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Categoria: Epistemologia

Il problema della Self Knowledge – Una breve introduzione

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Consigliamo – A cura di Giangiuseppe Pili e l’Introduzione schematica all’epistemologia


Abstract

In questo breve articolo analizziamo l’overture al dibattito della self-knowledge, un problema antico quanto attuale. Due posizioni generali affrontano il problema da due punti di vista abbastanza diversi: gli internisti sostengono che la self knowledge sia fondata internisticamente sul soggetto, indipendentemente dalla sua storia causale; mentre gli esternisti rivendicano la centralità del ruolo causale e delle condizioni esterne al soggetto per l’attribuzione della self knowledge. Data l’ampiezza del dibattito e la complessità dei problemi considerati, in tangenza di tre discipline filosofiche piuttosto complesse (filosofia del linguaggio, filosofia della mente e epistemologia), invitiamo il lettore a procedere ad una ricerca approfondita ed autonoma.

Embodied Cognition – L’essenziale

Embodied Cognition

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Abstract

In questo articolo si considerano le linee generali della Embodied Cognition, un nuovo fertile campo di ricerca sulla mente e sulla cognizione. Il rifiuto dell’impostazione classica alla filosofia della mente, la riconsiderazione del ruolo del corpo all’interno della cognizione fanno di questa relativamente nuova disciplina un campo di analisi per il presente e per il futuro.


L’Embodied Cognition è l’ultima Revolution in Academic Affairs ed è un settore di ricerca che si situa all’interno della filosofia della mente, dell’intelligenza artificiale e della fenomenologia. Il suo primario campo di indagine risulta essere la relazione mente/corpo e, soprattutto, come questa relazione influenzi la cognizione. L’idea principale, riportata in modo generico e vago ma fa capire, è che il corpo influenzi la cognizione in quanto il corpo stesso è parte attiva del processo cognitivo. Da questo principio, da cui l’Embodied Cognition prende avvio, si evince immediatamente: (a) il rifiuto dell’impostazione classica alla mente e (b) l’interesse dell’Embodied Cognition per tutti quei settori di ricerca che studiano la natura della relazione mente/corpo soprattutto dal punto di vista del corpo.

How can Epistemology improve Intelligence Analysis?

Jared Tarbell, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

What enables the wise sovereign and the good general to strike and conquer, and achieve things beyond the reach of ordinary men, is foreknowledge.

Sun Tzu, Art of War, VI bc.

Intelligence agencies deals everyday with a massive amount of information collected by different gathering methods and they have to process them in order to produce assessments, reports and briefs for politicians and decision-makers. This is a real challenge, given the limited time, the huge quantity of data they have to go through and the imprecise and incomplete nature of these data. This intellectual challenge is the task of intelligence analysis, that stage of the process that has to “make sense” out of all this information received at the agencies’ headquarters. Both the institutional and the academic world have been concerned with issues about intelligence analysis, as it seems to be one of the most critical parts of intelligence: it is here that raw information are transformed and politicians receive the materials on which decide from here. Thus everyone would like to improve intelligence analysis as much as possible and many articles and books have developed and offered techniques and tools to reduce analysts’ errors while increasing their analytical ability.

Kuhn e la struttura delle rivoluzioni scientifiche

Thomas-Kuhn

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Abstract

In questo articolo considereremo la filosofia della scienza di Thomas Kuhn nella sua formulazione classica de The Structure of Scientific Revolutions pubblicato dalla Chicago University Press nel 1962. Non essendo io un esperto della filosofia della scienza, consiglio il lettore di approfondire personalmente la filosofia di Thomas Kuhn, presentata qui in modo inevitabilmente sommario.

 

The Structure of Scientific Revolutions è un saggio di filosofia della scienza di Thomas Kuhn, pubblicato nel 1962 ed è ancora oggi considerato uno dei classici, se non il principale testo di riferimento, della stessa disciplina, un “paradigma” anche se in senso filosofico. Si tratta di uno dei testi maggiormente citati nella filosofia della scienza e, in generale, nella filosofia analitica (Bird (2004)).

La posizione di Alvin Plantinga in epistemologia

Plantinga

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Abstract

Alvin Plantina è uno dei filosofi più influenti, soprattutto rispetto alla filosofia cristiana. In questo articolo ci focalizziamo esclusivamente sull’analisi epistemologica del funzionalismo proprio, così come viene chiamata la posizione del filosofo americano. Si tratta di una teoria esternista della giustificazione (warrant) tale per cui essa si incentra sulla nozione di facoltà cognitiva e sul suo funzionamento adeguato rispetto ad un certo ambiente di riferimento per cui essa è stata progettata (pianificata, adibita…).

