Press "Enter" to skip to content

Categoria: Letteratura Latina

L’apogeo della cultura cristiana: la patristica

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:TolleLege.jpg#/media/File:TolleLege.jpg

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Cicerone e Percorso di letteratura latina


Gli anni che vanno dalla metà del secolo IV d.C. fino al sacco di Roma da parte di Odoacre (476 d.C.) sono gli anni di massima fioritura del pensiero cristiano delle origini: è il cosiddetto secolo d’oro per la produzione di testi sacri, che distanziano gli altri sia per la qualità formale dell’opera sia per la loro ricchezza contenutistica. Oltretutto si faranno carico di un grande compito: divulgare con semplicità il messaggio religioso cristiano. I Padri della Chiesa, così chiamati gli scrittori cristiani di questo periodo, furono in diversi ma Ambrogio, Girolamo, Agostino furono gli autori maggiormente significativi. Ci sono poi due minori (Rufino e Sulpicio Severo).

Ambrogio nacque fra il 339 e il 340 d.C. a Treviri, una delle principali città della regione germanica, nella quale il padre risiedeva per occupare la carica di prefetto del pretorio della Gallia.

Dai Severi a Diocleziano (193 – 305 d.C.) – l’affermarsi del Cristianesimo

Iscriviti alla Newsletter!

Storia di Roma e Storia dell’Impero Romano


Il III secolo d.C. è un momento travagliato della storia romana: l’assassinio di Commodo giunse al culmine di una profonda crisi: il prefetto pretorio Leto nel 192 d.C. diede il potere ad Elnio Pertinace, un senatore che si era contraddistinto come generale. La crisi investiva in campo politico il senato che si trovo esautorato a vantaggio dei militari, mentre in campo fiscale la svalutazione della moneta impoveriva i ceti medi, portando con sé la decadenza economia delle città ed una profonda crisi morale dovuta alla sfiducia nei confronti dei valori tradizionali. Altri problemi erano legati al fatto che i barbari spingevano sempre di più lungo le frontiere e ancora all’interno delle città, in cui sorgevano le prime strutture primitive della Chiesa, che portavano confusione sul piano dei costumi sociali. Inoltre è alla sempre più preponderante importanza politica dell’esercito che si deve la trasformazione dell’ideologia imperiale verso forme sempre più assolutistiche. Cambia anche il rapporto fra princeps e senato: a quest’ultimo viene riconosciuto solo la funzione di organismo burocratico soggetto all’autorità assoluta dell’Imperatore, termine finale di un lungo processo storico. La situazione confusa dopo l’uccisione di Commodo portò ad anni di governi effimeri: da prima Pertinace, poi Didio Giuliano e Pescennio Nigro. Come nella crisi del 68-69 d.C. anche in questa situazione ci fu uno scontro fra legioni e generali e alla fine di questi combattimenti si imposero uno dopo l’altro diversi imperatori: Settimio Severo, Caracalla. Successivamente ci furono altri tre imperatori che seguirono da un periodo di anarchia militare, fino alla presa del potere da parte di Diocleziano.

Petronio e il Satyricon

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Cicerone e Percorso di letteratura latina


L’esistenza di un letterato latino chiamato Petronio è oggi ancora molto controversa: infatti, non sono molte le attestazioni che ci riportano notizie riguardo il grande genio letterario che ha scritto forse la più conosciuta (o per lo meno sentita) opera letteraria latina, il Satyricon. Le poche notizie pervenuteci dunque, sono arrivate tramite la storiografia di Tacito che però nei suoi Annales ci parla di un tale chiamato T. Petronius Niger; “an account that may be supplemented, with caution”, notizie quelle di Tacito che vanno prese con le dovute precauzioni.

Pare che Petronio fu un console del 62 d.C. suicidatosi quattro anni più tardi per volontà di Nerone. Nelle trascrizioni del Satyricon è riportato l’autore “Petronius Arbiter” ed è probabilmente da ricollegare a una definizione di Tacito che riferiva  che Petronio fosse un arbiter elegantiae. È per questo che la maggioranza della critica e degli studiosi accetta di buon grado di attribuire a questo Petronio la paternità dell’opera. Rimaniamo comunque all’interno della sfera cronologica dell’età Giulio Claudia.

