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Scuolafilosofica Posts

Lo strano caso del dottor Jeckyll e del signor Hyde – Robert Luis Stevenson

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Consigliamo L’isola del tesoro di Stevenson


Sebbene io fossi intimamente doppio, non ero in nessun caso un ipocrita; questi miei due aspetti erano perfettamente in pace fra loro; ero sempre me stesso, sia quando mettevo da parte ogni ritegno e sprofondavo nel fango, che quando mi affaticavo, alla luce del giorno, per il progresso della scienza o per alleviare la sofferenza e il dolore.

Robert Luis Stevenson

Londra, XIX secolo. Il signor Utterson passeggia placido con un suo amico. Entrambi sono persone pacate, silenziose, normali, prive di interessi perché potrebbero condurli in luoghi sconvenienti. La loro condizione abituale è quella di vivere, e rivivere ogni giorno la vita del giorno precedente. Utterson è lo specchio della sicurezza della vita quotidiana, ancorata alle rutine e alle virtù che conducono un uomo ad essere un’entità qualunque. Però l’esistenza di Utterson verrà minata dalla curiosità: il signor Enfield, l’amico, gli racconta uno strano accadimento. Qualche tempo prima aveva incontrato un uomo deforme, ma la cui deformità non stava nell’aspetto quanto nello spirito: egli era capace di trasmettere un senso di genuina repulsione al solo sguardo. Quest’uomo dall’aspetto ripugnante è il signor Hyde. Costui aveva la capacità di lasciare profondamente disgustati gli astanti, per quanto costoro non potessero in prima istanza afferrarne il motivo: 

La guerra dei trent’anni – Georg Schmidt

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Conclusa la pace, venne il tempo dei bilanci, che erano avvilenti: c’era la mancanza di uomini, bestiame, case e cibo. Vaste zone erano spopolate, macerie e cenere dovunque. Per la gente dell’epoca il 1648 segnò una cesura profonda, che avrebbe fatto sentire a lungo i suoi effetti. Anche se i racconti coevi sulle atrocità inimmaginabili, sulle sofferenze della popolazione, su orrore, povertà e miseria estrema tendono spesso a esagerare, rimane comunque l’impressione di un terrore individuale e diffuso. Per il popolo tedesco la guerra dei Trent’anni è un trauma dei cui effetti si risente fino al Novecento.

Georg Schmidt

Il libro La guerra dei trent’anni è un’introduzione alla storia di uno dei più grandi scontri europei. Il lavoro è suddiviso in cinque capitoli. Il primo, La Germania nell’età confessionale, tratta delle cause che hanno portato alla guerra, in particolare quelle immediatamente vicine allo svolgersi dei fatti della rivolta boema: i problemi dell’elezione dell’Imperatore, le condizioni economiche e geopolitiche generali e il generale quadro di assestamento delle fedi religiose, rivolgimento dovuto alla riforma protestante avviata da Martin Lutero il secolo precedente e non sufficientemente risolta.

Capitolo 24. Visnu e il Signore supremo nel contesto delle Upanisad

Prarthana1830590, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

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Visnu, divinità secondaria nei Veda ma di importanza primaria nei testi successivi, in particolare nei Purana, è il dio déi ‘tre magnifici passi’, in definitiva, il Signore supremo.

Dalla rivoluzione russa del 1917-1918 alla guerra civile del 1919-1920

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Introduzione

Lo scenario negli anni successivi alla prima guerra mondiale vedeva la Russia zarista ridotta in miseria, alla fame e in uno stato di impoverimento generale, causato dagli imponenti sforzi bellici che gli Stati avevano dovuto compiere per Grande Guerra. Per quanto concerne la Russia, nel 1917, anno in cui si ritirò dalla guerra, le perdite ammontavano fra morti, feriti e prigionieri a più di sei milioni di persone. Inoltre, con il trattato di pace firmato a Brest-Litovsk, cittadina della Bielorussia, nel 1918 si sancì che Estonia, Lituania, Lettonia, Finlandia e Polonia potessero avviare un processo di indipendenza statale, cercando la forma migliore di autogoverno senza dipendere più dalla monarchia centrale zarista, punto che verrà ratificato anche nel trattato di Versailles nel 1919. È Rispetto a tutti gli avvenimenti causati dalla rivoluzione, quest’incipit è del tutto modesto[i] se paragonato a tutti gli eventi successivi che scossero la Russia. Questa fu la più importante rivoluzione verificatasi in uno stato fin dai tempi della rivoluzione francese, non solo per la quantità di vittime, ma proprio per il totale sconvolgimento degli apparati di governo che essa comportò. Analizziamo adesso qui di seguito i sanguinosi anni della rivolta dalla caduta della monarchia zarista all’insediamento di un governo bolscevico.