Tra relativismo e antirelativismo in epistemologia sociale

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Abstract

L’articolo vuole riassumere due posizioni possibili di epistemologia sociale: una posizione relativista e una posizione non relativista. La prima è quella presentata da Paul Boghossian il quale, pur sostenendo tesi contrarie, si prende l’onere di costruire e presentare un argomento a favore di una forma di relativismo epistemologico circa la giustificazione e non i fatti. Dopo aver presentato alcune critiche, ci concentreremo sulla posizione canonica di Alvin Goldman, il quale ha presentato una teoria epistemica sociale fondata sulla valutazione dei soggetti (individuali e sociali) in chiave normativa i cui valori ultimi sono quelli di verità e falsità.


Struttura dell’articolo

1. Introduzione generale ai temi dell’epistemologia sociale

2. Il tema: relativismo e non relativismo in epistemologia sociale

3. Il relativismo così come viene formulato da Paul Boghossian

4. Critiche alla posizione relativista esposta in (3)

4.1 Il relativismo è un argomento che si autorifiuta

4.2 Il relativismo critica solamente il fondazionalismo classico e accetta una forma di coerentismo debole

4.3. Il relativismo fallisce proprio di fronte alla sfida di Galileo

5. La posizione non relativista di Alvin Goldman (2009)

Bibliografia consigliata


Epistemologia della testimonianza – Una introduzione

Testimony

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Abstract

La teoria epistemologica della testimonianza è molto diversificata. Si tratta, infatti, di uno dei temi più importanti in filosofia, sicché non dovrà stupire la grande varietà di analisi e testi, nonché la sconfinata letteratura dedicata su questo tema. In questo articolo vogliamo proporre un’analisi generale di alcuni problemi della testimonianza e di come questa sia, nel migliore dei casi, una genuina forma di conoscenza. Detto questo il lettore deve sapere che si trova di fronte alla punta di un iceberg, la cui esplorazione può essere portata solo da una sua attività critica e di approfondimento sistematico.


Uno studio epistemologico su Wikipedia: vizi e virtù epistemiche di una risorsa epistemica fondamentale del XXI secolo

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Abstract

Wikipedia è uno dei fenomeni epistemologici del XXI secolo. Si tratta, infatti, di una rivoluzione in ambito conoscitivo paragonabile alla nascita dell’enciclopedia nel XVIII secolo. Non si tratta di un’esagerazione perché la quantità di accessi degli utenti in Wikipedia è tale da essere una delle risorse epistemiche più cercate su internet: insieme a google e amazon, è uno dei siti più frequentati. La nostra analisi vuole considerare il fenomeno complessivo di Wikipedia sotto una prospettiva epistemologica sociale orientata ai sistemi. Il seguente saggio si richiama ad una recente analisi di Don Fallis, ma cerca di fornire una valutazione più estesa delle virtù e dei vizi epistemici di Wikipedia, pur senza entrare nei dettagli empirici considerati da Fallis (2011). La nostra conclusione è che Wikipedia è senza dubbio una risorsa epistemica importante ma il cui utilizzo non può e non deve essere acritico.


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La teoria epistemologica di Robert Nozick

Nozick

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Consigliamo – Introduzione alle teorie della verità – a cura di Giangiuseppe Pili


La teoria di Robert Nozick [1981] è una teoria esternista della conoscenza. Si tratta di una teoria esternista perché non richiede che un soggetto abbia accesso ai giustificatori delle sue credenze (con giustificatore si intende genericamente ciò che conta come evidenza a sostegno di una certa credenza). Si tratta, poi, di una teoria della conoscenza perché fornisce una definizione di conoscenza e considera questo problema il principale per la sua posizione (e non altri noti problemi).

La strategia di Nozick si concentra su due direttrici principali. La prima è considerare ed estendere una certa nozione che emerge dalla teoria causale della conoscenza. La seconda è quella di eliminare i problemi che una teoria come la teoria causale si porta dietro. La strategia di Nozick vuole evitare il problema dello scetticismo del cervello invascato (Nozick presenta un pittoresco uomo dentro una cisterna stimolato da degli scienziati) e il modo in cui lo fa è parte integrante della sua argomentazione a sostegno delle due condizioni che devono integrare le due canoniche in quella che sarà la definizione di conoscenza.

Fallacie di ragionamento

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Abstract

In questo articolo consideriamo le fallacie di ragionamento, la loro classificazione (ripresa da Varzi et. Al. (2007)) e la loro relativa spiegazione ad un vasto pubblico non necessariamente esperto della materia. Considereremo soprattutto le ragioni per cui le fallacie logiche si presentano e perché sono così diffuse nei discorsi quotidiani. In fine, cercheremo di formulare una conclusione generale sulle fallacie di ragionamento che consideri l’analisi precedente.