La letteratura latina nell’età Giulio-Claudia – i generi minori

Iscriviti alla Newsletter!


Con la dinastia Giulio-Claudia si intende quella serie di imperatori (nell’ordine Augusto, Tiberio, Claudio, Caligola e Nerone) che regnarono dal 14 a.C. fino al 68 d.C.. E’ difficile poter inquadrare in una sola immagine i caratteri della letteratura di questo periodo: infatti, se da un lato nascono figure letterarie celebri come Virgilio, Orazio, Ovidio e Seneca, dall’altro invece nascono generi letterari, considerati minori, con nuove figure di letterati che non riesco a imporsi come punti cardinali di riferimento letterario. Questo è dovuto probabilmente al fatto che tutti gli imperatori di questa dinastia svilupparono dei gusti letterari particolari e distinti l’uno dall’altro e anche al fatto che non stilarono un progetto culturale importante come quello che aveva ideato Augusto.

Seneca – Vita e opere

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Cicerone e Percorso di letteratura latina


Vita

Lucio Anneo Seneca nacque a Cordova in Spagna molto probabilmente il 4 a.C. da una famiglia equestre benestante: il padre era Seneca il Vecchio. Ebbe modo di crescere in un ambiente stimolante e fu predisposto allo studio. Cordova era una città di tradizioni repubblicane: si era infatti schierata al fianco di Pompeo al tempo delle guerre civili ed era infatti terra di asilo per molti repubblicani ostili alla dittatura di Caio Giulio Cesare. In vista della carriera politica e retorica che avrebbe sostenuto, la famiglia si trasferì presto in Roma, così da poter essere educato nelle migliori scuole di retorica: i suoi maestri di matrice stoica furono Attalo e Papirio Fabiano.

Prima di iniziare l’attività forense nel 31 d.C. intraprese diversi viaggi per ampliare le sue conoscenze, specialmente in Egitto, dove seguì uno zio prefetto.

Dotato di grandi capacità oratorie, Caligola, geloso di queste, decretò la sua condanna a morte: venne però salvato probabilmente da un amante dell’imperatore stesso. Più avanti, però, durante il principato di Claudio, venne esiliato nel 41 d.C. con l’accusa di adulterio con la connivenza di Giulia Livilla sorella di Caligola e figlia di Germanico: naturalmente era tutta una messinscena. Seneca venne allontanato per le sue doti propagandistiche e oratorie che portavano in minoranza l’imperatore.

Letteratura latina della prima età imperiale

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Cicerone e Percorso di letteratura latina


L’inizio della prima età imperiale è prende avvio dalla morte di Mecenate e dalla fine del cosiddetto “mecenatismo”. Gaio Cilnio Mecenate aveva istituito una sorta di circolo, simile a quello degli Scipioni, con la differenza che, di fatto, loro disponevano dei pieni poteri durante tutto il principato di Augusto, instaurando una forma di egemonia culturale nel cuore di Roma. Per citare il Conte, si crea un “Ministero della propaganda” che gestiva tutte le produzioni artistiche, le passava al vaglio e le autocensurava, ridimensionando decisamente il principio di autodeterminazione dell’arte e della singola libertas.

Ovidio – la figura di Ovidio nella letteratura latina

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo Cicerone e Percorso di letteratura latina


VITA

Publio Ovidio Nasone[1] nacque a Sulmona da una famiglia equestre in ascesa, il 20 marzo del 43 a.C., poco dopo la morte di Caio Giulio Cesare. Frequentò a Roma le principali scuole di retorica dove apprese molte nozioni linguistiche e letterarie da maestri come Arellio Fusco e Porcio Latrone, in vista della carriera forense e politica che spettava a un equites. Completò gli studi con un viaggio in Grecia, come si usava spesso tra i letterati romani dell’epoca, che lo porterà ad avere una maggiore coscienza di sé all’interno di un possibile sviluppo futuro letterario. È proprio per questo che tornato a Roma, abbandonò la carriera politica ed entrò a far parte del circolo di Messalla Corvino, entrando a far parte di quel mondo di poeti e letterati che stimolarono Ovidio nelle sue produzioni poetiche e letterarie.

