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Categoria: I Grandi Temi della Filosofia

Filosofia Morale – le posizioni di le posizioni di Searle, Leibniz, Hume, Kant, Moore e Frankfurt

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La filosofia morale contemporanea tenta di indagare alcuni casi particolari delle azioni umane: le azioni umane definibili volontarie. Le azioni umane volontarie sono quelle in cui il soggetto si trovava nella condizione di poter determinare la propria scelta senza costrizioni e, a seconda di come si interpreti il mondo delle possibilità del soggetto, a seconda delle sue possibilità. In questo senso la filosofia morale si sforza di comprendere il ruolo del soggetto nel momento stesso in cui decide di intraprendere le azioni. In senso ampio, uno dei problemi generali della filosofia morale sta nella determinazioni delle motivazioni che sono dietro ogni scelta: il problema dell’intenzionalità.

Le confessioni e La città di Dio di Agostino

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 Le confessioni

Le confessioni sono il testo centrale della riflessione di Agostino nella fase successiva la conversione e durante la polemica con i manichei, filosofia dualista a cui il pensatore cristiano aveva aderito per nove anni.

Il testo viene scritto lungo l’arco di quattro anni, 387-401, quando Agostino era ormai quarantenne, e quando il teologo era già tornato in Africa ed investito della carica di Vescovo di Ippona.

Riflessioni su “Sorvegliare e punire. La nascita della prigione” di Michel Foucault – la storia del Grande fratello, ovvero della nostra società.

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Per una Analisi storico-filosofica sulla nascita della prigione e dei sistemi repressivi

Parte 1. Concetti preliminari e una brevissima storia dei cambiamenti disciplinari

E’ non mi è incognito come molti hanno avuto e hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che gli uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi, non abbino rimedio alcuno; (…) iudico esser vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso noi.

N. Macchiavelli[1]

Per una critica all’economia neoclassica.

Di Giangiuseppe Pili         www.scuolafilosofica.com

Breve discussione della metodologia di analisi.

5.631 Il soggetto che pensa, che immagina, non v’è.

Wittgenstein

L’economia neoclassica è una teoria che ha assunto un’importanza fondamentale all’interno del nostro sistema economico e sociale: molte politiche seguono i suoi dettami e grazie all’influenza indiretta sulla cultura, siamo tutti convinti che solo dall’egoismo collettivo possa nascere una società felice. L’economia neoclassica gode della fiducia che è scaturita per difetto: non essendoci nulla di meglio a cui credere, ci teniamo stretti ciò che pensiamo.

Pragmatica – Verifiche empiriche e discussioni normative

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Perché non è possibile limitarsi allo studio della logica nell’analisi del linguaggio comunicativo ordinario

Parte 1: perché la logica e la semantica non sono sufficienti?

Aldo: Però, dopo aver fatto l’amore, non lo so…

Giovanni: Eh, non si sa, in queste cose non si sa mai.

Aldo: Lo so. Sto dicendo non lo so è un modo di dire.

Ho detto non lo so però lo so.

Giovanni: Hai detto non lo so e pensavo…

Aldo: Stavo dicendo: ho finito di fare l’amore, non lo so…

Giovanni: Lo vedi che non lo sai.

Aldo: Miii, sto dicendo che non lo so per dire che lo so.

Giovanni: Ma allora dici lo so per dire non lo so.

Aldo: Eh che è tu quando dici non lo so

se voglio andare al mare non è che non lo sai![1]

Aldo, Giovanni e Giacomo

Modelli dell’individuo liberale – Riflessione sui fondamenti della Società Libera

Taken By Giangiuseppe Pili

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Introduzione

L’ispirazione e la ragione di questo lavoro si muovono all’interno del pensiero filosofico degli autori qui trattati. La causa adeguata di tale riflessione si esaurisce nella comprensione delle leggi che governano gli individui nelle loro relazioni quotidiane, siano esse fisiche o sociali. Per ciò, non ci sarebbe modo migliore che ricercare in sé stessi le ragioni dei comportamenti altrui e dei propri. Tuttavia, questo metodo, sebbene sia imprescindibile e sottoscritto da David Hume, è anche, spesso, problematico. Soprattutto, il più delle volte non raggiungiamo la chiarezza e coerenza, fonti d’ogni conoscenza. Per tale ragione, non c’è modo migliore di procedere che analizzare le proprie passioni, le proprie idee attraverso lo studio accurato, minuzioso e attento di chi, a differenza nostra, aveva le idee chiare.

Riflessioni di storia della filosofia: teoria della verità e dell’errore nelle Meditazioni Metafisiche

Taken by Giangiuseppe Pili

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Riflessioni di storia della filosofia: teoria della verità e dell’errore nelle Meditazioni Metafisiche

 

Compendio delle sei riflessioni di storia della filosofia cartesiana nel le “Meditazioni Metafisiche

Il nostro proposito è stato quello di mostrare come la teoria del giudizio sia successiva, in ordine logico e “cronologico” rispetto alla teoria della conoscenza e come questa sia imprescindibile per capire con chiarezza il discorso cartesiano. La “teoria della verità”, quindi dell’errore, è aderente e conseguente alla “teoria della conoscenza adeguata”.

Filosofia e politica – possibilità e necessità della democrazia

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Introduzione

«… in ogni ricerca scientifica bisogna continuare tranquillamente il proprio cammino con tutta l’esattezza e sincerità possibili, senza curarci di ciò con cui tal ricerca potrebbe contrastare fuori del suo dominio ed eseguirla per sé sola,  per quanto si può,  secondo verità e in modo completo »[1].

I. Kant.

Non è semplice districarsi nella realtà dei fatti soprattutto quando l’argomento riguarda proprio i fatti. E se ciò è già difficile, la situazione si aggrava quando, al posto della ragione, si mette in moto la fantasia e il desiderio: e così spesso vanno le cose quando si ha a che fare con la politica.

Politica di dominio e Politica di controllo

Il potere non si deve intendere come una forma unica e determinata. Il potere è la risultante di un complesso di forze di ampio e di breve respiro, poste dalla storia. Tipi di forze di a lungo termine sono la mentalità, le credenze e i valori di una società, i bisogni collettivi e i problemi di risoluzione della produzione. L’economia è uno sviluppo di una serie di condizioni culturali, dunque di carattere sia materiale che immateriale, così ha sia uno sviluppo in sé centrifugo e indipendente dal resto delle cose e contemporaneamente uno sviluppo centripeto fortemente radicato e dipendente dal resto delle cose. La cultura è dunque società e ambiente e l’economia è sempre legata alla cultura, dunque ne è una sua fuoriuscita, la sua determinazione pratica. In senso proprio, l’economia è lo sviluppo pratico della cultura.