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Il vagabondo – Van Dis

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Un incendio scoppia in un quartiere di Parigi. Da una finestra vola un cane e si ritrova sulle braccia di un nuovo padrone. Mulder è un cittadino francese, un occidentale come tanti, benestante, discretamente acculturato e difeso dall’intero apparato legale dello stato. Uno dei tanti. Uno dei tanti occidentali, non uno qualunque. Mulder è un uomo pacifico, indifferente a gran parte dei mali del vivere e del mondo. Ma l’arrivo del cane, un misterioso essere felice e allegro, gli cambia la vita. Inizia per lui una nuova esistenza fatta di scoperte non sempre tristi e non sempre allegre, un’esistenza vagabonda insieme ad un cane alla ricerca di quel mondo sempre più  grande, sempre più irrefiutabile che è il resto dell’umanità meno fortunata e così vitale.

Con uno stile asciutto e semplice composto di frasi lapidarie, talvolta stringate e monosillabiche, Adriaan Van Dis grande viaggiatore e uomo di cultura e di spicco in Olanda, traccia un resoconto possibile per tutti gli occidentali d’oggi, scritto per essi con la speranza di poter dar voce a chi non l’ha e aprire il cuore di chi l’ha ancora chiuso.

Parlare dei problemi dell’immigrazione, delle masse “invisibili”, del mondo rifiutato dai benestanti ben pensanti non è facile e per questo la delicatezza invisibile ma indispensabile colpisce. Il libro offre il resoconto d’una vita buttata alla noia e al grigiore della monotonia della “civiltà” mostrando come il falso “nichilismo” contemporaneo non sia altro che la facciata di un’impotenza diffusa a esprimere la rabbia dell’egoismo e dell’individualismo. Individualismo, l’unica grande fede dell’occidente. Individualismo, sinonimo troppo spesso di egoismo. Forse. Ma ci sono anche altre fedi, sempre vitali e importanti, mezzi di confronto per una cultura che deve ancora oggi liberarsi da pregiudizi e falsi miti. Il mondo dei vagabondi è popolato da figure ricche di speranza e di fede ma talvolta d’intolleranza verso il prossimo. Forse un prezzo che si può pagare. Forse no.

Lo scrittore s’insinua senza manifestarlo attraverso un alter ego (Mulder è il cognome del padre dell’autore) dentro il libro, con un occhio aperto e critico verso l’uomo pieno di certezze, chiuso dentro di esse, per mostrare i limiti e le possibilità di un mondo che cambia ogni giorno e che dobbiamo riconoscere nel bene e nel male. Van Dis non scrive un trattato di aritmetica o di filosofia rigorosa, dove tutto deve “tornare”, dev’esser calcolato perché il risultato sia esatto. Non ci sono formule, né risultati, ma solo l’invito ad una più ampia e critica tolleranza.


VAN DIS ADRIAAN

IL VAGABONDO

IPERBOREA

PAGINE 259

EURO 17


Giangiuseppe Pili

Giangiuseppe Pili è Ph.D. in filosofia e scienze della mente (2017). E' il fondatore di Scuola Filosofica in cui è editore, redatore e autore. Dalla data di fondazione del portale nel 2009, per SF ha scritto oltre 800 post. Egli è autore di numerosi saggi e articoli in riviste internazionali su tematiche legate all'intelligence, sicurezza e guerra. In lingua italiana ha pubblicato numerosi libri. Scacchista per passione. ---- ENGLISH PRESENTATION ------------------------------------------------- Giangiuseppe Pili - PhD philosophy and sciences of the mind (2017). He is an expert in intelligence and international security, war and philosophy. He is the founder of Scuola Filosofica (Philosophical School). He is a prolific author nationally and internationally. He is a passionate chess player and (back in the days!) amateurish movie maker.

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