Accademia d’Arte, l’editore Le Due Torri e tutti i membri del team di Scuola Filosofica che si sono impegnati per la realizzazione di questo importante progetto!

Il primo seminario, “La guerra fredda – Il conflitto più caldo del XX secolo”, si svolgerà sabato 16 febbraio a partire dalle ore 17:30 all’Accademia d’Arte di Cagliari, presso il Lazzaretto di Sant’Elia. Il relatore sarà Giacomo Carrus, coautore insieme a Giangiuseppe Pili del libro “La guerra fredda. Una guida al più grande confronto del XX secolo”.

I prossimi seminari, alla stessa ora e stesso luogo, saranno:

16 marzo: “Il sentimento più forte dell’animo umano è la paura – H. P. Lovecraft e la filosofia della paura”. Relatore: Giacomo Carrus, coautore del libro “Scrivere di filosofia. Letteratura e filosofia a confronto”.

13 aprile: “Cosa pensano i bambini? – La formazione dei valori morali”. Relatore: Francesco Margoni, autore del libro “Il bambino di Platone”.

25 maggio (da confermare): “Socrate va in guerra – Il conflitto filosofico tra la guerra e la pace”. Relatore: Giangiuseppe Pili, autore del libro “Socrate va in guerra”.

15 giugno: “Come ragionano i nostri generali? – Filosofia dell’intelligence”. Relatore: Giangiuseppe Pili, autore del libro “Filosofia pura della guerra”.

Vi aspettiamo!

Obbedire per paura o per rispetto? Prove di una precoce comprensione dell’autorità nei bambini. SEGNALAZIONE COPERTURA GIORNALISTICA.

Desidero segnalare ai cari lettori di ScuolaFilosofica una selezione di articoli e interviste di appronfondimento sulla pubblicazione che presenta le mie ricerche sul concetto di autorità nella prima infanzia.

Un’intervista rilasciata a Le Scienze (di Folco Claudi): La differenza tra bullo e leader s’intuisce a due anni

Un’intervista rilasciata ad Abba News (di Amanda Coccetti): Obbedire per paura o per rispetto? La naturale inclinazione del bambino

Un’intervista per il Magazine the New’s Room (di Simone Rubino): Leader si nasce? Scoperto l’antidoto ai populismi: i bambini

Un pezzo su Galileo: Bambini a due anni già distinguono i leader dai bulli

Il Sole 24 Ore (di Mila Campisi Agosti): Obbedire per paura o per rispetto? Quando i bulli si considerano leader

L’Adigetto, giornale locale trentino: Leader o bullo? Anche a due anni si riconosce la differenza

Un simpatico articolo su Big Think (inglese, di Scotty Hendricks): A new study finds infants can discern between leaders and bullies

Un pezzo di approfondimento su WebMD (inglese, di Jennifer Clopton): What Does a 2-Year-Old Know? You May Be Surprised

Infine, per i lettori russi (di Kristina Ulasovich): Младенцы смогли отличить насилие от авторитета