Una vecchia storia – Uno studio filosofico sull’alcolismo

Una delle principali cause di morte dirette o indirette nell’Occidente è senza dubbio l’assunzione smodata di alcolici. Non solo è impossibile stimare la quantità di persone decedute per malattie correlate all’assunzione di alcol, sia nel tempo (nei secoli) che nello spazio (nei vari continenti), ma è pure impossibile elencare la copiosa quantità di articoli giornalistici, saggistici, moralistici, scientifici e parascientifici dedicati all’argomento. In generale, sembra che in questi ultimi anni l’attenzione sia leggermente cresciuta nella considerazione del problema a livello giovanile, come se il fatto riguardasse esclusivamente i giovani e non tutto il complesso della società. In secondo luogo, sembra sfuggire il fatto che l’origine di questo costume sia difficile da datare. Nella maggior parte dei casi, data la scarsa attenzione generale alla storia dell’uomo, si considera il fenomeno con gli occhi attoniti del presente, senza scrutare in avanti (ragioni) o indietro (motivazioni storiche) in questo fenomeno. Il motivo principale è senza dubbio la scabrosità delle conseguenze che tale problema implica: l’incapacità di fornire una visione positiva della vita da parte di chi accetta o condanna il fenomeno. Questa incapacità è rimarcata dal fatto che, nella storia, l’unico serio tentativo fatto per sradicare il fenomeno sia stato quello di proibire l’assunzione dell’alcol, per ragioni sociali (negli Stati Uniti negli anni ’30 del XX secolo) o per ragioni morali (come prescrive la religione musulmana).

La politica italiana fra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del novecento: Giolitti e la guerra in Libia

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Alla fine del diciannovesimo secolo ci fu una crisi che segnò profondamente la politica e l’economia italiana. L’obiettivo era l’evoluzione del sistema liberale, che da lì fino all’avvento del fascismo avrebbe dato vita ad ampi dibattiti politici nella penisola italiana. La fine di questo secolo è segnata senz’altro dagli sforzi economici e bellici portati avanti da una infruttuosa campagna militare coloniale decisa da Crispi, finanziata fra gli altri, dalla compagnia Rubattino.

Fu proprio questo insuccesso coloniale a determinare la caduta dello stesso Francesco Crispi nel 1896. Tuttavia la crisi politica non fu scongiurata dal solo cambiamento ai vertici e il governo successivo presieduto da Antonio di Rudinì dovette affrontare gravi crisi e tensioni: egli propose una politica conservatrice, il cui obiettivo consisteva nel reprimere con la forza tutte le proteste popolari, senza riconoscerne la legittimità e discriminava ogni forma di protesta sociale, anche perché l’ascesa del socialismo e del comunismo marxista aveva determinato una preoccupazione crescente nella destra storica.

Piccolo dizionario geografico dalla A alla Z. Parte I

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Storia della geografia

Correnti di pensiero geografico

Evoluzionismo: il precursore dell’evoluzionismo geografico è stato senza dubbio Jean Baptiste Lamarck, mentre il suo teorizzatore fu il celebre Charles Darwin che scrisse un’opera fondamentale che trattava esaustivamente del tema dell’E. intitolato On the Origin of Species (1859). Questo libro ebbe un successo planetario e in esso veniva introdotta la teoria evoluzionista: era infatti quella corrente sulla natura biologica, la cui concezione permetteva di prescindere da ogni principio sovrannaturale per spiegare i fatti osservati. Il nuovo campo di ricerca era l’ambiente e le sue interazioni nei confronti delle specie animali che lo abitavano. Il principio di adattamento all’ambiente, come massima virtù delle forme biologiche vincenti, viene così ad essere uno dei cardini delle teorie scientifiche evoluzionistiche.

La sorellina – Raymond Chandler

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Consigliamo La finestra sul vuoto di Chandler


Ritornai nella grande sala e tastai la rivoltella che aveva appena sparato. Era abbastanza fredda. Quanto al signor Steelgrave, cominciava ad aver l’aria di voler rimanere morto in definitiva.

Raymond Chandler

Il detective Philip Marlowe viene assunto da una giovane ragazza dai modi affettati, convenzionali e piuttosto premurosa sottopelle. La giovane è “la sorellina” di Orrin Quest, un giovanotto apparentemente ben avviato e che, invece, finisce su una strada piuttosto pericolosa, in un giro di malviventi. Marlowe è incaricato di ritrovare Orrin, il quale, con la sua assenza e con il suo silenzio, ha lasciato madre e sorella in grandi ambasce. Ma subito Marlowe si rende conto di trovarsi impelagato in un caso assai pericoloso: ritrova cadaveri e morti ammazzati, quasi fosse una cosa normale. Il tutto solo per venti dollari. Ce la farà?