Marco Tullio Cicerone – Vita e opere

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Storia Romana Parte II – a cura di Francesco W. Pili


Marco Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C. ad Arpino in un’agiata famiglia equestre. Compì ottimi studi di filosofia e retorica a Roma, dove frequentò Lucio Licinio Crasso, il grande oratore e impresario edile, e i due fratelli Scevola. Strinse una fraterna amicizia con Tito Pomponio Attico, amicizia attestata nelle numerose corrispondenze. Nel 81 a.C. ebbe inizio la sua grande carriera da oratore e divenne presto avvocato. Il 79 a.C. un momento importante per Cicerone: la partenza per due anni in Grecia e in Asia, durante la quale ebbe modo di approfondire notevolmente i suoi studi filosofici e gli studi di retorica da Molone di Rodi. Al suo ritorno si sposò con Terenzia e in questi anni inizia la carriera politica che lo porterà a rivestire le più alte cariche dello stato romano:

Virgilio – Vita e opere

Iscriviti alla Newsletter!

Consigliamo – Storia Romana Parte II – a cura di Francesco W. Pili


VITA

Publio Virgilio Marone nacque il 15 Ottobre del 70 a.C. in una località vicino a Mantova, sebbene il luogo di origine rimanga controverso. La sua era una famiglia di piccoli proprietari terrieri, ma non per questo gli mancò una buona formazione letteraria: questa si dovrebbe essere svolta fra Roma e Napoli, i maggiori centri di cultura nella penisola italica, ricchi di circoli letterari e scuole importanti, spesso gestite da filosofi greci. In un frammento del Catalepton, Virgilio scrive di aver frequentato una scuola epicurea presso a Napoli, il cui maestro era Silone, un filosofo epicureo. Nelle Bucoliche, la prima opera di Virgilio, egli fa accenno ai fatti accaduti nel 41 a.C., quando nelle campagne del mantovano ci furono confische di terreni destinate a ricompensare i veterani della guerra di Filippi. Altre fonti ci dicono anche che Virgilio stesso avesse perso nelle confische il suo podere di famiglia e poi fosse riuscito a riacquistarlo, probabilmente anche grazie all’aiuto di Ottaviano, suo grande estimatore.

Orazio – Vita e opere

Dai uno sguardo a Intelligence & Interview di Scuola Filosofica!

Iscriviti alla Newsletter!


VITA

Orazio è stato uno dei letterati più prolifici di tutta la storia letteraria di Roma. Quinto Orazio Flacco nacque l’8 dicembre del 65 a.C. a Venosa, una colonia militare romana, al confine fra Apulia e Lucania. La sua era una famiglia di liberti e il padre era probabilmente un possidente di una piccola proprietà, da cui forse trasse spunto Orazio in alcune delle sue opere. Nonostante la famiglia non fosse ricca, fu garantita a Orazio la migliore educazione possibile presso Roma, dove frequentò la scuola del grammatico Orbilio. Costui usava elargire nerbate per convincere i suoi scolari a studiare l’Odusia di Livio Andronico.

Orazio quando ormai aveva terminato l’assimilazione della cultura latina, decise di intraprendere un viaggio lontano da Roma e si recò presso Atene, dove approfondì le sue conoscenze filosofiche ascoltando le lezioni di maestri come Cratippo di Pergamo e di Teomnesto. Attratto dagli ideali della libertas, Orazio si arruolò nelle truppe di Bruto, all’epoca rifugiate ad Atene, lontane dalle persecuzioni di Cesare. Ricevette il comando di una legione con il titolo di tribuno militare, fino a quando la rotta di Filippi nel 42 a.C. interruppe la sua breve carriera militare. Come Alceo, Archiloco e Anacreonte dirà di aver abbandonato lo scudo per salvarsi la vita. Tornato a Roma l’anno successivo per potersi guadagnare da vivere divenne uno scriba quaestorius e da questo anno cominciò a scrivere versi e a mettersi in contatto col mondo dei letterati. Nel 38 a.C. Virgilio e Vario lo presentarono a Mecenate e da quest’anno avviò una lunga collaborazione con il consigliere di Ottaviano che gli donerà un podere nella Sabina, garantendogli una tranquillità economica che gli assicurerà la lontananza dagli affanni e dalla scomodità della vita nell’Urbe.