La Basilica dei SS. Nazaro e Celso di Brescia
Entrando nella basilica dei SS. Nazaro e Celso di Brescia e procedendo sul lato di sinistra della navata, a ridosso del secondo altare decorato in marmo, si ammira la pala del Moretto del 1534, L’Incoronazione della Vergine coi Santi Giuseppe, Francesco, Nicola e l’Arcangelo Michele (illustr. 3).
Quando la vidi per la prima volta ne fui fortemente impressionato. L’Arcangelo Michele mi colpì particolarmente sembrandomi diverso dalle solite iconografie in cui compare con i paramenti da guerriero, con corazza, elmo, spada e munito della bilancia di giustizia. Perciò non mi aspettavo di vedere un San Michele vestito invece come se fosse una donna, tanto da mostrarsi tale persino nelle fattezze corporee in modo inequivocabile. Davvero surreale questa insolita rappresentazione!, la cui visione risale al 1969, allorché mi stabilii a Brescia proveniente da Caserta dopo il matrimonio.
Venni ad abitare a pochi passi dalla basilica dei SS. Nazaro e Celso e non passavano domeniche, in cui ero lì per la Messa senza che mi soffermassi sempre più ad ammirare quest’opera singolare, ma questo anche in altri giorni della settimana.
Intanto il mio pensiero ricorreva continuamente verso il San Michele nell’intento di fare degli studi. Quest’idea, destino volle che dovesse essere poi sviluppata, molti anni dopo, in modo particolare, e sia stato il Moretto stesso, chissà come, a indurmi a farla progredire, più di quanto avevo già posto in atto nel frattempo. Infatti nel 2004 con la famiglia ci siamo trasferiti in un’altra casa bresciana, non tanto distante da un’altra chiesa, e guarda caso qui c’è la tomba di Alessandro Bonvicini e molte sue opere. È la chiesa di San Clemente che si trova in fondo alla traversa omonima di via Cattaneo.
Qui sono esposte molte opere famose di Alessandro Bonvicini.
Un arcangelo Michele che disorienta